Tuuu

Possibile che nonostante la mia età fossi ancora così dannatamente impulsiva, insensata e stup....

-Buonasera, Pizzeria "Da Luigi" mi dica.-

La voce di un uomo anziano dall'altro lato della cornetta mi rispose con fastidio, come lo avessi interrotto sul lavoro.

Io sentii improvvisamente i miei polmoni svuotarsi d'aria e boccheggiante mormorai, prima di pentirmi totalmente di quella chiamata: -Buonasera...ecco io...cercavo Alessandro...-

Il vecchio al di là del telefono ribattè confuso: -Chi? Signora questa è una pizzeria, deve aver sbagliato numero.-

Presa in contropiede presi a camminare agitata per la cucina. Non avevo per nulla preso in considerazione la possibilità che non mi rispondesse lui: -No, io ecco...cercavo Alessandro, il vostro portapizza...-

-Non c'è.- ribattè seccato l'uomo aggiungendo:-Vuole una pizza o no?-

Non c'era. Tutti i castelli in aria che mi ero fatta in quelle ore svanirono in un lampo: lui non c'era e non sarebbe venuto. Per quale dannato motivo mi aveva detto di chiamare se poi non lavorava? Si era preso gioco di me?

-Signora non ho tutto la sera...-

Incalzata dal signore al telefono mi affrettai a rispondere:-Sì! Io...sì volevo ordinare una pizza coi pomodorini a domicilio...- la rabbia e la delusione presero a scorrermi in corpo: – Via delle rose numero quattro, cognome: Vespri.-

La voce burbera continuò:- Va bene, però l'avviso che ci sarà un po' da aspettare. E' la Vigilia e questa sera siamo carenti di personale...va bene comunque?-

La delusione divenne ancor più grande a sentire quelle parole e mi ritrovai a mormorare: -Va benissimo, non si preoccupi... A più tardi.-

Il suono della cornetta che si richiudeva mi risuonò nelle orecchie.

"Domani sera chiamami se vuoi..."

Mi aveva forse preso in giro? Mi aveva detto di chiamarlo, mi aveva rammentato di non poter restare da sola la Vigilia di Natale e per poi ignorarmi? Si era forse dimenticato delle sue parole? Forse quel suo modo di scherzare non riguardava solo me, forse mi ero solo immaginata quell'attrazione, forse quel pomeriggio era così sconvolto che avrebbe baciato chiunque fosse entrato in quell'archivio. Sentii la rabbia iniziare a risalire dal mio stomaco per tendere nervosamente i muscoli del mio corpo.

"Ci si incontra, ci si piace e si va a letto".

Avevo sbagliato tutto perchè già il nostro incontro era stato decisamente imbarazzante, divenendo un effettivo scontro quando avevamo compreso i nostri lavori. Il piacersi era relativo perchè, per quanto sentissi ancora i brividi al ricordo del suo profumo, ciò non toglieva che l'attrazione fisica era una cosa, quella mentale un'altra. E arrivata a quel punto ormai ero certa che con quelle premesse andare a letto insieme sarebbe stata una pessima idea.

Spensi il telefono e lo gettai sul tavolo innervosita: decisamente una pessima Vigilia che rischiava di rovinarmi il Natale. Presi fiato e osservando infastidita le collant e il vestito che avevo indossato dopo la doccia, mi diressi verso il frigo in cerca di una consolazione. Trovai dentro solo vecchi alcolici che Leo aveva lasciato da noi e tra tutti scelsi di afferrare la bottiglia fredda di sambuca e me ne versai un intero bicchiere.

Dovevo solo riuscire a non pensarci, mi aveva dato buca, ma probabilmente il vecchio pizzaiolo non gli avrebbe mai riferito di quella chiamata. Non avevo di che preoccuparmi per cui, decisa a non lasciarmi abbattere da lui, andai a togliermi i vestiti per indossare una comoda tuta. Eliminati quei collant che mi avevano stretto in vita fino a quel momento tornai in sala per mettermi comoda. Aprii il divano letto e ci trasportai sopra il mio piumone, desiderosa solo di dormire in un letto più grande di quello singolo nella stanza che condividevo con Elisa, ed accesi  l'unica televisione che avevamo, contenta di godermi la compagnia di "Una poltrona per due" in santa pace.

La sambuca aveva anche acquietato il brontolio del mio stomaco, non mi importava più a che ora sarebbe arrivata quella pizza, anche perchè il solo mangiarla probabilmente mi avrebbe fatto salire il nervoso. Mi appisolai davanti alla televisione in attesa sentendo la testa decisamente più leggera dopo quella giornata. Dopotutto ero stata decisamente intraprendente, non potevo rimproverarmi di nulla.


Cosa ne pensate? Il Portapizza l'avrà presa davvero in giro? E invece questa Sara intraprendente vi piace? Chi di voi è convinta che sia giusto che la ragazza faccia il primo passo? Sono curiosa!! Alla prossima! ;)

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Cosa ne pensate? Il Portapizza l'avrà presa davvero in giro? E invece questa Sara intraprendente vi piace? Chi di voi è convinta che sia giusto che la ragazza faccia il primo passo? Sono curiosa!! Alla prossima! ;)

*Sarebbe il suono del telefono quando aspetti una risposta ad una chiamata, perdonatemi ma non sapevo come renderlo se non con questa inverosimile onomatopea (Sempre che sia il nome di questa figura retorica XD)

Primum non nocereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora