• Capitolo 15

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"Se una persona è in grado di farti cambiare in meglio, allora è veramente importante."

Probabilmente non aveva mai avuto più ansia di quanta ne avesse in quel momento, ed erano solo all'ingresso dell'enorme garage freddo e apparentemente buio che le si parava davanti, pieno di alti scaffali colmi di gomme di auto e varie bottiglie d'olio, di cui si poteva percepire l'odore.
La cosa che le metteva più inquietudine era il suo stesso respiro affannato, che era reso macabro da quello strano aggeggio che le lasciava scoperti solo gli occhi.
Non le piaceva il buio, non le era mai piaciuto, per questo si ritrovava a guardarsi intorno attentamente, con un cipiglio nervoso, mentre camminava alla costole del ragazzo che aveva, al suo contrario, un passo autoritario e deciso.
Solo in un momento abbassò lo sguardo sulle sue sneakers bianche, seppur abbastanza sporche: quando sentì che la punta dei suoi piccoli piedi calpestò il tacco degli anfibi neri che Filippo aveva addosso.
Lo sguardo del ragazzo in questione, invece, si spostò verso Cheryl tramite un giramento di novanta gradi del capo.
Sembrò guardarla male attraverso quegli occhi, incupiti dalla luce quasi inesistente a causa dello sporco che oscurava le piccole finestre, che se fossero state pulite avrebbero mostrato la luce ambrata di un'alba appena visibile.
Alzò la mano, in cenno di scuse, guardandogli la maschera borchiata, uguale alla sua.
La mano che, invece, era rimasta al suo posto, era poggiata nella parte interna della sua giacca di pelle, dove giaceva l'arma fredda che le aveva consegnato il ragazzo che aveva ricominciato a camminare.
Aveva paura di tenerla così vicina a sé, non perché temesse che potesse sparare senza alcun comando, ma perché era spaventata dal fatto che avrebbe dovuto usarla, per la prima volta nella sua vita contro qualcuno, non contro un animale, come le aveva fatto fare quello che dovrebbe essere chiamato "padre" quando era piccola: l'aveva addestrata a cacciare.
« Cosa intende dire? »
La voce familiare di Kyle, seppur modificata, giunse alle orecchie dei due ragazzi che stavano cercando la via giusta.
Si guardarono in viso per un instante, come per dirsi che erano d'accordo su quello che avrebbero dovuto fare.
Si incamminarono verso la voce di Kyle e verso il balbettio di una voce a loro sconosciuta.
Si ritrovarono davanti a Kyle e Jade, che avevano la loro stessa maschera, posti davanti ad un uomo sulla cinquantina, seduto con le mani legate su una sedia di metallo, evidentemente trovata in quell'enorme garage.
« K. »
Irama prese parola, anche se era solo una lettera.
Cheryl si accigliò, guardando la nuca del ragazzo: ciò che non sapeva era che i ragazzi nella banda, a parte Irama, si chiamavano con le iniziali dei loro nomi, ma solo quando Kyle si voltò verso di loro riuscì a capire.
Gli occhi dell'uomo seduto in principio di sbarrarono, successivamente si riempirono di paura.
« Irama. » Salutò Kyle, che aveva staccato gli occhi dall'uomo e li puntò sul ragazzo.
« C. » Si rivolse in un secondo momento a Cheryl, che si risvegliò dai suoi pensieri indagatori di quel posto solo quando si sentì chiamata in causa.
Fece un cenno con il capo, non volendo parlare per paura di dire qualcosa di sbagliato.
« J, porta con te C per quel fatto di cui abbiamo parlato prima. »
Irama si rivolse alla ragazza con i capelli colorati, che era estremamente e inaspettatamente macabra con la maschera, seppur avesse il suo fascino.
Cheryl, invece, come sempre era bellissima, seppur avesse metà viso coperto da quel tessuto e da quello strano meccanismo che le modificava la voce dolce e pacata.
Venne portata da parte da Jade, che si sfilò la maschera solo quando furono ben nascoste dall'uomo.
« Uomo di 52 anni, proprietario di un'azienda.
Cerca un auto di lusso al prezzo più basso possibile, ma non accetta quello proposto dalle targhette che ha piazzato Fil in ogni autovettura.
Non devi fare assolutamente niente, io e te siamo qui per eventuali domande particolari se utili e per aiutare i ragazzi in ogni occasione, positiva o negativa che sia.
Niente violenza, niente morte, solo minacce che si concluderanno con un bel niente. Capish? »
Quasi diventò tranquilla dopo le parole di Jade, che sembrò a suo agio in quell'ambiente.
Cheryl si abbassò la maschera sul collo
« Proprietario di un'azienda e anche tirchio. Ha tanti soldi, non può comprarsi un'auto a prezzo pieno in una normale concessionaria?
Sono stupita delle persone che circolano oggi! »
Disse, per poi rinfilarsi la maschera e guardare Jade ridacchiare.

Criminals  { Irama Plume }Where stories live. Discover now