31. Chi è Hazel?

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Kidnapped.

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, ne offenderla in alcun modo'

-Sì ... ancora altri due, solo due.-
Justin alzò gli occhi al cielo, lasciandole altri due baci sul collo.-Devo andare al lavoro Hazel.-
-No.- Avvolse le braccia intorno al suo collo, spingendogli il viso sul suo seno.-Justin resta con Hazel.-
-Se tu non fossi scappata avremmo passato tutto il giorno insieme.- Borbottò arrossendo leggermente per quella posizione imbarazzante.
-Basta. Non devi più pensarci!-
-Hazel certo che ci penso, devo andare tra un ora e mezza circa.-
Lei non rispose, infilandogli la mano tra i capelli e sospirando pesantemente. Lo aveva fatto piangere e la cosa non gli andava per niente giù, il suo Justin aveva sofferto a causa sua.
-A che pensi?-
-Io sto molto bene.-Rispose beandosi di quelle piccole e accurate attenzioni.-Mi piace.-
-Cosa ti piace?- Scese più in basso controllando che la sua espressione del viso, beata, non cambiasse , se lo avesse fatto quello sarebbe stato il segnale per fermarsi.
Non aveva intenzione di fare nulla di perverso, voleva solamente capire fino a che punto lo avrebbe lasciato fare.
-I baci, mi piacciono tanto i tuoi baci.- Le sembrava di essere in paradiso , quante belle attenzioni che le regalava Justin!
Quest'ultimo sorrise sulla sua pelle, riprendendo con quei dolci baci.
-Anche sulla pancia, qui.- Alzò la canottiera , scoprendo lo stomaco.-Su tuutta la pancia.- aggiunse allungando la u.
-Non credo che riuscirò mai a lasciarti andare piccola gattina.-
-Tu non devi lasciarmi andare!- Ribadì  infilandogli direttamente tutta la testa sotto la sua maglietta e scoppiando in una risata fragorosa nel percepire il solletico.
-Cretina...- Mormorò mordendole un lembo di pelle.-Andiamo a fare questa maledetta doccia, devo andare al lavoro.-
Hazel scattò nel sentirlo parlare al plurale, facendo un grandissimo sorriso pieno di aspettative.-Andiamo? Facciamo il bagno insieme?-
Lui alzò gli occhi al cielo, alzandosi ed incamminandosi nella sua stanza.-Hai una mente perversa.- Mormorò ignorando quei passi veloci dietro di lui, non l'avrebbe mai fatta entrare in doccia.
-Tu non puoi lasciare la tua bella Hazel da sola, se torna la strega potrei essere in pericolo.- Aprì l'armadio , prendendo dei vestiti puliti e controllando l'orario del pullman attaccato sull'anta di esso. Si, in teoria ce l'avrebbe dovuta fare a prenderlo.
-Sei diventata brava con i tempi verbali, rimani in stanza e chiudi a chiave.-
-No io voglio fare il bagno con te.-
-No, Hazel. Aspettami qui.-
-Sei proprio cattivo.- Si lagnò per l'ennesima volta, buttandosi sul suo letto a pancia in giù.

Quella stanza le era familiare, come se ci avesse già passato del tempo. Solamente poche fotografie sulla scrivania rendevano l'atmosfera un po' più intima ed Hazel, incuriosita si alzò per andare a vederle una ad una.
La prima ritraeva un piccolo Justin sorridente abbracciato alla sua mamma e due anziani che Hazel riconobbe come i nonni.
Si, era stata la vittima di uno stupratore/pedofilo, tuttavia quell'uomo le aveva insegnato un po' di cose e gli aveva parlato anche della sua famiglia. Dei suoi genitori  con cui non andava d'accordo e che non andava mai a trovare, dei problemi che aveva avuto con sua moglie nei primi anni di vita di Justin. Hazel conosceva molte cose che probabilmente il ragazzo ignorava, ma non le sembrava il caso di spifferare tutto, ognuno aveva i propri segreti no?
-Cosa fai?- Justin comparve dietro di lei, con un accappatoio avvolto intorno alla vita. Era stata la doccia più veloce di sempre.
-Lasciami stare, io sto curiosando.- Se l'avesse visto con addosso solamente un asciugamano non avrebbe avuto quella reazione così indifferente, anzi, avrebbe fatto di tutto per vedere cosa nascondeva sotto.
Quella era una curiosità che non riusciva a togliersi, insomma, l'unico uomo nudo e poco fisicamente apprezzabile che aveva visto era il suo aguzzino ed era estremamente curiosa di vedere qualcun altro ... come Justin.
Ryan l'aveva visto di sfuggita il giorno in cui l'aveva lanciata in doccia.
-Stai curiosando?- approfittò del fatto che fosse girata di spalle per infilarsi i vestiti.
-Sì. Tu sei cresciuto tanto e la tua mamma invece è diventata più brutta. -
-Hazel..- Sibilò in segno di avvertimento -Smettila.-
-Che cosa?- Si giro verso di lui, squadrandolo con attenzione, accidenti! Si era già vestito.
-È mia madre!-
-La tua mamma non mi piace , è stata molto cattiva con me.- Mormorò ricordando i vari eventi in cui le aveva fatto davvero del male. Quando l'aveva aggredita con il coltello l'aveva terrorizzata a morte, per non parlare della botta in testa!
-Lo so, ma stava male e ....non mi va di parlarne Hazel.-
Lei fece spallucce, non insistendo per continuare quel discorso che anche a lei non piaceva.-Andiamo?- Lasciò perdere le altre foto, allungando la mano verso di lui. Quest'ultimo la afferrò, tirandola verso di lui in un forte abbraccio.-Justin ha fatto un bel bagno!- Esclamò annusandolo compiaciuta e ricambiando quel forte abbraccio.
Lui sorrise mettendole una mano sotto il mento e  sollevandole leggermente il viso per poterla guardare negli occhi.-Sei tutta la mia vita, occhi belli.- Non riusciva a descrivere il sentimento che provava nei suoi confronti, era forte, molto forte. Avrebbe dato tutto sé stesso per lei, voleva proteggerla senza toglierle la bellezza del mondo reale, doveva dimenticare quel seminterrato.
Hazel arrossì compiaciuta, liberandosi in fretta da quell'abbraccio.-Andiamo.- Borbottò prendendolo per mano.-Noi faremo tardi.-
-Noi?-

Kidnapped [J.B]Where stories live. Discover now