Coco Chanel

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Ritratto di Biancaneve-1

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Ritratto di Biancaneve-1

Gabrielle Chanel, meglio conosciuta come Coco, nasce a Saumur nell'agosto del 1883, è una celebre stilista francese, il suo marchio è ancora di rilevanza nell'ambito della moda.

Coco, molto piccola, viene abbandonata prima dalla madre e poi dal padre, e lasciata con la sorella in un orfanotrofio cattolico di Aubazine. I mosaici e la vita monacale, divennero più tardi delle forti influenze nella sue collezioni.

A diciott'anni inizia a lavorare come commessa a Moulin, presso un negozio di biancheria e maglieria. Ma la prima vera svolta arrivò all'incontro del suo primo amante, Etienne de Balsan.

Lui è il suo primo finanziatore e la storia con la stilista proseguirà per sei anni. E in questi anni, trascorsi nel suo castello, impara ad apprezzare la passione di Balsan per le corse e i cavalli, ed è probabilmente la sua vita equestre ad ispirare successivamente i pantaloni da cavallerizza e le cravattine a maglia.

Balsan non comprende l'estro creativo di Coco, ma la asseconda. Comincia il suo primo vero successo con una collezione di cappelli, sfoggiati da una delle sue conoscenze del castello, formandosi così la sua prima clientela.

Poi si trasferisce a Parigi, con un altro uomo, e qui avvia il suo primo negozio. Nel 1913 viene inaugurato un secondo negozio a Deauville, dove Coco, ispirata dalla vita di mare, rinnova nuovamente il suo stile con i maglioni a scollo. Ogni piccolo dettaglio della vita comune sembra ispirarla.

Durante la Grande Guerra Chanel Modes decolla, e in tutti i problemi di quel periodo, rimane in piedi fino a quando non rimane l'unico negozio di abbigliamento che offra capi d'abbigliamento adatti alla situazione, poiché chi ne usufruisce può facilmente trovarsi a suo agio e darsi a qualsiasi attività.

Negli anni successivi perde prima l'uomo che ama e poi la sorella minore. Questo non le impedisce di divenire un'icona di stile, è lei, infatti, a ispirare la moda del capello corto. Notato il successo, nel 1928 apre la sua casa di moda a Rue de Cambon, e i capi Chanel arrivano anche oltre manica, fino a Londra.

Il successo del suo profumo Chanel N°5 arriva poco dopo.

Attraversa il periodo della Depressione, impiega il suo talento anche come costumista per opere teatrali e cinematografiche. Durante la seconda guerra mondiale, Chanel deve chiudere il suo atelier, poiché non era "tempo per la moda".

Nel 1939 fugge da Parigi e vi torna l'anno dopo. Ha una relazione con un alto generale nazista, il barone Hans Gunther von Dincklage e viene introdotta da lui alle alte sfere naziste. Fa parte dell'Abwehr, il servizio segreto al comando di Hitler, sotto il nome Westminster e partecipa anche ad alcune missioni. Il suo appoggio filonazista rappresenta una delle pagine più infelici della sua vita.

Coco muore nel 1971 lasciando una memorabile eredità alle generazioni future, ma soprattutto un'impronta nel campo della moda non indifferente.

Perché la ricordiamo:

Dopo la prima guerra mondiale, si fa rappresentate del nuovo modello femminile del 900: la donna dinamica, che non è più schiava del suo abbigliamento. Utilizza materiali umili, composizioni comode, promosse l'utilizzo del jersey e lo stile alla marinara, ma soprattutto l'uso dei pantaloni femminili.

Creando una nuova donna del XX secolo che afferma la propria femminilità, per assurdo, nella rivisitazione di abiti maschili.

Promuove sempre stili che mettano la donna a proprio agio, sfidando tutte le mode passate della Belle Epoque in cui la donna era costretta in corsetti, lunghe e pompose gonne. Lei valorizza nache per prima il capello corto rendendolo femminile.

È stata un'icona di stile, ma soprattutto una donna che non ha mai rinunciato al proprio lavoro, messa davanti anche a una scelta difficile, fra il suo amore più grande, Boy Chapel, e il futuro di un possibile atelier.

Certo, alcuni suoi atteggiamenti non si possono dire imitabili o graditi, ma senza il suo impegno nell'ambito della moda, probabilmente oggi indosseremmo ancora scomode sottane ed esuberanti gonne. Modernizzando lo stile ha reso la donna più agile nella vita di tutti i giorni, e ha permesso ad essa di potersi sentire femminile proprio grazie a un tipo abbigliamento esclusivamente maschile.

Curiosità:

L'appellativo Coco nasce dal suo periodo come cantante, da una delle sue canzoni che appunto portava il nome di "Qui qu'a vu Coco".

Il suo iconico profumo ha il N°5 perché era stata scelta la quinta fragranza presentata a Chanel e perché era il suo numero preferito. Una delle testimonial di tale prodotto fu la celebre attrice Marylin Monroe. Nella vendita di tale prodotto ad una famiglia ebrea nel 1924, tramite ai suoi contatti nazisti, cercò un modo per potersene riappropriare, senza successo.

Citazioni:

"Fino a quel momento avevamo vestito donne inutili, oziose, donne a cui le cameriere dovevano infilare le maniche; invece, avevo ormai una clientela di donne attive; una donna attiva ha bisogno di sentirsi a suo agio nel proprio vestito. Bisogna potersi rimboccare le maniche." Coco Chanel

"Nessun uomo ti farà sentire protetta e al sicuro come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali neri." Coco Chanel

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