Capitolo 23: INCAPACE DI AMARE

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A volte gli istanti ci sembrano ore e le ore si ricordano solo per pochi istanti.

Ian mantiene il dito insanguinato a pochi centimetri dal pendolo, quando la porta si apre con un tonfo. Ashley e Penn entrano dentro la stanza sudati e trafelati.

"Holly, non è colpa nostra! Non è colpa nostra!" piagnucola la mia amica, tenendo le mani dietro la nuca.

Il respiro mi muore in gola. La faccia della mia compagna di stanza è pallida, quasi slavata e quella di Penn ha i tratti di chi è niente poco di meno che terrorizzato. Ma quello che mi sconvolge, offuscandomi il lume della ragione, è l'entrata in scena del signor Felton subito dietro di loro. Tra le mani stringe una pistola che punta contro i miei amici.

"Ma che bella riunione di famiglia, carissimo Radcliffe" ghigna, spostando l'arma nella nostra direzione.

Io e Ian siamo immobili, quasi cristallizzati dalla paura.

Il signor Radcliffe alza le mani in alto. "Metti via quella pistola, Felton, torna in te, in nome della nostra vecchia amicizia!" lo supplica.

"Sai cosa ti dico, Radcliffe? Non mi importa niente della nostra vecchia amicizia. Entrambi siamo stati fottuti dall'amicizia, siamo stati fottuti dall'amore. E adesso è giunto il momento di dare una svolta a questo schifo. E' giunto il momento di avere quel pendolo!".

Il dito del signor Felton sfiora il grilletto. Deglutisco. Con la coda dell'occhio vedo Ian lasciar scivolare il medaglione dentro la tasca dei jeans.

"Tu non hai bisogno di quel pendolo, Felton, la tua vita non è affatto uno schifo!" parla ancora il padre di Daniel, cercando di restare calmo e lucido, per quanto si possa essere calmi e lucidi di fronte a un uomo armato. "Hai un figlio splendido, un lavoro di tutto rispetto..."

Ma il signor Felton grugnisce, stringendo i denti e contraendo le mandibole. "Piantala di sparare stronzate!".

"Sai bene che quel pendolo non è tuo e neanche mio. E' di chi è stato prescelto per portarlo. Sei cresciuto, smettila di essere così attaccato al passato" tenta ancora il vecchio Radcliffe.

"Se tu non mi avessi rubato l'amore, io non sarei così attaccato al passato!".

"Io non ti ho rubato un bel niente. Misa non era tua e non è mai stata neanche mia... Lei si è sposata con l'uomo che le era destinato. Possibile che tu non sia riuscito a fartene ancora una ragione?".

"Misa è soltanto un ricordo lontano, tu non sai quello che ho passato dopo il nostro soggiorno in Giappone, quel periodo mi ha cambiato letteralmente la vita. Mia moglie è scappata da me e anche la tua lo ha fatto, Radcliffe! Noi non siamo stati capaci di amare e di lasciarci amare!".

"Ama te stesso, ama tuo figlio. Ama la tua vita. Non sputare sopra a tutto questo" cantilena il signor Radcliffe, sperando che l'ex amico possa almeno ragionare un pò.

"Io voglio trovare la mia anima gemella, lo devo fare a tutti i costi!" esplode il signor Felton, emettendo un grugnito forzato.

Ashley si raggomitola in un angolo. Penn le resta a fianco, accarezzandole i capelli. L'adrenalina nel mio corpo credo che sia alla massima concetrazione possibile perché la sento scorrere come se percorresse una strada ad alta velocità.

"Dite addio ai vostri amici, anime gemelle!" continua a sputare fuori con disprezzo, tenendoci sotto mira. Poi, un secondo prima che il suo indice prema il grilletto, la porta si apre di nuovo.
A entrare questa volta è Tom. Ha il respiro affannato e zoppica evidentemente.

"Papà, fermati, ti prego!".

L'uomo si volta, guardandosi alle spalle.
Ian ne approfitta per portare una mano sul retro dei jeans. Percepisco la sua spalla contrarsi nell'afferrare l'arma che ha nascosta dentro ai pantaloni.

"E tu che diavolo ci fai qui?" sbotta il signor Felton, rivolgendosi al figlio.

"Ti ho seguito, papà" dice Tom. "Ti ho visto minacciare Penn e Ashley e farti condurre fin qui. Perché vuoi tutto questo? Ne vale davvero la pena? Ian e Holland mi hanno salvato la vita, ricordi?."

"Loro non ti hanno salvato la vita, loro te l'hanno distrutta! Sei stato in coma per mesi e adesso non sei più in grado neanche di camminare come si deve".

"Ero io che li inseguivo, io che volevo fare loro del male. E adesso ne sto pagando le conseguenze" afferma il biondino.

"Tu hai avuto la tua possibilità per essere felice, ma non ci sei riuscito. Adesso tocca a me, lascia che possa realizzare il mio sogno" dice l'uomo, mantenendo sempre il controllo su di noi.

"Questo non è il tuo sogno. Uccidere due persone per essere felice che razza di sogno è?" replica Tom, portandosi le mani al petto.

"Io ucciderei il mondo intero per essere felice!" esclama il vecchio, poi distoglie lo sguardo dal figlio e, senza aggiungere una parola, si volta di verso di noi. Questa volta il suo indice si piega. Il grilletto cede. Il signor Felton spara.
Spara davvero. A sangue freddo e senza ascoltare le parole di nessuno.

E io vedo tutto quanto come un film suddiviso in fotogrammi; Ashley che lancia un grido agghiacciante, Daniel che si tappa le orecchie, stringendosi nelle spalle. Penn che urla, ma probabilmente non emette nessun suono perchè il grido gli resta intrappolato al di sotto delle corde vocali. Il signor Radcliffe che si prende la testa tra le mani. E poi, io e Ian, io e la mia anima gemella, colpiti e affondati.
Ian si getta su di me con un gesto spontaneo e protettivo, spostandomi indietro. Entrambi cadiamo a terra. Un dolore lancinante mi attraversa il braccio destro.

"Merda" protesta Ian, tenendosi l'arto ferito. L'odore del sangue raggiunge immediatamente le mie narici.

Il signor Felton fa un paio di passi avanti. La pistola adesso mira dritta alle nostre teste, poi è un istante, l'uomo pigia di nuovo sul grilletto, ma questa volta Ian lo anticipa, senza ripensamenti, con la rabbia in corpo di chi è stato ferito e rischia di perdere la propria vita, sfila l'arma da dietro ai suoi jeans e sgancia un colpo nella direzione della minaccia. Lo sparo genera un boato assurdo. Uno spostamento d'aria che fa tremare i vetri e tutti i nostri cuori.

Il signor Felton porta le mani alla pancia, sbarra gli occhi e fa un paio di passi indietro.

"Papà!!!"

Il grido di Tom è agghiacciante mente l'uomo emette un paio di rantoli soffocati per poi cadere con le ginocchia sul pavimento e la faccia avanti. Le sue dita si rilassano e la sua arma finisce a terra, accanto ad una pozza di sangue e al suo corpo privo di vita.

ENDLESS - Anime Bianche || Ian SomerhalderWhere stories live. Discover now