Irene Adler

66 15 3
                                    

Donna dalla bellezza abbagliante, ammirata per la sua scaltrezza, ma con un cuore di pietra, è stata l'unica donna in grado di battere il consulente investigativo più famoso della letteratura contemporanea: Irene Adler

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Donna dalla bellezza abbagliante, ammirata per la sua scaltrezza, ma con un cuore di pietra, è stata l'unica donna in grado di battere il consulente investigativo più famoso della letteratura contemporanea: Irene Adler.

Nata dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, padre dell'altrettanto celeberrimo Sherlock Holmes, Irene Adler viene per la prima volta presentata al pubblico nel racconto "Uno scandalo in Boemia", pubblicato nel luglio del 1891 sullo Strand Magazine.

Nata nel New Jersey nel 1858, ha avuto una rispettabile carriera come contralto, esibendosi a La Scala di Milano e al Teatro Imperiale dell'Opera di Varsavia come primadonna, prima di ritirarsi dalle scene e trasferirsi a St John's Wood, un distretto della Città di Westminster, Londra, presso una fittizia abitazione chiamata Briony Lodge.

Nel 1883, a Varsavia, incontra Wilhelm Gottsreich Sigismond von Ormstein, granduca di Cassel-Felstein, sovrano ereditario di Boemia, al tempo ancora principe ereditario. I due portano avanti una relazione sentimentale, che poi il granduca è costretto ad interrompere in quanto intenzionato a sposare la seconda figlia del re di Scandinavia. Il matrimonio è però in pericolo, poiché l'astuta Irene Adler minaccia il sovrano ereditario (più per interesse personale che sentimentale) di rendere pubblica la loro relazione attraverso la diffusione di una foto che li ritrae insieme.

Il granduca si rivolge quindi a Sherlock Holmes e al suo fidato collega, il dottor John Watson, per tentare di riavere indietro lo scatto e salvare la propria reputazione. Holmes accetta il caso e si mette all'opera.

Nel corso delle indagini, fatte di travestimenti e pedinamenti, Holmes assiste al matrimonio tra Irene Adler e un certo Godfrey Norton, un avvocato, facendo suo malgrado da testimone alla cerimonia tenutasi in una chiesa totalmente vuota.

Tornato al 221B, suo appartamento, mette a punto un piano insieme a Watson, e la sera stessa si recano presso l'abitazione della donna. Con uno stratagemma, Holmes riesce ad entrare in casa e a scoprire l'esatta ubicazione della fotografie, e se ne va decidendo di tornare il giorno dopo per recuperarla, convinto ormai di aver avuto la meglio.

Il giorno dopo, però, a Briony Lodge non c'è più nessuno. Nella cassaforte dove avrebbe dovuto trovarsi la fotografia c'è una lettera, firmata da Irene Adler in persona e indirizzata proprio a Sherlock Holmes, nella quale si congratula con lui per le sue ottime capacità di travestimento e recitazione. Tuttavia, resasi conto dell'accaduto, ha deciso di lasciare definitivamente Londra per vivere felicemente con suo marito, che lei dice di amare, portando con sé la fotografia come una sorta di assicurazione: se il granduca deciderà di non perseguirla in alcun modo, allora non renderà pubblica la stampa (aggiungendo che, inoltre, sarebbe nel suo interesse non farlo, dato il proprio recente matrimonio).

Si tratta di una delle pochissime sconfitte per l'infallibile Sherlock Holmes.

Perché la ricordiamo:

Oltre ad essere probabilmente l'unica donna degna di nota dell'intera opera di Conan Doyle su Sherlock Holmes, Irene Adler viene considerata La donna persino dallo stesso detective, che da lei rimane molto impressionato per l'astuzia e la scaltrezza.

Nonostante la sua apparente misoginia (riscontrabile in molti altri racconti), Holmes smette di ironizzare sulla scarsa (a suo dire) intelligenza delle donne rispetto agli uomini proprio grazie ad Irene Adler, ovvero l'unica donna che sia mai stato in grado di sconfiggerlo, tanto da decidere di tenere sempre con sé una fotografia che la ritrae. Arriva persino a dire, davanti ai numerosi plausi del granduca, che la vera differenza tra i due non era sociale, bensì mentale (la donna superava di gran lunga il reale in intelligenza).

Nonostante sia ormai un pensiero radicato che Sherlock Holmes provi dei sentimenti di tipo amoroso nei confronti di Irene Adler per i motivi sopracitati, in realtà è molto più probabile che egli provi solo un elevatissimo livello di stima nei suoi confronti.

Questa credenza è stata molto accentuata soprattutto in varie e recenti reinterpretazioni del personaggio. La più famosa è di certo quella della serie di Sherlock BBC, interpretata magistralmente da Lara Pulver in "Uno scandalo a Belgravia" (s2e1).

Nella serie tv, Irene Adler viene presentata come una dominatrice, mistress of sex, ma dalle sfaccettature varie. Nonostante la sua apparente sicurezza, infatti, la donna nasconde un lato di sé molto debole, costituito dai suoi sentimenti (forse gli stessi che, anche nel racconto originale, le hanno impedito di utilizzare la foto a proprio vantaggio). È, infatti, letteralmente ossessionata dalla figura di Sherlock, il quale sembra provare nei confronti di lei una profonda curiosità e stima (tanto che si spinge a salvarla da una condanna a morte certa).

Nellaversione di Sherlock BBC, comunque, Irene Adler non ha la meglio su SherlockHolmes, tradita proprio dai sentimenti che prova per lui. Probabilmente, la suavittoria sta nell'essere riuscita ad entrare nel cuore del sociopaticoiperattivo e di esserci rimasta come La donna,l'unica donna.


MESSAGGIO PER ANN: DA DEDICARE A __GameOfShadows__

FightHerWhere stories live. Discover now