Alice Guy-Blaché

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Alice Guy-Blaché è stata la prima donna regista della storia del cinema mondiale, nonché soggettista e produttrice cinematografica francese

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Alice Guy-Blaché è stata la prima donna regista della storia del cinema mondiale, nonché soggettista e produttrice cinematografica francese.

Alice nasce nel 1873, a Saint Mandè, Parigi. Appena diplomata, giovanissima viene assunta come segretaria di Léon Gaumont, ingegnere e patron della prima società di produzione cinematografica. Il giorno in cui i fratelli Lumière invitarono il capo della Gaumont alla proiezione de "La sortie de l'usine", "L'uscita dalle officine Lumière", uno dei primi dieci film proiettati al pubblico a Parigi nel Dicembre 1895, c'è anche lei e ha solo 22 anni. Appena torna in ufficio dal suo capo, dopo la proiezione, gli propone di scrivere delle scenette da far interpretare ai suoi amici, ma lui, senza molto interesse per la proposta, acconsente a patto che la sua corrispondenza non rimanga indietro. Nei giorni successivi Alice lavora alla scrittura della prima storia per il cinematografo e nel 1896 realizza il film "La feè de choux", "La fata dei Cavoli", che ha come protagonista una coppia in luna di miele.

Ne seguirono molti altri, tra cui "La Esméralda", tratto dalla novella di Victor Hugo, "The Pawnshop" e "Les Résultats du féminisme", dove rappresenta una società in cui i ruoli di uomini e donne sono stati invertiti: i primi cuciono, cucinano, stirano e si prendono cura dei bambini mentre le loro mogli bevono, leggono giornali nei cafés e corteggiano gli uomini.

Ne seguirono molti altri, tra cui "La Esméralda", tratto dalla novella di Victor Hugo, "The Pawnshop" e "Les Résultats du féminisme", dove rappresenta una società in cui i ruoli di uomini e donne sono stati invertiti: i primi cuciono, cucinano, st...

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Da tutti ormai conosciuta come Mademoiselle, Alice a 33 anni si sposa con il collega britannico Herbert Blaché e parte con lui a rappresentare Gaumont a New York, ma dopo il primo bambino e alcuni mesi di vita trascorsi a fare solo la mamma e la casalinga, non resiste e negli Stati Uniti fonda la sua società di produzione, la Solax. Il successo è grande: con uno stipendio mensile di 25 mila dollari è la donna meglio pagata degli Stati Uniti d'America e qui fa costruire il suo studio di produzione cinematografica.

Nel 1919 il marito l'abbandona per una giovane attrice, e così nel 1921 Alice è costretta a vendere lo studio in America. Torna in Francia sola, con due bambini, Simone e Réginald, prova a riprendere in mano il suo mestiere di cineasta ma senza successo. Muore nel 1968 a Parigi, a 98 anni nel totale anonimato, completamente dimenticata anche dai suoi stessi colleghi.

 Muore nel 1968 a Parigi, a 98 anni nel totale anonimato, completamente dimenticata anche dai suoi stessi colleghi

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Perché la ricordiamo:

Alice non deve essere solo ricordata in quanto prima regista donna della storia del cinema, ma anche per le novità da lei apportate nella "settima arte". E' lei a definire i generi cinematografici: comico, drammatico, avventuriero, storico, religioso e tanti altri. E' lei che tra il 1902 e il 1906 immagina e applica la sincronizzazione del suono con le immagini, trent'anni prima dell'invenzione del sonoro. E ancora, è sempre Alice la regista a usare per la prima volta le riprese in esterni per il suo film del 1906 "La Madame a des envies", "La signora ha le voglie". È con lei che nasce la figura della vedette, la protagonista negli spettacoli di rivista, che Alice spinge verso lo stile "Be natural": spontaneo, audace, intrepido.

Curiosità:

Al Festival del cinema di Cannes del 2008, nella sezione Cannes Classics, la regista americana Pamela B. Green dedica ad Alice un documentario di oltre due ore dal titolo "Be Natural: The untold story of Alice Guy-Blaché". Robert Redford ne è il produttore e la voce narrante di Jodie Foster. Pamela ha impiegato otto anni per effettuare ricerche, trovare materiale di repertorio, restaurare pellicole esistenti e convertire i rarissimi formati di film, interviste e articoli riguardanti Alice. Come una vera e propria detective, Pamela B Green ha svolto un lavoro accurato e minuzioso, cercando figli, nipoti, pronipoti e tutti quelli che hanno gravitato intorno ad Alice, recandosi anche da persone totalmente ignare della parentela. Questo film è importante perché è il primo passo per riconoscere e attribuire ad Alice tutti i meriti che le spettano, includendo anche tutte le altre registe che, come lei, non sono state mai nominate.

Citazione:

"Be natural"

Un ringraziamento particolare va ai produttori del documentario di Be Natural: The Untold Story di Alice Guy-Blaché che hanno condiviso con noi alcuni scatti di Alice che potete vedere in questo capitolo. Il documentario è stato presentato in anteprima a Cannes e dovrebbe essere in Italia il prossimo anno.

Trovate qui il trailer: https://benaturalthemovie.com


Fonti:

https://27esimaora.corriere.it/articolo/perche-non-raccontare-una-storiae-alice-guy-blacheinvento-il-cinema/

https://en.wikipedia.org/wiki/Alice_Guy-Blach%C3%A9



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