4. Mi andavano bene anche le terre sotterranee dei serpenti

442 45 51
                                    

Oh no. No,no,no,no,no,no.

Ed ora che faccio porca puzzola?

"Ehi." Mi dice tranquillamente. Ha degli occhi azzurri color oceano, i capelli mori e tutti scompigliati.

"Ciao." Rispondo con la voce un po' tremante. Insomma, capitemi: nessun ragazzo in vita mia mi ha mai parlato perché neanche un'anima viva poteva stare vicino all'orfanella visto che portava sfortuna.

"Ho visto che mi guardavi." Risponde in tono compiaciuto. Eccolo: il solito Bad Boy presente nelle favole. È la fotocopia perfetta. Così decido di mettere subito in chiaro le cose:
"No. Non stavo guardando te, stavo pensando a mia madre. Sai lei aveva gli occhi verdi e mi piaceva tantissimo. Poi quando mi stringeva nelle braccia mi sentivo al sicuro, come se mi salvasse ogni volta che mi toccava. Poi quando mi sorrideva..." Mi blocco all'istante perché capisco subito di star facendo una figuraccia.

Ma porca ciccia tutte a me ste cose devono capitare?

Tira indietro la testa e comincia a ridere sonoramente. Perfetto. Davvero perfetto. In questo momento sarei voluta sprofondare, mi andavano bene anche le terre sotterranee dei serpenti.

"Comunque mi chiamo James." Dice dopo aver finito di ridere di gusto facendo la sua sceneggiata.

"Ehm... Samanta." Rispondo cercando di non essere offesa. Quando ho pronunciato il mio nome mi sembra di aver visto una scintilla nei suoi occhi, ma decido di non farci caso.

"Ah ma sei la ragazza della 4E. Quella che tutti chiamano maiale."

A sentire quel nome sussulto: lo sa anche lui.

Si accorge subito di aver commesso un errore e cerca di correggersi:
"No, non volevo giudicarti così. Anche se dicono queste cose non significa che siano vere veramente." Risponde e sembra sincero. Decido di credergli e, per dimostrarglielo, faccio un sorriso e ricambia.

Porca porchetta. Ha un sorriso bellissimo.

"Beh allora ci si vede in giro." Dice facendomi l'occhiolino. Questo mi fa alzare gli occhi al cielo: ahh i ragazzi.

Mi giro verso Sonia che mi guarda con una faccia del tipo: ti piace lo so.
"Son non fare quella faccia pervertita!" Dico a bassa voce per evitare di essere sentita.

"Dai Sam si vedeva da un miglio che gli stavi simpatica." Mi risponde alzando su e giù le sopracciglia.

"Sonia non cominciare sennò me ne vado." Rispondo seria.

"Ok, la smetto. Però lo riprenderemo questo discorso." Annuisco sollevata, anche se ho paura di quello che potrebbe cominciare a dire.

"Dai ora finiamo di mangiare i tramezzini." Rispondo addentandone un pezzo enorme, per evitare di parlare.

Appena finito di mangiare tiriamo fuori la palla da pallavolo e cominciamo a cercare un posto adatto per giocare, anche se a dicembre è difficile trovarlo. Iniziamo a tenere in considerazione l'idea di tornare a casa, quando vediamo James e un suo amico avvicinarsi. Ci chiedono di poter giocare con noi in un posto veramente carino.
"Perché dovremmo fare pallavolo con voi?" Rispondo seccata. Di solito sono timida con gli altri, ma James sta facendo uscire fuori la Samanta che da anni tenevo rinchiusa dentro.
"Beh perché siamo stupendi." Risponde James ammiccandomi. Ho capito: James è tutto muscoli e niente cervello.
"Scusa ma non ci sto." Rispondo impaziente.
"Rendiamo allora la gara più divertente: se vinceremo noi dovrete darci i nostri numeri, se vincerete voi..." Comincia a dire James.
"...dovrete pagarci una cioccolata calda." Risponde Sonia. Ha avuto un'ottima idea!
Ci guardiamo entrambe con ammirazione e ci diamo il cinque.
"Ok ci stiamo." Risponde Federico. Ho notato che, da quando è arrivato, non stacca gli occhi di dosso da Sonia. Penso che gli piaccia.
Ci portano in un posto veramente bello: è pieno di fiori e un po' di neve. In un posto c'è addirittura la rete da pallavolo.

La partita è finita con la nostra vittoria e adesso siamo tutti in un bar a gustarci la cioccolata calda offerta gentilmente da James e Federico.

"Siete di questo posto anche voi?" Chiedo incuriosita.

"Si." Rispondono in coro e di conseguenza ci mettiamo a ridere tutti e quattro.

"Prima avete detto che frequentate la nostra scuola. Di che classe siete?" Chiede Sonia.

"Siamo della 4D." Risponde Federico facendole un sorriso enorme.

"Scusate ma è un interrogatorio questo? Chi è stato ucciso?" Chiede sarcastico James.

Ad un certo punto mi accorgo di avere la bocca spalancata e di emettere un suono strano. Non ci posso credere: sto ridendo!

"Allora: sei un tipo popolare nella nostra scuola." Dico cercando di distrarmi da quello che ho appena fatto.

Samanta stai attenta!

"Già. Avete davanti a voi una star." Risponde facendo finta di mettersi una corona in testa.

"Pff la star dei falliti, semmai." Dico seccata. Sonia e Federico cercano di trattenersi dal ridere con scarsi risultati.

Guardo l'orologio e mi accorgo che è tardissimo.

"Scusate ragazzi devo scappare." Cerco di dire mentre mi alzo dalla sedia.

"Samanta se vuoi posso darti il mio numero." Risponde facendo una faccia sexy cha avrebbe fatto scogliere migliaia di ragazze, tranne me.

"No grazie, non ne ho bisogno." E detto questo prendo per mano Sonia e usciamo.

"Ci vediamo." Urlo e, mentre mi giro, osservo la faccia di James triste: sarà sicuramente perché non è abituato a ricevere dei no.

SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutti. Oggi è iniziata la scuola e già mi sento stanca. A voi come è andata?
La domanda di questo capitolo è: perché James era triste alla fine?
Intanto vi faccio vedere la foto di James:

 A voi come è andata?La domanda di questo capitolo è: perché James era triste alla fine?Intanto vi faccio vedere la foto di James:

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Ma ciao principe dei miei sogni.
Un bacio e al prossimo capitolo,
Sofia

Prendimi per mano- tu che sai farloWhere stories live. Discover now