15. Scomparsi!

415 47 37
                                    

Ancora turbata per le strane parole di Morgana, Ginevra decise di recarsi da Gaius per cercare Merlino e chiedergli se lui e il principe avessero novità, ma incrociò il medico proprio nei corridoi del castello.

"O salve, Gaius, che fate qui?"

"Ginevra, che piacere incontrarti, capiti a proposito: Lady Morgana è nelle sue stanze?"

"Sì, l'ho appena lasciata. Più tardi si vedrà con il re e Artù, avete bisogno di lei?"

Gaius le mostrò un boccettino di vetro che teneva in mano.

"Volevo solo consegnarle il nuovo distillato che ho preparato per lei, per aiutarla a dormire; come sai, a volte soffre di insonnia e ho apportato delle modifiche al preparato che le fornivo prima: questo dovrebbe essere più efficace."

"Siete molto premuroso, Gaius, la mia signora ne sarà lieta. Vi lascio andare allora, ma aspettate un momento: ho bisogno di parlare con Merlino, sapete dove si trova?"

A Gaius non sfuggì il tono ansioso della ragazza e inoltre notò che aveva delle leggere occhiaie: pareva più stanca del solito e molto turbata.

"Ti vedo preoccupata, mia cara: è qualcosa di urgente?"

"Volevo solo sapere se lui o il principe avessero delle novità riguardo alla scomparsa di Sir Gillian."

"Oh certo, capisco. Purtroppo, Merlino non mi ha detto nulla, perciò non credo che abbiano scoperto qualcosa. Se vuoi parlargli comunque, penso che si trovi ancora con Artù nelle sue stanze: non l'ho più visto da quando mi ha detto che doveva aiutarlo a lavarsi, se vuoi ti accompagno io."

Ginevra arrossì lievemente per l'imbarazzo e sperò che Gaius non se ne fosse accorto: non volendo certo rischiare di trovarsi di fronte ad Artù in un frangente così intimo, accettò la proposta del medico con un sorriso luminoso che egli ricambiò.

"Bene, puoi aspettarmi qui allora: vado a portare questo a Lady Morgana e torno subito, ci andremo insieme."

"D'accordo, grazie ancora."

Ginevra guardò la schiena di Gaius mentre si allontanava e sperò che facesse presto; non sapeva spiegarsi il motivo, ma si sentiva in qualche modo ancora più inquieta e agitata di prima. Aveva la sensazione che qualcosa non andasse, anche se non era successo nient'altro di insolito, almeno a quanto sapeva. Pensò che forse stava diventando paranoica e, per ingannare l'attesa e calmarsi, fece un sospiro profondo e cominciò a contare mentalmente. Fu davvero sollevata quando Gaius ricomparì e, mentre camminavano, decise di rivelargli il suo turbamento, data la fiducia che aveva in lui. L'uomo cercò di rassicurarla, anche se egli stesso era molto preoccupato: la faccenda dei portali era pericolosa e temeva inoltre che Merlino potesse cacciarsi in qualche guaio per la smania di risolvere la questione.

"Forse sei solo molto stanca e hai bisogno di riposo. Certo, è una gran brutta faccenda, povera ragazza... Speriamo di trovarli comunque: è passato parecchio tempo, magari se ne sono già andati a quest'ora."

Arrivati alla porta della stanza di Artù, Ginevra rimase un po' indietro, mentre Gaius bussava alla porta.

"Principe Artù, sono Gaius, posso entrare?"

Nessuna risposta. Bussò nuovamente, con più decisione.

"Artù? Merlino, sei lì? C'è qui con me Ginevra, vorrebbe parlarvi."

Nessun rumore proveniva dall'interno della stanza. Gaius si girò verso Ginevra.

"Credo proprio che non ci siano."

