Da padre a figlio

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Draco Malfoy

«Mi auguro che tu non stia parlando sul serio.»

Non riuscì a non sorridere, mentre pronunciava quelle parole. Non tanto perché suo figlio era finalmente riuscito a chiedere la mano a Lily Potter, mossa che si aspettava più o meno da quando lei aveva compiuto diciassette anni, quanto per l'idea di matrimonio di quei due pazzi.

«Non amiamo le cerimonie impostate.» ribatté Scorpius, strafottente, con gli occhi illuminati da una gioia diversa, profonda, che raramente gli aveva visto esternare così platealmente.

«Quindi vi date alla clandestinità? Scorpius, un mago nella tua posizione...»

Ma non proseguì nemmeno nel discorso. Sapeva che lui avrebbe iniziato citando quello scapestrato di James Potter, che aveva figliato prima di ricorrere a un matrimonio riparatore, nel più completo riserbo. Poi avrebbe fatto il confronto con Albus e con gli Zabini, cercando di persuaderlo che un altro incontro ravvicinato con tutta la comunità magica non fosse nel loro interesse.

Annuì solerte, mentre in sottofondo sentiva Scorpius esporre un ragionamento la cui conclusione era lampante per entrambi: Lily era una Potter. Con o senza uno stuolo di maghi al seguito, il matrimonio avrebbe fatto scalpore comunque. Soprattutto se lo sposo era un Malfoy.

«Quindi abbiamo deciso di partire per Hogwarts la prossima settimana.» 

Quell'ultima affermazione, fatta con tono noncurante, lo mise in allarme. «La prossima settimana?» 

Era così sicuro dei ragionamenti che avevano guidato Scorpius che non si era minimamente preoccupato di quello che ora si rivelava un grosso, enorme particolare: la data del matrimonio. «Vuoi sposarti la prossima settimana

«E cosa devo aspettare, che riapra la scuola?»

Draco era impietrito. Già scegliere Hogwarts era un azzardo, ma con San Potter di mezzo era scontato che la McGranitt desse loro il nullaosta per occupare il castello. In secondo luogo, poteva anche concordare sul matrimonio intimo, visto che da sempre non poteva definirsi un amante della vita in società. Con il giusto sforzo avrebbe potuto persino capire l'entusiasmo di quei due scriteriati. Ma una settimana, quello era troppo. «L'hai messa incinta?»

Scorpius impallidì, preso in contropiede. «Ti sembra una domanda da fare?»

«Ovviamente, se per cinque anni non volete vedervi, e poi d'improvviso vi sposate dopo dieci giorni dal fidanzamento.»

«Non è incinta.» borbottò Scorpius, contrariato.

Draco sollevò un sopracciglio, per niente convinto. «Figliolo lo dico per te, meglio che tu sia onesto adesso. Sono l'unica tua speranza contro la follia di San Potter, quando la cosa verrà alla luce. E, con queste premesse, accadrà molto preso.»

«Non è incinta.» sibilò Scorpius di rimando, guardandolo malevolo.

«E allora perché mai hai così fretta? Goditi ancora la vita, sei giovane. Hai tutto il tempo per fare tutto con calma.»

Scorpius questa volta arrossì visibilmente, tanto che Draco si preoccupò seriamente per la sua salute. Cosa poteva esserci di più grave di una gravidanza inaspettata? C'era forse qualche problema più grande alla base?

«Figliolo, stai bene? Entrambi, state bene?» 

«Nonglioidea.» borbottò Scoprius, mangiandosi le parole, puntando caparbio lo sguardo verso il soffitto e incrociando le braccia.

«Come, scusa?» incalzò Draco, leggermente più rilassato. 

Da quel borbottio incoerente gli sembrava di aver finalmente capito cosa frullava per la testa del figlio, e la cosa lo stava iniziando a divertire più di quanto fosse lecito ammettere.

«Niente, niente. Cosa cambia da un giorno a un anno?» 

Draco annuì, in completo accordo. «Appunto per questo direi che è meglio protendere verso l'anno, per tutti i preparativi e il resto.»  

Quella risposta all'apparenza noncurante fece agitare Scorpius ancora di più. Visibilmente sulle spine, lo vide aprire la bocca un paio di volte, come alla ricerca delle parole giuste.

«Non voglio che nel frattempo cambi idea.» sibilò infine, lanciando solo una veloce occhiata nella sua direzione prima di voltarsi verso la finestra.  

Draco dovette trattenersi per non scoppiare a ridergli in faccia, di fronte a quell'ammissione d'amore incondizionato. Forse avrebbe dovuto spiegargli che un po' di polso non sarebbe guastato nell'inizio di una vita insieme ma, in tutta onestà, conoscendo Lily Potter non riteneva del tutto infondati i suoi timori.

«Tua madre impazzirà.» si limitò a commentare infine, posandogli una mano sulla spalla. 

Scorpius si girò, sorridente e speranzoso. «Glielo dici tu?»  

«Assolutamente no. Tua la fretta, tue le conseguenze.»  

Lo sentì sospirare sotto la sua presa, ma sapeva che non sarebbe stata una sfida così impegnativa. Astoria era stata la prima a sostenere che quei due sarebbero finiti insieme, nonostante tutto. Inoltre Lily le piaceva più di quanto volesse ammettere. «Però credo che, con il dovuto tatto, tua madre sarà d'accordo nel regalarti quell'appartamento a Diagon Alley che non siamo mai riusciti a vendere.»  

Scorpius ghignò divertito. «Ah su quello ci contavo. Altrimenti mica avrei deciso di fare tutto in una settimana!»  

Empatia - Missing MomentsWhere stories live. Discover now