Chapter 26

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FILIPPO'S POV

Un a serata all'insegna della spensieratezza.

Vederla muoversi su quella pista così serena, sotto mille luci colorate è stato davvero rasserenante. L'ho vista piangere, urlare e disperarsi, sapere di essere stato in grado di donarle un momento divertente è un sollievo per me. Ora però sembra essersi lasciata tutte le emozioni alle spalle. Lo sguardo intento a scorgere il suo amico o quel che è. Le stringo la sua piccola mano, fredda, come il suo cuore in questo momento.

"Ho paura Fil" mi dice girando verso di me.

"Ci sono io con te, non temere" le dico dandole un bacio sulla guancia.

La sua mano stringe più forte la mia.

"Lui. Quello con la maglia nera" dice lei co la voce tremante a causa del nervosismo.


Noto fin da subito dei segni evidenti sul volto e sulle mani...dipendente da eroina.


Con forza la stringo a me.

"Stai attenta! Non mi piace per niente! Questo tipo è pericoloso, non allontanarti da sola con lui per nessun motivo" le dico io cercando di mascherare la rabbia che ho in corpo.

"Stammi vicino e non accadrà nulla" mi dice lei guardandomi finalmente negli occhi.



ELENA'S POV

Marco.

Quasi non lo riconosco più.

Molto più magro, delle occhiaie fin troppo marcate e le pupille così piccole, quasi inesistenti. La pelle pallida, il respiro pallido e le mani tremanti.

"Mi sei mancata amica mia" mi dice lui provando ad abbracciarmi.

Lo fermo facendo un cenno con la mano.

"Prova a toccarla e ti spacco la faccia" dice Filippo stringendo i pugni.

Incrocio il suo sguardo e gli prendo le mani, bianche e rosse a causa della forza che sta mettendo nel stringerle.

"Non serve amore, calmati almeno tu, ti prego" cercando di essere più calma possibile.

Lo vedo allentare la muscolatura e mi accarezza la mano dolcemente.

Mi giro di scatto.

"Come cazzo ti sei ridotto Marco?" dico io infuriata.

"Eroina...ma ti giuro mi sto facendo aiutare, altrimenti oggi non sarei qui" ribatte lui in maniera fin troppo tranquilla.

"Questa è un ottima notizia ma... arriviamo al dunque, cosa devi dirmi?"

"Non è così veloce la cosa...possiamo sederci e parlare un po' in privato?"

"Lui può ascoltare tutto, è il mio ragazzo. Rimarrà con noi" ribatto io.

"Non ti fidi di me vero?" dice Marco sconsolato.

"Come posso fidarmi di te che mi hai abbandonato nel momento del bisogno? Come posso fidarmi di un ragazzo dipendente dall'eroina? Se hai una soluzione dimmela per favore!"

"Siamo amici da tanto...non ti farei mai del male..."

"Me lo hai fatto il giorno che sei sparito, quindi sei perfettamente in grado di farlo! Sediamoci su quella panchina ora!" dico precipitandomi immediatamente sul luogo da me indicato.

"Dietro un Moscow Mule"      Filippo Maria Fanti💫Kde žijí příběhy. Začni objevovat