Piccole, strane dichiarazioni.

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Finalmente Ciel aveva concluso la sua giornata di lavoro. Nonostante non gli costasse troppe fatiche, risultava comunque stancante quel tenore di vita senza un orario fisso, ma almeno aveva la possibilità di mantenersi, e per questo preferiva non lamentarsi troppo.

E poi, c'era da dire che quella giornata era stata leggermente diversa da tutte le altre. Sembrava quasi tutto uno strano scherzo del destino, il quale lo aveva messo sulla via di un tipo così stravagante e sicuramente poco raccomandabile. Non solo quel Sebastian apparteneva alla categoria di persone che odiava, ovvero quelle che si autodistruggevano, ma era perfino un delinquente che aveva più volte avuto problemi con la giustizia.

Rabbrividì ripensando a quanto fossero stati vicini. Avrebbe voluto dire di provare disgusto, ma sarebbe stata una bugia, poiché aveva provato di tutto, meno che il disgusto. Alcune sensazioni, come la paura e la curiosità, le conosceva bene, ma altre, a cui non avrebbe saputo dare un nome, non le conosceva affatto.
Ogni qualvolta che ripensava a quel viso stupendo, per qualche strano motivo, il battito flebile diveniva più vigoroso, una sensazione piacevole che non somigliava affatto a quella che aveva provato durante i suoi due precedenti infarti.

Cercava di scaldarsi mentre camminava per le strade di Londra, affondando quasi l'intero viso nella sciarpa, socchiudendo gli occhi. Dicembre era alle porte, e con esso anche natale, una festa che non gli era mai piaciuto particolarmente, e che si sarebbe ritrovato a passare da solo. Ma prima di essa, una festa ancora più importante, ovvero quella del suo compleanno.
Importante per gli altri, s'intende, perché egli non ci trovava nulla da festeggiare. Che senso aveva ricordarsi del giorno in cui aveva cominciato ad esistere? Se da un lato era felice per aver raggiunto un altro anno, un altro traguardo, da un altro fremeva, perché temeva che quel compleanno potesse essere l'ultimo.
A volte era così dura fare i conti con se stesso, con le sue ansie e le sue paure, a volte con gli attacchi di panico. E la soluzione non era correre in un ospedale e rimanere attaccato ad una flebo, la soluzione era fidarsi del prossimo, ma oramai la fiducia era qualcosa di cui non conosceva più il signfiicato.
In quel momento, mentre camminava, si sentì incredibilmente stanco. Era una gran bella cosa quando il sonno veniva a lui, dopo notti e notti d'insonnia, forse avrebbe potuto dormire tranquillamente.

Ad un tratto si guardò intorno, capendo di dover attraversare quella frazione di strada che tanto odiava. Abitava in uno dei quartieri più malandati di Londra, ormai ci aveva fatto l'abitudine, ma non era comunque raccomandabile a quell'ora, neanche per un ragazzo, andare in giro da solo.

Deglutì, iniziando a camminare lentamente e con il fiato sospeso, mentre passava accanto a bande di motociclisti appartate nei vincoli o accanto a ragazze vestite in modo molto succinto, che non erano certo lì per fare una passeggiata al chiaro di luna.
Si guardò a lungo intorno, chiedendosi come mai non avesse mai visto Sebastian da quelle parti, o magari fin'ora non ci aveva mai fatto caso, almeno non come ora, ora che il vederlo appariva come un desiderio.
Ad un tratto si soffermò a guardare un gruppo di ragazzi, poco più grandi di lui, tutti intenti a tenere delle siringhe in mano.

"Wow! - urlò un ragazzo dai tratti asiatici - questa siringa è enorme, sicuro che non mi ammazzo?"

"Tanto morirai comunque, Lau - intervenne un ragazzo dai capelli quasi argentati, pieno di piercing nelle orecchie e nel naso, mentre il viso, il collo, forse l'intero corpo, era ricoperto di tatuaggi - soprattutto se non stai fermo e prendo la vena sbagliata!"

"Tu si che sei di conforto, Snake - sbottò un ragazzo dalla pelle ambrata ma dai capelli albini, su cui vi erano attaccati alcuni dreadlock - io piuttosto mi tiro di roba importata!"

"Ah, anche io voglio provarla! - rispose l'asiatico - sarà divertente!"

"Andateci piano - sbuffò ad un tratto Claude - ok il divertirsi, ma se esagerate non vivrete abbastanza per godere del vostro divertimento"

Loveless&SadnessWhere stories live. Discover now