"Vi è mai capitato di avere il cuore infranto? A me si e questa è la seconda volta. Lo osservo andare via e prego tutta me stessa che si giri e torni indietro da me perché è semplicemente tutto quello che desidero."
Samanta è una ragazza di 17 anni...
Penso che almeno una volta si dovrebbe compiere qualcosa di estremamente folle nella vita.
Tipo quello che sto facendo io ora: mettere la testa fuori dal finestrino delle tettuccio della macchina.
Mi impressiona pensare in che modo semplice i miei pensieri volino via cullati dal vento.
Appena ho messo la testa fuori dalla macchina aveva paura che mi volasse via per il forte vento, però poi la luce ha riscaldato la mia faccia e non ho pensato più a niente.
Un pensiero prende il volo e viene rimpiazzato da un senso di leggerezza che non provavo da tempo.
La testa ormai non mi pesa più e questa è una cosa veramente rilassante.
"Allora: come si sta lassù?" Mi chiede Max abbozzando un sorriso.
"Si sta alla grande. Avevi ragione Max: aiuta molto questa cosa." Dico dopo aver aperto la bocca e urlato a tutto volume "libertà".
"Vedi? Non faccio solo errori come trascurarti per 12 anni." E detto questo tiro dentro la testa e mi siedo di fianco a lui.
"Senti: non ti devi prendere queste colpe, non centri tu." Dico accarezzandogli la spalla.
"Invece si: ti ho abbandonata definitivamente e non me lo perdonerò mai. Qualche mese fa ho visto che ti tagliavi e non ho fatto niente per fermarti." Mi dice guardando sulla strada come se nulla fosse.
Io invece assumo un'aria sbalordita: cosa ha appena detto? Il cuore comincia subito ad accelerare come se stesse cercando di correre per evitare di essere ferito dalle coltellate che tra poco Max mi darà.
"C-cosa?! Tu-tu lo sapevi che io..." Non riesco neanche a finire la frase che la voce mi si spezza dall'amarezza che mi pervade dentro.
"Si e mi dispiace tantissimo di non essere intervenuto prima..." Dice accarezzandomi la mano. La levo subito e al suo tocco mi sento improvvisamente delusa e vulnerabile.
"Max cos'altro sapevi di me che non mi hai detto?" Rispondo cercando di non dare a vedere la paura che ho nel sentire la sua risposta.
"Che venivi bullizzata..." Dice lasciando sospesa la frase facendo intendere come sarebbe continuata.
"Non ci posso credere! Tu sapevi tutto e non hai fatto niente per migliorare le cose. Mi fai schifo!" Urlo arrabbiata.
"Samanta mi dispiace davvero tanto..." Dice fermando la macchina davanti a casa.
"Ed io che pensavo che potessimo avere un rapporto fraterno io e te." Dico scendendo dalla macchina e salendo in casa il prima possibile.
Faccio i gradini tre alla volta così tanto velocemente che Bolt mi guarderebbe con gli occhi sgranati.
Entro in camera e butto la faccia, ormai rigata dalle lacrime, sul cuscino.
Come ha potuto farlo? Sono sua sorella, dovrebbe proteggermi dal male e invece non ha fatto nulla. Sapeva tutto e non mi ha mai fermata, non ha mai pensato alla mia vita mentre andava in frantumi. Non mi ha mai detto una parola di conforto, un abbraccio, niente.
La mia vita, a parte James, finalmente stava andando per il verso giusto e, puntualmente, deve venire lui a rovinarmela. L'universo non sbaglia mai un colpo eh?
Bussano alla porta e, quando la apro, mi ritrovo davanti la faccia di Sonia.
"Ehi tutto ok?" Mi chiede preoccupata.
"No, siediti." Le dico indicando il letto.
Così decido di raccontarle tutto.
"Che babbano." Mi dice urlando.
"Mi ha spezzato il cuore. Dovrebbe essere proprio lui a proteggermelo e invece ha fatto tutto il contrario." Dico ormai sull'orlo delle lacrime.
"Ho capito che qui ci vuole una carrellata di serie tv e tanta, tanta cheesecake."
"Tu si che mi consoci bene." Dico abbracciandola.
E un'ora dopo siamo sdraiate sul letto mentre ridiamo e scherziamo contemporaneamente per una stupida serie tv.
"Sam, James non sa chi si è perso." Dice stringendomi la mano.
"Grazie Son. Sei diventata il mio angelo custode." Dico sorridendo.
"Lo so." Dice facendo finta di toccarsi l'aureola sulla testa.
Sonia per fortuna può restare a dormire da me visto che domani è sabato.
"Buonanotte Sonia." Dico sbadigliando.
"Notte Samanta." Dice sbadigliando a sua volta.
Il giorno dopo Sonia se ne deve andare e, mentre esce da casa mia, la tristezza comincia a pervadermi di nuovo.
Penso che il mio obbiettivo di oggi sia rimanere tutto il giorno sul letto a deprimermi mangiando cheesecake e pensando a quanto faccia schifo la mia vita.
SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti. Secondo voi perché Max si è comportato così con Samanta? Avrà una buona ragione? Non ci resta che scoprirlo! (Detto così sembra una di quelle noiose pubblicità di alcuni detersivi hahahahaha) Come promesso una foto di James:
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Ma quanto è bello? Raccoglietemi la bava. Lasciate una stellina o un commento per farmi capire se la storia vi sta piacendo. Un bacio e al prossimo capitolo, Sofia
