Un brusco risveglio

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Prima pubblicazione 28 novembre 2019

"E come ci sono arrivata qui?" si chiede smarrita Ladybug, spostando lo sguardo sulle rovine che la circondano: macerie a perdita d'occhio "cosa è successo... no, non di nuovo" pensa, un nodo allo stomaco "Bunnix! Mi hai portata di nuovo nel futuro?" grida, a nessuno in particolare. Nessuna risposta, solo il vento. Guardandosi attorno, Marinette riesce a riconoscere pezzi dell'insegna della pasticceria, qualcosa del mobilio di camera sua "oh no! Mamma! Papà!" riesce a pensare, mentre inizia a frugare tra le macerie senza trovare nulla "ma cosa è successo?" dice fra se, girando su se stessa in cerca di segni di vita.

Da lontano, arriva una cupa risata e una voce "Allora, Ladybug, hai sbagliato di nuovo eh? Ma adesso nessuno potrà aiutarti! Nessuno! Nemmeno Chat Noir. Ti ho sconfitta, finalmente! Ora dammi i Miraculous! Tutti!" un attimo dopo un rumore di passi fa voltare Ladybug: a una decina di metri, in una nebbia violacea c'è Papillon, con due enormi ali di falena sulla schiena.

L'eroina si copre la bocca con le mani, spaventata e sentendosi inerme "no! Come... Come hai fatto a...." poi si accorge che l'uomo in viola ha qualcosa in mano. Sta tenendo qualcosa con la sinistra, la sagoma è confusa dalla nebbia che all'improvviso scompare: è Chat Noir, completamente inerte. Papillon lo lancia come un fagotto ai piedi di Ladybug che non riesce a trattenere un grido di sgomento e terrore "No! Chat Noir! No! Cosa... " la ragazza si china sul corpo inerte dell'amico, gli occhi appannati dalle lacrime che non riesce a trattenere. Ladybug abbraccia Chat Noir che non dà alcun segno di vita mentre nell'aria riecheggia la risata di Papillon "No! Chat Noir! Ti prego, rispondimi! Non puoi lasciarmi!" ma il ragazzo sembra non respirare. Ladybug si asciuga le lacrime col dorso della mano, il viso deformato da una smorfia di rabbia. L'eroina in rosso si alza in piedi "Tu!" grida a Papillon "Me la pagherai, maledetto mostro!" e lancia lo yo yo contro Papillon, che scompare immediatamente "Hai sbagliato, di nuovo!" ora la voce è alle sue spalle, lei si volta e lancia di nuovo lo yo yo che di nuovo non colpisce nulla. All'improvviso il trillo degli orecchini la fa sobbalzare "Ma come? Mi sto ritrasformando? Non adesso!" pensa Ladybug, presa dal panico grida "Chat? Cosa faccio? Cosa faccio ora? Non lo so! Qualcuno mi aiuti!" poi scoppia in lacrime, le mani sul viso, impotente, mentre il suono degli orecchini si fa sempre più forte, fino a coprire ogni altro rumore....

Marinette si alza a sedere sul letto, sudata, il cuore che batte all'impazzata. Si guarda attorno, confusa, la sveglia del cellulare che suona "Tikki!" chiama, vedendo la Kwami sul cuscino accanto a lei "Si? Che succede?" chiede la piccola creatura, stropicciandosi gli occhi "Meno male che era solo un incubo!" Le dice Marinette, il fiato ancora corto, rabbrividendo ancora e sentendo, questa volta davvero, le lacrime salirgli agli occhi "C'era Chat Noir... era... era... Oddio, Tikki, era... non si svegliava! E io.. " Tikki l'interrompe "Calmati Marinette! Era solo un incubo, non è successo nulla! Tranquilla!" Marinette si blocca, vedendo il cellulare. "Ah era la sveglia" borbotta, ormai completamente sveglia. "Sarà meglio che ci prepariamo per la scuola, adesso, non voglio arrivare tardi anche stamattina" così dicendo Marinette scende dal soppalco e va a lavarsi il viso, ancora scossa dall'incubo.

La campanella dell'inizio delle lezioni suona nel preciso istante in cui Marinette chiude la porta della classe, suscitando il solito sguardo di rimprovero da parte della signorina Bustier. La mora va a sedersi al suo posto accanto ad Alya senza quasi notare il sorriso a trentadue denti che le ha rivolto Adrien mentre gli passava di fianco. In compenso la ragazza nota il mazzetto di fogli sul suo banco, scritti in una calligrafia minuta e ordinatissima, ma soprattutto il post-it giallo con scritto, nella stessa calligrafia del resto: "Scusa se non te li ho portati ieri." e una firma " Adrien". Marinette sta per lanciare un urlo di gioia quando sente la mano di Alya afferrarle la coscia, trasformando l'urlo in un "ahio, piantala! Mi fai male!" soffocato ed un'occhiataccia rivolta alla rossa.
"Ehm" la signorina Bustier si schiarisce la voce "Buongiorno ragazzi! Marinette! Va tutto bene?" "Si c-c-erto signorina, A-adrien mi ha portato gli appunti presi durante la mia assenza!" risponde la mora, balbettando leggermente, cercando di non guardare la testa bionda nel banco davanti, il cui proprietario si volta di sbieco mostrando il pollice alzato e lo stesso sorriso di prima.

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