CAPITOLO 18 - ELIZABETH

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Riprendermi da quel bacio non è stato facile.

Una volta entrata in casa sono stata felice nel constatare che Amber fosse a lavoro, non sarei riuscita a far finta di nulla, nemmeno con lei.

Hai fatto un bel casino Elizabeth, complimenti!

Mi butto sul divano del soggiorno e mi copro il viso con entrambe le mani, inspiro forzatamente. Non riesco a togliermi dalla mente lo sguardo che mi ha rivolto Nathan quando gli ho detto che baciarlo fosse stato un errore, è assurdo pensare che un attimo prima mi stringesse come se fossi l'unica cosa che lo tenesse in vita e quello dopo la sua maledizione più grande. Resto supina a fissare il soffitto per un tempo indefinito mentre ricordo a me stessa tutte le ragioni per cui LUI è quello sbagliato e Matt tutto quello che ho sempre desiderato.

A interrompere i miei pensieri sconnessi è il campanello di casa mia.

Mi alzo immediatamente con il cuore che batte all'impazzata.

Magari è proprio l'unica persona che vorrei vedere adesso.

Mi dirigo alla porta mentre mi passo le mani tra i capelli per dargli una sistemata veloce, la apro senza guardare dallo spioncino, non voglio sapere chi mi troverò davanti.

Il mio cuore riprende il suo battito regolare quando l'uomo numero uno della mia vita mi sorride con dolcezza.

«Volevo farti una sorpresa, è stata una fortuna averti trovato in casa» la sua voce familiare mi scalda il petto e non posso far a meno di tuffarmi tra le sue braccia e stringerlo forte.

«Ehi... mi sei mancata anche tu» sussurra tra i miei capelli circondandomi con le braccia, posa un bacio sulla mia testa «adesso però fammi entrare, pretendo un caffè, sono appena uscito dall'ufficio» continua.

Mi stacco da lui e sorrido scostandomi per farlo passare.

«Non abituarti a tutto questo affetto Andrew, non so cosa mi prende» rido chiudendo la porta alle mie spalle mentre lui avanza verso la cucina.

Scosta una sedia dal tavolo da pranzo rumorosamente e si siede, la delicatezza non è una delle sue migliori qualità.

Alza appena le spalle e continua a sorridere «La verità è che non vivi senza di me Beth, lo capisco, sono il fratello migliore del mondo» adesso ride e mi fa l'occhiolino mentre mi avvicino al pensile della cucina per tirare fuori la macchinetta del caffè, gli do le spalle.

«Adesso non esagerare, non sei tanto fantastico» scuoto appena la testa ridendo. Rilasso le spalle mentre preparo la macchinetta, avevo bisogno di distrarmi, decisamente.

Dieci minuti dopo sono seduta di fronte a lui con due tazze di caffè sul tavolo. Mi racconta del lavoro, di una ragazza che gli sta dando del filo da torcere in ufficio e mi rilasso contro la sedia.

Ci siamo sempre raccontati tutto e mi mancava poter parlare a cuore aperto con lui.

Okay... forse oggi non sarò del tutto sincera.

Gli accenno qualcosa sulla mia frequentazione con Matt, il suo sguardo si fa subito più serio ma non mi sembra sorpreso.

«Lo sapevi già?» lo guardo interrogativa, probabilmente qualcuno dei "ragazzi" non sa tenere la bocca chiusa.

Annuisce «Nathan mi ha accennato qualcosa» si stiracchia allungando le gambe lunghe sotto il tavolo «dice che è un idiota ma credo esageri, dopo tutti questi anni è chiaro che ti veda come una sorella» dichiara tranquillo, tossisco immediatamente.

«Nathan?!» spalanco gli occhi per la sorpresa, non so se sia il fatto che sia stato proprio lui a parlargli di Matt a sorprendermi o che Andrew pensi che tra di noi ci sia un rapporto fraterno.

Profondi come il mareWhere stories live. Discover now