Capitolo 5: DOPPIA CENTRIFUGA

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La prima tappa che facciamo al nostro rientro in Florida è proprio casa Radcliffe a Ponte Vedra Beach.

"Ehi, qual buon vento?" Daniel ci accoglie sulla veranda con il suo solito bel sorriso. Oggi non indossa gli occhiali, probabilmente ha messo un paio di lenti a contatto. Ha una maglietta a mezza manica rossa e un paio di jeans stracciati alle estremità.

Ian non gli concede nemmeno il tempo di accoglierci dentro, che gli para davanti il libro, facendolo fuoriuscire magicamente dal mio zaino.

"Il linguaggio numerico delle anime gemelle" legge Daniel ad alta voce.

"Pensi che possa essere utile ai fini della tua, a quanto pare, inconclusiva ricerca?" Il tono di Ian ha un qualcosa di canzonatorio e irritante.

Gli mollo una gomitata, invitandolo a contenersi. Capisco la sua frustrazione, ma Daniel è un amico. Non ci guadagna niente ad aiutarci, è già tanto che sia sempre così disponibile con noi.

"Prego, entrate" Daniel sfoglia le prime pagine. "Umm... umm..." mugula. "Sembra interessante, dove lo avete preso?".

"Alabama" affermo. "Lo abbiamo trovato a prendere polvere in una vecchia libreria di una pensione in un paese pressochè sconosciuto. I proprietari avevano un sacco di libri sull'introspezione, ma questo sembra speciale... insomma parla delle anime gemelle e c'è raffigurato il pendolo, forse può contenere informazioni importanti".

Daniel lo posa sopra al tavolo e lo sfoglia con attenzione, passando l'indice su ciascuno dei numeri raffigurati.

"Ho bisogno di studiarci sopra, devo capire se ha o meno qualche correlazione con il mio libro..."

"D'accordo, studiaci pure quanto vuoi" dice Ian.

Lo guardo perplessa. Non sembra avere così tanta fretta di scovare una soluzione. Oppure è soltanto un modo per nascondersi dall'ennesima delusione o, anzi, per prendere tempo. Prendere ore e giorni per decidere.
Se Daniel scova l'ora esatta, la combinazione fortunata, lui potrà riprendersi la sua vita. Ma forse tornare indietro non è più una sua priorità. Oppure lo è ancora, ma molto meno di prima. Prima di scoprire quanto poco ci abbia messo Nikki per dimenticarlo, sostituendolo con il suo migliore amico. Prima di conoscere sua figlia. E non sentire niente, se non il vuoto.

"Vi chiamo quando sarò riuscito ad avere un quadro più chiaro del tutto" dice Radcliffe, accompagnandoci alla porta.

Risaliamo alla volta del molo. Ian deve riconsegnare l'auto a Jamie e io non vedo l'ora di togliermi le scarpe e fare una corsa fino alla spiaggia. Ho bisogno di sentire la sabbia calda sotto ai piedi e il freddo dell'acqua che mi bagna le caviglie. Ho bisogno del sole a picco sulla testa, sulle braccia e sulle guance. Devo scaldare tutto il freddo che mi sta crescendo dentro, mescolandosi con l'ansia e con la paura. Lo devo fare il prima possibile.
***

"Ian, che bello rivederti!" Dakota si butta dritta al collo del mio ragazzo. Ma cos'ha al posto delle braccia due tentacoli?.

"Spero che abbiate risolto quello che dovevate fare a Chicago" dice Jamie, comparendo sulla porta del locale.

Il Siren è di nuovo quello di una volta, quello del prima l'uragano. Forse anche migliore, visto che la terrazza è completamente riverniciata e le vetrate sono state sostituite con pannelli nuovi.

"Sì, adesso è tutto apposto". Ian improvvisa un sorriso di circostanza, tira fuori le chiavi dell'auto e le lancia al suo proprietario.

Jamie le afferra al volo e le infila in tasca. "Riprendi il lavoro già da questa sera? O vuoi farti una dormita dopo il viaggio?".

Ian continua a mantenere quella maschera di falsa serenità e annuisce. "Nessun problema, mi faccio una doccia e sono dei vostri".

Dakota tira fuori una sigaretta dalla sua borsetta di stoffa. "Sei sicuro di star bene?" indaga.

Ian muove la testa in un sì e allora Dakota sposta l'attenzione su di me, che sono rimasta a un paio di passi da loro. I suoi occhi sembrano quasi alla ricerca di quel qualcosa che le labbra non sono in grado di pronunciare. Ma cosa vuole che le dica? Che siamo appena reduci da un viaggio indietro nel tempo? Che abbiamo conosciuto la figlia settantenne di Ian e abbiamo consegnato ad un apprendista stregone il libro che potrebbe contenere la combinazione per riportare il mio ragazzo indietro nel tempo, ovvero lontano da me?.

"E' davvero tutto okay" confermo la versione del mio compagno, poi mi avvicino e gli passo un braccio attorno alla vita.

Ian ricambia l'abbraccio, ma non sembra affatto spontaneo e naturale. Si vede che c'è qualcosa che lo disturba, qualcosa che lo tiene lontano e vicino a me allo stesso tempo. Non è un bravo attore, proprio per niente!.

"Se lo dite voi" dice Dakota, portandosi la cicca alla bocca. "Non so cosa diamine avevate da fare a Chicago, ma deve essere stato qualcosa di piuttosto impegnativo. Siete bianchi come morti e tutti stropicciati. Diamine, sembrate usciti da una lavatrice a gettoni!".

Ian smette di sorridere e io guardo la punta delle mie scarpe. Hai ragione Dakota, mi sa che qualcuno ha attivato una doppia centrifuga delle nostre miserabili vite!.

ENDLESS - Anime Bianche || Ian SomerhalderWhere stories live. Discover now