Capitolo 39: Il primo fiocco della prima neve

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Le lesse ancora la poesia prima che il gong li costringesse a separarsi. Ad Estate piaceva vedere come la piccola favola amorosa facesse brillare gli occhi a sua moglie.Tigre si rivestì in fretta e nel frattempo aprì la finestra della loro stanza segreta per arieggiare. Aveva intenzione di richiuderla prima di uscire, ma poi Estate le tirò la coda e fuggì. Tigre lo rincorse con un ringhio giocoso, dimenticandosi completamente della finestra.Acchiappò Estate che ancora correva, convinto che ella fosse distante. Il suo strillo di sorpresa era ciò che Tigre desiderava ascoltare.Dopo averlo baciato, la maestra continuò il cammino continuando a tenerlo in braccio.

"Tesoro, so camminare" le fece notare Estate, divertito.

"Hai le gambette corte, tigrotto. Farai tardi".

"Le ho più lunghe di Shifu!" protestò il mezzosangue.

"Di poco, Estate" commentò il maestro, avanzando oltre la soglia della cucina.

Estate si illuminò quando lo vide. "Ehi, insegnante! Che facciamo oggi?" chiese, mentre Tigre lo deponeva a terra.

"Lo vedrai quando cominceremo" rispose Shifu, sibillino.

Il mezzosangue lo guardò con sospetto. "Non avrai intenzione di fare un altro bagno, vero?".

Shifu ridacchiò e si rivolse a Tigre. "Non gli hai ancora mostrato l'esterno?".

All'improvviso Estate si ricordò della nevicata del giorno prima e si aggrappò al braccio della maestra.

"Andiamo? Andiamo? Per favore!" supplicò.

Tigre rise di cuore. "Ci vediamo in sala allenamento" disse, salutando Shifu. Poi permise ad Estate di trascinarla via.

Shifu li guardò allontanarsi, conteso fra la gelosia e la felicità che provava nel constatare che sua figlia era felice.

Fukayna lo abbracciò alle spalle, cogliendolo di sorpresa. "Dovresti agire, invece di pensare" gli disse, baciandogli il bordo dell'orecchio.

Shifu si volse per stringerla a sé. "Già in piedi?".

"Ho una lezione con Oogway" rispose Fukayna. "Allora, non mi porti a vedere la neve?".

Shifu la baciò. "Ti ci porto solo se mi prometti che succederà la stessa cosa di ieri".

Quel bacio sotto le fronde del pesco non era stata lunica effusione che si erano scambiati. Con il passare degli istanti, le zampe di Fukayna si erano fatte così ardite da tentarlo irrimediabilmente. Shifu non aveva potuto resistere alle sue attenzioni, ma per ricambiarle aveva deciso di portarla di corsa nella loro stanza da letto. Non voleva che prendesse troppo freddo.

Al sentire la sua proposta, gli occhi di Fukayna si accesero. "Beh, se ci sbrighiamo...".

"Buongiorno, maestro" dissero gli allievi di Shifu, convergendo verso di loro.

"Buongiorno" brontolò il panda rosso, maledicendo al contempo il loro pessimo tempismo.

Fu così che decisero di uscire a rimirare la neve tutti insieme e Shifu poté godere, finalmente, della prima e genuina espressione della sua futura sposa, la quale rimirò con meraviglia il manto bianco che ora ricopriva il paesaggio.

"Come si fa a camminare su questa distesa?" chiese la giovane, guardando il cortile.

Shifu rise. "Cammini e basta, tesoro".

"Ma è un peccato rovinarlo".

Il maestro le fece passare un braccio attorno alla vita. "Niente è eterno" mormorò.Fukayna ricambiò forte la stretta. Era triste pensare che, molto probabilmente, il cuore di Shifu avrebbe smesso di battere prima del suo.

L'amante di Maestra TigreTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon