Capitolo 6

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Raccontargli qualcosa di me?? Non se ne parla. Gli dirò solo le cose più banali.
- Mi chiamo Allie Carter, ho diciassette anni e vivo a Miami. La mia famiglia è benestante, ho un cane, un gatto e un pesce rosso. Fine. Ora tocca a te. -
- Frena, Alexa. Ti... -
Non gli lascio neppure il tempo di finire: - TI HO DETTO DI NON CHIAMARMI ALEXA! Il mio nome è Allie! -
- Scusa, scusa. Dicevo, frena, Allie, ti ho chiesto di parlarmi di te. Non voglio sapere quanti animali domestici hai. Cosa fai nel tempo libero, che musica ascolti...cose così. Per passare il tempo. Dai, per una volta che cerco di essere gentile! -
In effetti, potrebbe anche starsene in silenzio a fissare il buio che ci circonda.
- Nel tempo libero ascolto la musica, o esco con le mie migliori amiche. Stravedo per Alan Walker e gli One Republic. Li amo. Mi piace molto leggere. Adesso tocca a te. -
Logan spalanca quegli stupendi occhi verdi.

Stupendi? Allie, sei impazzita?!
Ciao, coscienza mia adorata. Era da un po' che non ti sentivo.

- Ti piacciono gli One Republic?! Anche io li adoro! La mia canzone preferita è "Apologize". Anche se è vecchia, è stupenda. -

- È anche la mia preferita... -  Dico con un filo di voce.
Logan ammutolisce.
Ad un certo punto, sentiamo un rumore fortissimo alle nostre spalle, verso lo stanzino delle scope.
Mi sento prendere dal panico, il terrore mi prende.
- Logan! Hai sentito? Dove sei? -
- Sono qui, sta calma, e sì, ho sentito. Forte e chiaro. Se mi aspetti qui vado a controllare. -
No! Non andare!
Non voglio essere lasciata sola, ma non voglio neppure fare la figura di quella paurosa davanti a lui.
- Sì, ma sbrigati. -

Sento i suoi passi che si allontanano sempre di più.
Sento una porta che si apre e che si richiude.
Un tonfo.
Un altro.
E un altro.
E altri due insieme.
Di Logan nessuna traccia.

- Logan? Tutto
Bene? Sento dei rumori strani... -
Ok, sto cominciando a spaventarmi.
Sto per alzarmi e andare a cercarlo, finché non sento la porta aprirsi e i suoi passi farsi sempre più vicini.

- Sì, scusa, ma i palloni che avevamo sistemato sono caduti dallo scaffale, e non volevano rimettersi a posto. -
Tiro un sospiro di sollievo.
- Hai avuto paura, Allie? Non dirmi che ti sei spaventata...una dura come te! -
- Ma figurati. L'unica cosa che mi spaventa è dover passare la notte qui, con te. -
- Pungente...sarebbe la notte più bella della tua vita, te lo assicuro. Lo sai anche tu che è questione di tempo. Gli sguardi alla festa, in classe...oggi. Ammettilo, sei attratta da me, e non poco. Ma ti avverto, io sono disponibile per una scopata ogni tanto, niente di più. È da un paio d'anni che ho smesso di credere nell'amore e nelle relazioni. In ogni caso, lo stanzino è un posto abbastanza appartato. -

Questo è completamente fuori di testa.

Chissà come mai ha smesso di credere nell'amore...

- Passo, grazie. Mi dispiace, ma non sono una troia. E non ci tengo ad avere un contatto fisico con te. Per niente.  Ma, dimmi un po', come mai hai smesso di credere nell'amore? Cos'è successo due anni fa? -

C'è un attimo di silenzio, poi lui, in tono scontroso, risponde: - Cazzi miei.-

Ok. Come vuole.

Passano alcuni minuti carichi di silenzio. Logan è lontano da me. Credo sia seduto su una panchina, mentre io su un materasso.
Diluvia ancora. Merda, quanto ci vorrà perché smetta? Non posso uscire se piove, mi ammalerei, e ho la scuola.

Un rumore di porte che vengono aperte mi mette in allarme. Qualcuno è venuto a salvarci!
- Logan! C'è qualcuno! -
La panchina fa uno strano cigolio, e ne deduco che lui si sia alzato.
- Ehilà? C'è nessuno? Allie? Logan? -

È la voce di Lindsay!

Sia benedetta la mia migliore amica!
- Siamo qui, Lin! -
La vedo sbucare grazie alla torcia che ha in mano. Quanto è intelligente questa ragazza.
- Che ci fate qui? Al buio? Tua madre mi ha chiamata preoccupatissima perché non le rispondevi, allora ti ho chiamata, ma non hai risposto neppure a me, quindi sono venuta a cercarti. -

- Ho lasciato il telefono dentro la borsa. Che è a scuola. Nell'armadietto. E il suo telefono è scarico. Non avevamo l'ombrello ed è andata via la luce a causa del temporale. -

Logan è silenzioso da quando gli ho fatto quella domanda, ma apre bocca in questo istante: - Possiamo uscire di qui? Sono stufo di stare al buio chiuso dentro ad una palestra. Per di più, la compagnia non è delle migliori. -

Il suo commento mi colpisce. È parecchio. Non dovrebbe importarmi, lo so..ma un po' fa male.

- Potrei dire lo stesso. Andiamo, Lin. E grazie. -
Usciamo dalla palestra e Logan sparisce, senza salutare e senza ringraziare per l'ombrello che Lindsay gli ha gentilmente prestato.

Dolo aver recuperato la borsa a scuola, Lindsay mi accompagna a casa.
Già mi immagino il discorso di mia madre. Che due palle quella donna!

Infilo le chiavi nella toppa, giro, entro e mi tolgo giubbotto e scarpe.
Faccio per salire le scale, quando la sua voce mi blocca: - Hai una vaga idea di quanto fossi preoccupata?! Ho chiamato pure le tue amiche! Ma tu...hai il cervello a viole! -
Non sento cosa dice dopo perché la ignoro, salgo le scale e mi chiudo a chiave in camera.

Chiudo fuori il mondo nell'unico modo che conosco: la musica.

Schiaccio il tasto di riproduzione casuale e parte "Wherever I Go" degli One Republic.

Passo un tempo infinito nel mondo della musica quando mi arriva un messaggio.

Adam: hey, sabato sera festa da Michael. Ti passo a prendere alle 20.30? ;)

Allie: andata :)

Adam: ottimo! A presto, bellissima ;)

Adam è così carino con me...credo di dovergli dare una chance. Se la merita.

Guardo l'ora: l'1.00 del mattino! Non mi ero accorta di aver ascoltato canzoni per così tanto tempo...

Mi metto a dormire, pensando alla strana giornata di oggi.

Obbligo o Verità, baby?Where stories live. Discover now