Capitolo 31

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Italia, anno 51 della grande invasione.

«No, mamma, no!» Gridò Giulia dal sottomarino. Impietoso, il kaiko si immerse, e la ragazzina sentì le lacrime bruciarle sulle guance.

Diede una direzione stabile all'imbarcazione. Strinse le ginocchia al petto e si raggomitolò nella felpa, soffocando i singhiozzi. Se avesse pianto troppo forte l'avrebbero sentita. Prese il tablet dalla valigia e digitò la password. I titoli di migliaia di file apparvero sul piccolo schermo nero. Giulia li lesse, ancora scossa dai singhiozzi. Per lo più erano date, precedute dalle parole Visione onirica del. Un file era intitolato diversamente: Giulia.

Lo aprì, il cuore stretto in una morsa d'acciaio e gli occhi rossi e lucidi.

Cara Giulia,

se leggi questo file sono morta. Sto scrivendo nel giorno del tuo quinto compleanno. Mi distrugge l'idea di non poterti più stringere tra le braccia, ma ora più che mai sento vicina questa possibilità.

Voglio parlarti del mondo in cui ti trovi. Quando nacqui, il massacro di Torino era passato da due mesi. Io e i miei genitori ci spostavamo in continuazione, la paura dilagava. Un giorno abbiamo visto una colonia. Decine di uomini che lavoravano come bestie al servizio degli alieni. Riuscimmo a liberare alcuni dei prigionieri e ci parlarono di torture oltre ogni immaginazione. Spesso gli alieni incidono con delle lame la pelle dei loro prigionieri; i Mucci, bestie orrende importate qui dai Circuli, la galassia da cui provengono gli invasori, amputano a morsi le dita di chi cerca di allontanarsi. Provo disgusto a scriverlo, ma tu devi sapere perché ciò che vedi è così. I Circuliani hanno schiavizzato la Terra perché sul loro pianeta tutto era stato distrutto. Sono parassiti, consumano tutto ciò che invadono.

L'unico modo per fermarli è racchiuso nelle ultime parole della nonna: "Chiunque può tradire chiunque. Persino un sogno può tradire i pensieri di una persona. Cerca nei suoi sogni le risposte." Ho capito, bambina mia. Tua nonna, Ania, ci stava dando la chiave per scacciarli. Voglio che tu legga bene; questo messaggio è davvero importante, il destino della specie dipende da questo: osserva bene i video che sono contenuti nel tuo tablet. Sono sogni di un'aliena mezza umana di nome Basilia, contengono la chiave per la distruzione dei Circuliani, ma anche quella per annientare gli umani. Per questo i file sono stati divisi, dovrai trovare il secondo tablet. Ricorda: ogni più piccolo particolare può portarti alla soluzione. L'unico modo è osservare ogni dettaglio, ogni microscopico evento, e cercare di comprendere.

Addio, piccola mia. Ti voglio bene. Non fidarti di nessuno, ricorda: chiunque può tradire chiunque.

La tua mamma, Emilia Lagorio.

Giulia si lasciò sfuggire un singulto. Morta. La mamma era morta. I ricordi degli ultimi dodici anni la travolsero come un fiume in piena. Poi si calmò. Con un movimento automatico controllò la rotta. Tentò di aprire una delle visioni oniriche. Il file era corrotto, probabilmente con una specie di codice. Sapeva la chiave, ormai era chiara: chiunque può tradire chiunque. Prese freneticamente a cercare sul web come decodificare un file, ma non trovò nulla. Prima di tutto, perché non sapeva cosa cercare, o come, o dove. E poi perché quasi tutti i canali di comunicazione e la maggior parte della rete erano stati tagliati dai Circuliani poco dopo il massacro di Torino.

Appoggiò la testa all'oblò e osservò i pesci al di là del vetro. Li aveva già visti, quando lei e la mamma si erano nascoste in un acquario. Ghenovi? Sì, qualcosa del genere, ma aveva appena quattro anni, non ricordava. La mamma le faceva guardare i pesci per calmarla quando iniziava a piangere. "Ora i ruoli sono invertiti" pensò con amarezza. Lei era solo un pesciolino chiuso in una boccia d'aria.

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