[Intermezzo] - Alone togheter.

465 30 2
                                    

Non vi era nulla di peggio del freddo dell'inverno, del respiro tagliato dal gelo e dalle dita atrofizzate, dita tutto il tempo occupate a "rollare" canne o a reggere cartine.
William si era oramai abituato all'odore persistente delle canne, le quali erano anzi il minor male. Seduto sul marciapiede, cercava di scaldarsi come meglio poteva, nonostante addosso portasse soltanto vestiti vecchi e malandati e alle mani un paio di guanti che gli lasciavano però le dita scoperte.

Al contrario suo però, i suoi amici si divertivano, forse un vago modo di ignorare il gelo di Gennaio inoltrato. Alan ed Eric, i quali non si sapeva che tipo di rapporto o parentela avessero, forse cugini, sempre insieme, nonostante i caratteri nettamente opposti. E come loro, sempre insieme erano anche Ronald, tipico dongiovanni con l'amore sproporzionato per la bella vita e le belle donne, e Grell, unico essere al mondo ad andare in giro vestito con short e calze a rete in quel mese. Quest'ultimo era bello come una rosa, ma pericoloso come le le spine del fiore più bello: nota era la sua fama, poiché erano stati tanti gli uomini con cui era andato a letto, alcune volte sotto pagamento, alcune volte senza ottenere nulla in cambio, dopotutto a Grell non importava del denaro, bensì amava l'amore, ma a modo suo.

William non capiva perché una persona come lui, di buona famiglia e con delle doti particolari, dovesse fare quella vita. Aveva iniziato a tirarsi di cocaina solo due anni prima, poco dopo il diploma, e già ne era completamente assuefatto, come se si drogasse da anni. La sua famiglia sapeva di questo suo modo di fare, e ne era rimasta molto deluso poiché per lui aveva progettato ben altre cose: egli si era infatti iscritto all'università, paradossalmente in medicina, ma negli ultimi tempi aveva preso a frequentarla sempre più di rado.

E dopotutto non sarebbe neanche potuto tornare a casa, come avrebbe potuto poi? Non avrebbe avuto il coraggio di guardare in faccia i suoi genitori, che per l'ennesima volta aveva ancora deluso. Preferiva vivere in strada, dormire sotto i cartoni che trovava in giro, spacciare, spendere tutto ciò che aveva per comprare coca e tirarsi, e poi di nuovo, un circolo vizioso senza fine.

I suoi amici, i suoi compagni di mille sventure, erano nella sua stessa situazione, se non peggio. Tutti ragazzi lasciati allo sbando, con una situazione difficile sulle spalle, ma colui con cui era stato più sfortunato era sicuramente Grell: egli veniva da una famiglia disagiata, era cresciuto da solo con la madre, e forse per questo tendeva ad essere così femminile la maggior parte del tempo. All'età di sedici anni era scappato di casa, era uno spirito troppo libero da trattenere. Qualche volte si era prostituito, altre aveva rubato, cosa che faceva ancora, oltre al drogarsi, nonostante potesse essere considerato il più "sano" fra tutti.

Non era una persona colta, estremamente intelligente e con chissà quali qualità: il rossetto gli impregnava le labbra, l'ombretto e il mascara scolato gli coloravano il viso, gli occhi verdi erano smorzati da dietro gli occhiali. Il moro non avrebbe mai potuto dimenticare la prima volta in cui si erano incontrati.
Quel giorno era andato via di casa, dopo l'ennesima litigata con i suoi, dovuta al fatto che volesse lasciare all'università. Quel giorno in particolare, non aveva con se un grammo di coca, e ciò lo aveva portato all'isteria totale a causa dell'astinenza.

Era stato un pomeriggio d'inverno, proprio come quello, quando vide Grell la prima volta. Fu proprio il rosso ad adocchiarlo e ad andargli vicino, con un sorriso smagliante.
"Se è la droga che ti serve, posso procurartela io - gli aveva detto  - oltre ovviamente ad un servizio completo"

Lui aveva accettato, senza sapere il perchè. Era certo di non essere gay, ma c'era qualcosa in quello strano individuo che lo incuriosiva e lo affascinava terribilmente.
La sua prima volta con lui non fu affatto ne romantica ne dolce. Nascosti dal freddo in un vicolo buio e dall'odore nauseante, essi consumarono il loro rapporto, dando inizio ad un turbinio di emozioni senza fine: quella fu la volta in cui il cuore di William prese a battere. Si era innamorato della persona più strana, pazza e meno raccomandabile del mondo.

Loveless&SadnessWhere stories live. Discover now