Capitolo 41: Nome

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Aveva deciso di ritardare l'allenamento con le armi di qualche giorno ancora; Estate aveva bisogno di ottenere maggiore fiducia in se stesso prima. Stavano ancora combattendo corpo a corpo e Shifu decise di saggiare la sua concentrazione.

"Ieri sera sono andato a cavalcare con Tigre nel bosco" disse, cercando di colpirlo al viso.

Estate sorrise, schivando il colpo. "Me lo ha raccontato".

Shifu fece il gesto di colpirlo allo sterno. "Che ha detto?" chiese, provando a nascondere la voce carica di speranza e di curiosità.

Estate gli afferrò il polso, bloccando il colpo e mettendo la situazione in stallo. "L'hai fatta molto felice" disse, guardandolo negli occhi.

Shifu sorrise. "Anche io ho passato una bella serata. Lei... Oh, Estate, so così poche cose di lei" disse, la voce piena di amarezza.

"Lei è un libro, Shifu, che non vede l'ora di essere letto da te. Non devi fare altro che stendere la zampa e prenderlo" rispose Estate.

Il panda rosso sorrise. "Credo proprio che lo farò" disse. "Grazie, piccolo. Tutto questo non sarebbe accaduto se non fosse stato per te".

Estate fece spallucce. "Oh, me la cavo abbastanza in queste cose. Sono saggio dopotutto" disse, sorridendo furbescamente.

Shifu alzò gli occhi al cielo. Estate emise un'esclamazione di sorpresa quando lui lo fece roteare, bloccandogli la schiena contro il petto.

"La vanità ci acceca molto facilmente" gli disse. "Per liberarti da questa presa devi solamente fare leva con le braccia".

Estate obbedì e tornò libero. "Continuiamo?".

"Sei pronto per questa sera?" gli chiese Shifu, riprendendo i suoi tentativi di colpirlo.

"Sì. Indosserò il costume che usavo in Egitto, dovrei riuscire a resistere al freddo abbastanza a lungo" rispose il mezzo sangue. "Andrà tutto bene".


Dopo pranzo, Estate e Fukayna decisero di passare il tempo insieme mentre i rispettivi compagni andavano a fare la loro gita.Shifu seguì Tigre nelle stalle e la guardò mentre preparava i cavalli e il carro da guerra, portandoli fuori. Poi ella salì e gli tese la zampa, proprio come aveva fatto la sera prima. Questa volta Shifu non ebbe nessun indugio nell'afferrarla.

"Aggrappati alla mia vita quando senti la schiena stanca. Non cadrai" gli disse Tigre.

Shifu annuì e sorrise quando lei incitò i cavalli alla corsa. Si inoltrarono nel bosco a tutta velocità mentre il carro sobbalzava come impazzito.La sensazione era ancora più vertiginosa della sera prima. Tigre era abile a guidare il carro, nonostante i cavalli fossero vogliosi di fare di testa propria.

Shifu si rese conto della velocità a cui andavano quando vide che sorpassavano la radura della sera precedente; erano in viaggio da appena pochi minuti!

Tigre spronò i cavalli ad andare molto più avanti, inoltrandosi nel bosco. Il terreno non era dei migliori e in più occasioni Shifu ebbe la sensazione che stessero per rovesciarsi. Ogni volta, però, Tigre riprendeva mirabilmente il controllo del mezzo.Sbucarono improvvisamente in un grande campo imbiancato e Tigre tirò le redini, facendo frenare i cavalli.

Shifu scese dal carro ridendo, le gambe gli tremavano così tanto che dovette sedersi. Anche la sua allieva pareva senza fiato. Si sedette nella neve accanto a lui, ansimante.

"Ti sei divertito?" chiese, sorridente.

Shifu annuì. "Trovo che sia faticoso restare in equilibrio su una cosa del genere, ma deve essere un buon esercizio per le gambe" disse.Alzò gli occhi verso il cielo e vide che era plumbeo. "Speriamo che una tempesta non guasti il piano di questa sera" mormorò.

L'amante di Maestra Tigreحيث تعيش القصص. اكتشف الآن