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MARIA

Poggio lo zaino sotto l'ombrellone di Alessio.

"Ma buongiorno signori miei!" Mi avvicino a loro, già immersi nell'acqua.

"Ma buon pomeriggio piuttosto!" Alfo se la ride. Come sempre. Ed è carino quando lo fa per due motivi: le fossette e mi fa sempre sorridere grazie alla sua contagiosissima risata di pancia.

"Com'è?" Domando.

"Calda. Buttati!" Esclama Alessio. Torno accanto a tutti gli zaini e mi sfilo la maglietta e i pantaloncini. I ragazzi mi guardano.

"Smettetela di sbavare!" mia sorella li ammonisce con la sua solita gentilezza. Faccio finta di non sentire. Mi piego e poso i miei vestiti nello zaino.

"Ma finitela!" Esclama di nuovo. Mi avvicino ai ragazzi che non mi guardano più, in modo un po' teatrale. Però fingo di non notare nulla. Mi lancio senza pensarci. L'acqua è ghiacciata. Subito mi lamento risalendo.

Il sole si rispecchia sulla superficie dell'acqua.

È pomeriggio e la spiaggia è più affollata della mattinata. Sono sempre stata abituata a venire in spiaggia al mattino, infatti lo preferisco, anche perché il sole si trova sopra le teste e non al livello degli occhi.

Ma loro amano andare in spiaggia, soprattutto Antonio e a volte lo accontento.

Oggi è il compleanno di Denise.

"Ciao Den!" la saluto sorridendo. Gli auguri glieli ho fatti questa mattina, così iniziamo a chiacchierare animatamente, anche se lei non è una di quelle che parla molto.

Dopo poco, mi avvicino agli altri, chiedendo un tuffo ad Ale e Anto, i più muscolosi. Ale mi fa avvicinare. Lui e l'altro ragazzo, legano le mani tra di loro ed io salgo sui loro polsi. Mi fanno ondeggiare.

"Uno... Due... Tre!" Mi lanciano in aria. Faccio la spaccata frontale e atterro. Riemergo e vedo Denise volare e atterrare sulla superficie del mare.

"Posso un altro?" Domando.

"Posso provare io?" Chiede Alfo guardando i due ragazzi. Vuole provare a prende il posto di uno dei due.

"Io peso... non so se mi tieni... ho paura di farti male..." M'intrometto.

Alfo mi guarda con occhi di sfida: "Proviamo...". Solo ora mi accorgo del suo taglio d'occhi così allungato. Se fosse una ragazza sarebbe bellissima, non che da ragazzo sia brutto, anzi... però qualcosa non mi convince.

Alfo e Ale si stringono i polsi. Salgo. Dopo aver contato, mi lanciano in aria, ad un'altezza estrema permettendomi di fare una capriola. Cado di schiena, come succede ogni volta. I ragazzi, subito dopo che sono risalita in superficie, mi chiedono se mi sia fatta male.

"Non così tanto, dai..." Sento la schiena andare a fuoco. Esco dall'acqua e mi copro subito con un asciugamano rubato palesemente a mio fratello. Osservo i ragazzi ridere e scherzare, mentre Alfonso inizia a correre in modo strano, seguito dopo poco da Antonio.

"Raga... ho fame..." Rido da lontano. Anna chiacchiera con Denise poco distante da noi, come suo solito. Mia sorella dice che noi cinque siamo troppo bambini... che scherziamo troppo e giochiamo. Lei è troppo grande per noi comuni "adolescenti che insieme si divertono come bambini"!

"Vuoi che ti vada a prendere qualcosa?" Domanda Alessio avvicinandosi.

"Pringles e Shweppes al limone?" Lo guardo mettendo già mano al portafoglio, però non faccio in tempo ad allungargli una banconota da 5 euro, che è già scappato con i suoi soldi.

Qualcosa Di PiùWhere stories live. Discover now