Obbligo o Verità, baby?

Capitolo 21

Una settimana dopo...

Oggi è il grande giorno.
Logan partirà per Firenze con la sua classe e con...Sierra.
Non lo davo a vedere, ma il pensiero di loro due insieme mi ha terrorizzato durante tutta la settimana.
So che di lui mi posso fidare, ma chi mi garantisce che lei non farà cazzate per farlo cadere ai suoi luridi piedi?

Michelle ed io abbiamo accompagnato i ragazzi al pullman che li porterà in aeroporto, e ora sono abbracciata al mio ragazzo peggio di una cozza.

- Non fare cazzate, d'accordo? -
- Tranquilla, piccola, non ti preoccupare. Ci vediamo tra due settimane. Anche tu fai la brava. Mi mancherai tantissimo. -
- Anche tu. E, per favore, sta attento a Sierra. Quella è una delle più grandi troie che esistano, insieme a Melissa La Stronza. -

Logan ride di gusto, poi dice: - Neanche sapevo dell'esistenza di Sierra finché non me l'hai nominata tu! -

Le sue parole mi riempiono di sollievo, poi, il prof di ginnastica di Logan urla fuori dal finestrino: - Ross! Saluta la tua ragazza, finitela di sbaciucchiarvi e di dirvi paroline dolci e porta il culo su questo fottutissimo pullman! -

Il mio ragazzo ed io ci mettiamo a ridere, poi ci baciamo, con molta passione, come se non dovessimo vederci mai più.

- Ciao, piccola. Ti chiamo quando arrivo! -

- D'accordo, buon viaggio! -

Shelly e io ce ne andiamo, e mentre prendiamo l'autobus abbiamo il muso lungo, ma, dopotutto, non ci possiamo fare nulla.

Sono solo incredibilmente preoccupata a causa di Sierra.
Me lo sento che qualcosa succederà. Me lo sento alla bocca dello stomaco.
Qualcosa andrà storto, questa settimana, e io non potrò fare nulla.

Arrivate a casa mia, Lin, Shelly ed io ci imbottiamo di patatine, caramelle e cioccolata, dato che Lindsay ha il ciclo e i nostri ragazzi sono andati via.

- Sapete cosa ci vorrebbe oggi? - Chiede Lin.
- Una festa? - Dice Shelly
- A parte quella. Una giornata di... -
- SHOPPING SFRENATOOOO - Urliamo tutte quante in coro.
Ebbene sì, finiamo il cibo, ci alziamo dal mio letto e andiamo al centro commerciale.

- Ho scritto a Klaus, e ha detto che stasera si va in discoteca, quindi cercate qualcosa di figo! Stasera voglio tornare a casa con un fidanzato pure io!- Dice Lindsay, entusiasta.

Noi ridiamo, ma facciamo volentieri quello che ha detto.

Entriamo in ogni singolo negozio presente nella struttura ma non riusciamo a trovare l'outfit adatto.
Oggi non siamo nel mood, probabilmente.

Decidiamo di andare al Milly's, la nostra caffetteria preferita e ordiniamo tre cappuccini con doppia schiuma.

- E se domani saltassimo la scuola? Possiamo andare da qualche parte a fare un giro! - Propone Lin.

- Sì! Io sono favorevole! - Dice Shelly.

- Ragazze, andate voi, io non posso più fare assenze. -

- Eh no, senza di te non si va. Faremo qualcos'altro. Comunque, io direi di cercare in qualche altro negozio, ci sarà qualcosa di bello da metterci! -
Michelle ha ragione.
Finiamo le bevande, paghiamo e cerchiamo qualche negozio carino in centro.

Poi, vediamo una vetrina a dir poco stupenda, e come si fa a non entrarci?

Come al solito, proviamo tutto il negozio, ma usciamo di lì con tre stupendi outfit:

Arriviamo a casa e ben presto arriva il momento di prepararci e di andare alla festa.

Arriviamo e incontro l'ultima persona da me desiderata sulla faccia della terra: Adam Lo Stronzo, come lo chiama Logan.
Ma non doveva essere in gita con gli altri dell'ultimo anno?

- Allie, che piacere rivederti. Niente guardia del corpo, stasera? -  Dice, riferendosi al mio ragazzo.

- Il piacere è solo tuo. Niente ragazze da drogare, stasera? -  Dico con arroganza.

- Uh, ecco il caratterino che mi piace tanto di te. Beh, per risponderti, Megan Cross mi aspetta a casa, ma ci tenevo a venire qui per vederti, e, magari, tentarti un'ultima volta. Megan e io vorremmo compagnia, non so se mi spiego... -  Dice, strizzando un occhio.

- Oh, levati dai piedi, Cooper. Il giorno in cui verrò a letto con te sarà quando gli asini voleranno, ma, dato che tu non imparerai a volare, non succederà mai.-

E, detto questo, inizio a ballare, lasciando Adam con un bicchiere in mano e la bocca spalancata.

Mentre mi muovo a tempo di musica, un ragazzo che mi sembra più piccolo di me mi picchia sulla spalla: - Hey, sei molto carina! Ti va di scambiarci il numero? Potremmo sentirci e vederci, ogni tanto. Sempre se ti va. -

- Mi dispiace, ma ho un ragazzo. Sei stato gentile, comunque. -

- Fortunato lui. Grazie comunque. -  E se ne va.

La scena si ripete parecchie volta con ragazzi diversi, finché le mie amiche ed io non torniamo a casa, sfinite.