Un sacrificio che non sarà vano

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Qualche ora prima

Sebastian non avrebbe avuto rimpianti in ciò che stava per fare: oramai era sicuro che fosse la cosa giusta. In quel momento tutte le sue paure erano scivolate via, quasi era sicuro di non provare alcuna emozione, fatta eccezione per la voglia di salvare Ciel a tutti i costi.

William era rimasto pietrificato dinnanzi la sua richiesta. Nella sua espressione vi era qualcosa di strano, non solo scetticismo, ma anche un velo di preoccupazione.

"H - ho sentito bene? - balbettò - tu vuoi... vuoi...?"

"Donare il mio cuore a Ciel - dichiarò - se è l'unico modo per salvarlo lo farò"

Il medico aveva sentito un colpo al proprio cuore a quelle parole, oltre che le lacrime bruciargli gli occhi. Era la prima volta che qualcuno gli faceva una richiesta del genere, e trovava davvero che fosse il gesto più umano e bello del mondo, ma sapeva di non poterci credere.

"Sei completamente impazzito? - sbottò - non è così facile!"

"Perché no? - fece afferrandolo per un braccio - devi soltanto operarmi e portare il mio cuore nel corpo di Ciel"

"Ti ricordo che sei un ex tossico, il tuo cuore non è adatto!"

"Allora prima visitami. Se i test dimostreranno che sono idoneo, allora mi opererai"

William si zittì, non riuscendo a reggere quello sguardo così serio ma senza alcuna emozione. Si chiese dove quel ragazzo che all'inizio era così debole, avesse preso tutto quel coraggio.

"Ma Sebastian - sussurrò con la voce spezzata - se lo fai... tu... tu..."

"Lo so. Ma preferisco morire piuttosto che vedere morire Ciel. Lui è forte, e con voi al suo fianco ce la farà sicuramente"

Ora capiva da dove aveva preso tutto quel coraggio. Dall'amore che provava verso Ciel, un coraggio di cui sicuramente molte persone erano povere, lui comprese.
Aveva sempre odiato quel tipo con tutte le sue forze, considerandolo solo un peso per l'amico... eppure adesso, dinnanzi quella richiesta esitava.

"Uccidere" per far vivere qualcun'altro, era questo ciò che doveva fare.

Con riluttanza prese a fare tutti gli esami che doveva a quel cuore, sperando, in piccola parte, che facessero risultare non idoneo.Voleva salvare Ciel, ma allo stesso tempo voleva salvarlo da un dolore così grande.

Ma poi la prova scritta di tutte le sue paure apparve.

"Idoneo  - sussurrò con un filo di voce - Sebastian ti prego ripensaci! Darai un dolore enorme a Ciel!"

"Lo so! - rispose - ma non ho altra scelta. Non me lo perdonerei se morisse. Adesso ho la possibilità di fare qualcosa, e non mi tirerò indietro. La morte non mi fa paura se è per lui. Ti prego William - lo prese per mano - ti sto chiedendo tanto, lo so che mi odi, ma entrambi teniamo a Ciel. Quindi ti prego fallo!"

Il moro sentì in quel momento ogni sua forza vacillare. Fu per lui istintivo tendere le braccia verso l'altro e stringerlo a se. Quella persona che fino ad un anno prima avevo odiato e magari anche desiderato anche vedere morto, si stava ora sacrificando, usando la sua vita per salvarne un'altra.

Iniziò a piangere, nonostante cercasse di nasconderlo. Avrebbe tanto evitato tutto ciò se avesse potuto. Ma quella era la volontà di Sebastian, ed era intrasgredibile, per quanto avrebbe continuato ad opporsi.

Il corvino ricambiò l'abbraccio, sorridendo appena.

"Grazie William"

Non si era ancora ripreso. Anzi, non si sarebbe mai ripreso. Gli occhi di Ciel erano fissi sul vuoto, gonfi, arrossati per i pianti, anzi, per l'unico pianto a cui si era lasciato andare e che non aveva ancora trovato tregua in quel conforto che non sarebbe mai arrivato.

Loveless&SadnessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora