14. Risate

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Kidnapped.

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

-Hazel? Ti vuoi svegliare?- Justin sbuffò, scuotendola per la spalla destra.-Hazel?- Non ottenendo risposta lasciò perdere, poggiando la testa sul bordo del letto. Erano le undici del mattino e ancora non si era svegliata, tuttavia era riuscita a superare la notte senza ulteriori attacchi e i medici sostenevano che stesse solamente dormendo profondamente a causa della mancanza di sonno in generale.

I monitor e le flebo erano state rimosse, dormiva soltanto.-Mi manchi.- Ammise sapendo che nessuno era lì ad ascoltare, Ryan non si era più fatto vedere, probabilmente ancora offeso per ciò che gli aveva detto e sua madre stranamente non aveva chiamato per parlargli del Canada.

A distrarlo dai suoi pensieri fu un leggero bussare alla porta, di sicuro non erano ne medici ne infermiere, quindi poteva solo essere Ryan o qualche paparazzo riuscito a superare la sicurezza. Deglutì rumorosamente alzandosi, indeciso sul da farsi, solo dopo una seconda bussata decise di andare ad aprire.-Hey...- Valery sorrise, dondolandosi sui talloni.-Come va?-

-Cosa vuoi?- Justin aggrottò la fronte, stupendosi nel vederla lì, con quel faccino che di innocente non aveva nulla. Poteva dire che Valery gli aveva rovinato l'adolescenza, ma sarebbe stato fin troppo banale, lei gliel'aveva distrutta.

-Ryan era molto arrabbiato oggi e mi chiedevo il perché...- Attorcigliò una ciocca di capelli attorno alle dita, leccandosi le labbra.-E visto che sei qui da solo..io ti farei volentieri compagnia.- Mentre Justin rifletteva sulla maniera in cui poteva risponderle, Hazel sbatté più volte le palpebre, guardandosi attorno per capire se fosse al negozio dei frullati o all'ospedale.

-Non ho bisogno di compagnia, sono qui con Hazel e questo mi basta.-

-Ma...- Non fece in tempo a finire la frase che la porta le venne sbattuta in faccia, tuttavia non da Justin.

-Hazel...- Il ragazzo fece un grosso sorriso, chinandosi per arrivare alla sua altezza. -Ciao.- La salutò, passando la mano tra i capelli, non riuscendo ad evitare di notare il suo aspetto orribile, sembrava quasi che stesse per vomitare.-Non ti saresti dovuta alzare, vieni, torniamo a letto.- Con delicatezza portò le braccia sotto alle sue ascelle, alzandola di peso.

-Mi stai ignorando?- Sorrise quando si aggrappò a lui come faceva sempre, facendogli capire di non volersi separare dal suo corpo. Affondò la testa sul suo petto, inspirando forte il suo profumo, doveva rendersi conto di non essere lì da sola, Justin le sarebbe stato sempre accanto e lei avrebbe dovuto tenerselo stretto.

Lui riuscì a notare quel forte attaccamento dopo la lunga notte passata e poteva capirla...più o meno.-Guarda, mi siedo con te.- Si sedette per primo, trascinandola in mezzo alle sue gambe, in maniera tale da averla esattamente davanti.-Come stai?- Domandò una volta sistemati per bene.

Lei si guardò attorno, stringendosi nel camice ospedaliero.-Freddo.- Borbottò con voce roca, abbassando tristemente lo sguardo.

-Ti ho portato più vestiti l'altra volta, aspetta un attimo.- Fece un salto dal letto, aprendo il cassettone lì vicino.-Vuoi un maglione? O una felpa?- Scrutò le varie scelte, chiedendosi con quale avrebbe sentito meno freddo; infine decise di prendere il maglione, vista la non risposta da parte della ragazzina.-Tieni, metti anche questi pantaloni della tuta, ti terranno caldo.- Tornò a sedersi, coprendosi il viso con entrambe le mani.-Io non guardo.- Disse provocandole un piccolo sorriso.

-No spiare.- Afferrò il cuscino, premendoglielo in faccia.-Ecco.- Emise due forti colpi di tosse, corrucciando le labbra alla sensazione del forte bruciore alla gola unito al dolore al petto.

Kidnapped [J.B]Where stories live. Discover now