Per esserne certo, decise di entrare: la stanza era vuota e un po' in disordine. Avanzò verso il centro, dove c'era ancora una tinozza piena d'acqua. Vi immerse la mano e notò che era fredda, ma c'era parecchia acqua anche per terra, come se fosse stata rovesciata. Capì che qualcosa non andava: Artù non avrebbe certo permesso a Merlino di andarsene senza rimettere in ordine. Che qualcuno li avesse interrotti durante il bagno e fossero usciti?

"Gaius, posso entrare? Qualcosa non va?"

Ginevra si affacciò alla porta e, vedendo l'espressione turbata del medico e la tinozza piena d'acqua, entrò senza esitazioni.

"Non c'è nessuno?"

"Forse Artù non ha potuto finire il suo bagno o Merlino non ha avuto tempo di rimettere a posto, però è davvero molto strano: che qualcuno sia venuto a chiamarli?"

Ginevra pensò subito che il suo presentimento si fosse misteriosamente rivelato veritiero: ai due era accaduto qualcosa. Spostò lo sguardo dalla tinozza a poco più in là, avvertendo un nodo allo stomaco.

"Guardate lì, non sono i vestiti di Artù?"

Gaius si avvicinò a degli abiti stropicciati, già indossati, buttati per terra.

"Sì, ma..."

"Ma?"

"Non ci sono i calzoni sporchi, né i suoi stivali: solo la maglia e... lì, guarda, Ginevra, sul letto ci sono tutti i suoi vestiti puliti, quelli che avrebbe dovuto mettere dopo il bagno."

Gaius li osservò bene: erano davvero tutti lì, non mancava nulla per un cambio completo. Ginevra era stupita.

"Ma è molto strano, voglio dire..."

"Già, Artù non era certo presentabile, non sarebbe uscito dalla stanza a torso nudo aggirandosi per il castello: non è il tipo. A meno che sia dovuto scappare oppure..."

Il medico non finì la frase e la ragazza intuì con sgomento cosa stesse pensando.

"E Merlino? Nessuna traccia? Saranno insieme? Oh no, Gaius, non starete forse pensando..."

Ginevra fu colta dal panico e non riuscì a completare la frase: avvertì un'improvvisa debolezza, le gambe le tremarono e si dovette sedere sul letto di Artù, cosa che normalmente non avrebbe mai osato fare

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Ginevra fu colta dal panico e non riuscì a completare la frase: avvertì un'improvvisa debolezza, le gambe le tremarono e si dovette sedere sul letto di Artù, cosa che normalmente non avrebbe mai osato fare.

"Temo proprio di sì: sembrano scomparsi nel nulla."

"Scomparsi? Ma com'è possibile? Proprio qui? E tutte le guardie del castello?!"

Gaius osservò con attenzione tutta la stanza, percorrendola a lunghi passi in lungo e in largo, senza tralasciare di esaminare nemmeno le pareti, borbottando tra sé come se stesse cercando qualcosa.

"Forse si è aperto un portale in questa stanza? Ma ovvio, non sono rimaste tracce."

Ginevra gli rivolse uno sguardo vacuo; ovviamente, non aveva la minima idea di che cosa egli stesse parlando, intuì solamente che doveva senz'altro avere a che fare con la magia.

"Beh, non disperiamoci prima del tempo: non ne abbiamo ancora la certezza, potrebbero essere semplicemente usciti per qualche ragione. Dobbiamo lanciare l'allarme e cercarli dappertutto, sia qui all'interno del castello che nei dintorni: forse qualcuno li ha visti."

La sua voce non sembrava convinta, ma una piccola parte del suo cuore sperava ancora che potesse essere così.

Ginevra, ripresasi dal cedimento iniziale, si riscosse e si alzò immediatamente, pronta ad agire come poteva: era lieta di poter fare qualcosa, poiché sentiva che, se fosse rimasta lì ferma a pensare e ad angosciarsi senza far nulla, sarebbe impazzita.

"Certo, io informerò subito la servitù: dirò a tutti di spargere la voce, per sapere se qualcuno li abbia visti".

Un Portale per CamelotWhere stories live. Discover now