Capitolo 10 ~ Un incubo ad occhi aperti

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"Gli incubi peggiori sono quelli che facciamo ad occhi aperti."
(Filippo Alosi)

«Cosa gli avete fatto?
Bastardi!
É colpa vostra, é solo colpa vostra, io vi ammazzo!» urlò, in preda all'agitazione, Josh, alcune notti dopo essere tornato a casa, girandosi e rigirandosi nel letto, con la fronte imperlata di sudore e i muscoli tremolanti

«Josh, Josh amore stai delirando.
È solo un brutto sogno, svegliati...
Josh il mio polso, mi fai male» esclamò perciò Rosie, svegliatasi di colpo a causa delle urla del fidanzato, sentendo poi la sua stretta ferrea attorno proprio esile polso.
E fortunatamente, grazie alle sue parole, lui si ridestò

«Oh mio Dio!
Io...io...
Rosie scusa... non... non volevo, io..» affermò poi, mortificato, nell'accorgersi di averle fatto male

«Ehi, shh... tranquillo.
Non è successo niente amore, sto bene» lo rincuorò quindi lei, accarezzandogli teneramente una guancia e stringendogli la mano, adagiata sul copriletto, nella sua.
«Ma forse sarebbe il caso che tu mi raccontassi cosa ti è successo in questi mesi.
So che è difficile e che preferiresti chiudere quei drammatici ricordi in un cassetto e gettare via la chiave, ma ciò che é accaduto da quando sei tornato, dimostra che far finta che non sia mai successo, non serve assolutamente a nulla.
Josh devi aprirti con qualcuno, o la situazione non farà che peggiorare.
Io ti amo, lo sai e desidero solo il tuo bene, ma è già il terzo episodio in meno di una settimana.
Dobbiamo capire che ti succede amore e dobbiamo farlo alla svelta» continuò però poi, preoccupata sia per lui, che per il loro bambino  

«Lo so.
Hai ragione amore e mi vergogno di me stesso per quanto accaduto, ma ti giuro, non so proprio che mi prende. Da quando ho lasciato l'Afghanistan e sono tornato a casa, sono ricomparsi prepotentemente anche gli incubi che ero solito fare prima di conoscerti e per di più, rispetto all'ultima volta, sono, se possibile, peggiorati.
E' come se io fossi ancora lì, come se stessi ancora combattendo la guerra di un altro, capisci?
Rivivo tutto e non distinguo la finzione dalla realtà» spiegò perciò il suo fidanzato, con le lacrime agli occhi e la voce tremolante, sentendosi profondamente in colpa

«Ti capisco amore, credimi e proprio perché ti capisco, non prenderla male, ma io non credo tu stia così bene come dici.
Non voglio ferirti, né tantomeno obbligarti a fare qualcosa per cui non ti senti pronto o semplicemente che non vuoi, ma io credo sarebbe il caso che parlassi con un dottore, uno psicologo, o qualunque altra persona qualificata, in grado di aiutarti a sfogare il tuo dolore e ad affrontare al meglio la situazione»

«H..hai... Hai ragione, lo so e lo farò, ma per il momento ti va se ne parlo a te, amore?

«Speravo me lo chiedessi» rispose, annuendo, Rosie.
Per poi sedersi tra le sue gambe, pronta ad accogliere il suo sfogo.

E fu un racconto lungo e complicato.
Vi furono parecchie interruzioni, perché solo tirare nuovamente fuori certi momenti, provocava in Josh una terribile ansia, ma alla fine, le fu tutto molto più chiaro.

«Sai, sei stato proprio uno sciocco a prenderti quella pallottola al posto del tuo collega, ma sono fiera di te, per ciò che hai fatto e continui a fare per tutti noi e per la meravigliosa persona che sei.
Ti amo Josh»

«Ed io te, tesoro» rispose lui, per poi adagiare dolcemente le labbra sulle sue, in un contatto che gli era profondamente mancato.

Angolo Autrice
Ciao ragazzi e ragazze ed ecco il decimo capitolo.
Io spero davvero che vi sia piaciuto, se vi va stellinate e lasciatemi i vostri pareri, al prossimo, ciao <3 ;)

Come la quiete dopo la tempesta ~ Come Me e Te Series vol. 2حيث تعيش القصص. اكتشف الآن