Dorothy Gale

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Ritratto di Biancaneve-1

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Ritratto di Biancaneve-1

Dorothy Gale è la protagonista del celebre romanzo per ragazzi "Il meraviglioso mondo di Oz", scritto da L. Frank Baum e pubblicato nel 1900. Dorothy è una raggiante e sorridente bambina del Kansas, che vive con gli zii e il suo cagnolino di nome Toto a cui è molto affezionata. In quella che sembra una giornata come tante, un ciclone solleva la sua casa, così Dorothy e Toto, ancora al suo interno, vengono scaraventati fino alla Terra Blu dei Munchkin.

Qui comincia la meravigliosa avventura della bambina, in compagnia di uno spaventapasseri desideroso di un cervello, di un leone codardo in cerca del coraggio e di un omino di latta che vorrebbe tanto un cuore. Il desiderio di Dorothy è invece quello di ritornare in Kansas dagli zii e una strega buona le consiglia di andare a chiedere aiuto al Mago di Oz, l'unico in grado di risolvere la sua situazione. Per trovare il Mago è sufficiente percorrere la strada di mattoni gialli fino alla Città di Smeraldo, strada che Dorothy percorre con le scarpette d'argento donatele dalla strega buona. Lungo il cammino, Dorothy, Toto e i tre bizzarri compagni di viaggio vivono singolari e pericolose avventure, si scontrano con streghe cattive, lupi, cornacchie e api nere.

Dorothy infine trova il modo per ritornare a casa, non seguendo la strada di mattoni gialli ma sbattendo per tre volte l'uno contro l'altro i tacchi delle sue scarpette d'argento.

Perché la ricordiamo:

A Dorothy, dal greco doron cioè regalo, lo scrittore Baum dona audacia, tenacia e intelletto. Nel romanzo sono invece i personaggi maschili a essere manchevoli di qualcosa: i maghi sono senza potere, i leoni senza coraggio, gli uomini sono di latta senza cuore, lo spaventapasseri è senza cervello. Dorothy invece ha coraggio nell'affrontare la strega cattiva, ha cuore perché aiuta i suoi compagni di viaggio, non discriminandoli per ciò che sono, e ha cervello perché sostiene e supera con intelligenza le difficili prove che le consentiranno infine di riabbracciare i suoi zii.

In un mondo, quello delle favole, dove le donne vengono quasi sempre arginate nel ruolo di principesse in attesa di essere salvate dall'impavido principe azzurro, ne "Il meraviglioso mondo di Oz" è Dorothy a fare da guida allo spaventapasseri, al leone e all'omino di latta e a impersonificare il deus ex machina risolutore della vicenda.

La scelta di Baum di dar vita a un'eroina femminile probabilmente non è casuale. La madre dello scrittore americano è la suffragetta Matilda Joslyn Gage e lo stesso Baum è segretario del club di suffragio delle donne, scrivendo anche su un giornale locale che fa dei diritti delle donne la sua crociata fondamentale.

Curiosità:

Nel suo romanzo, L. Frank Baum dota Dorothy di un paio di scarpette d'argento che, nella celebre trasposizione cinematografica del 1939 "Il mago di Oz", vengono sostituite con un paio di colore rosso.

I critici considerano la scelta di Baum una difesa allegorica del sistema aureo. Tra il 1880 ed il 1896, negli Stati Uniti c'è infatti una massiccia quanto imprevista deflazione, che causa un crollo drastico dei prezzi nell'economia americana. Poiché la maggior parte dei contadini dell'ovest del paese è indebitata con le banche dell'est, quando i prezzi diminuiscono il valore reale dei debiti aumenta e le banche si arricchiscono considerevolmente a spese dei contadini. Alcuni politici populisti, tra cui William Jennings Bryan, cominciano a sostenere che la soluzione sia la libera coniazione dell'argento: l'assunzione dell'argento come moneta da affiancare all'oro potrebbe cioè aumentare l'offerta di moneta complessiva, innescando così l'inflazione e riportando a livelli normali i prezzi. Ciononostante, Bryan, candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti dopo il presidente Cleveland, perde le elezioni a favore del repubblicano William McKinley e tale politica economica non viene mai attuata.

Trentotto anni dopo, nel 1939, alla MGM ( Metro Goldwin Mayer, casa che produsse il film) non interessano la fedeltà al testo di Baum e né tantomeno le opinioni politiche. Così Noel Langley, sceneggiatore della pellicola, consapevole che il film sarebbe stato girato in Technicolor cancella l'aggettivo argento e lo sostituisce con rosso rubino.

Fonte: "Le donne dalla caviglia in giù: storia delle scarpe e delle donne che le hanno indossate" - Rachelle Bergstein

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