Capitolo 6: UNA STELLA SENZA LUCE

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Nel tardo pomeriggio raggiungo il campus, la camera è vuota e di Ashley non sembra esserci neanche l'ombra. Dopo essermi fatta un bagno e aver sistemato tutte le mie cose, esco a fare due passi. Provo a telefonare alla mia compagna di stanza, ma il suo cellulare risulta staccato. Quando attraverso il cortile la vedo, è mano nella mano con Ed e insieme a loro ci sono anche altre persone. Una jeep è ferma davanti al cancello, ha il motore acceso e una musica martellante che proviene dall'interno.

"Ashley! Ashley!" grido, sperando che mi senta.

Lei per fortuna si volta e, nel caos che la circonda, mi sorride. I suoi occhi smettono di fissare chissà cosa nel vuoto e si concentrano sui miei.

"Holly!" La sento pronunciare il mio nome con energia, poi lascia andare la mano di Ed e viene a corsa verso di me. Quando arriva più o meno a dieci centimetri di distanza mi getta le braccia al collo e mi stringe come se non mi vedesse da cento anni.

"Mi sei mancata, mi sei mancata così tanto..." Il suo respiro è profondo e il profumo che indossa mi travolge.

"Sono stata via soltanto pochi giorni." La allontano per guardarla in faccia. "Come vanno le cose al campus? Come va tra te e Ed?". Il mio sguardo si sposta sul ragazzo rimasto in piedi vicino alla jeep. Ha le rime degli occhi strette a due fessure e ci sta guardando con la mano sulla fronte per ripararsi dal sole.

"Hai una domanda di riserva?" sbuffa lei. Il suo sorriso si spegne, lasciando posto a due sottili rughe sulla fronte e una pelle quasi livida.

"Ashley, ehi..." la scuoto. Voglio che parli, che si sfoghi. So perfettamente che questo non migliorerà le cose, ma almeno la farà sentire più leggera.

"Ti ha fatto del male? Ha approfittato di te senza che tu lo volessi?".

Ashley scuote la testa, le sue mani si sfregano l'una all'altra, tremando. "No, lui... lui non mi ha toccata con un dito..."

Tiro un sospiro di sollievo.

"Lui, lui mi riempie di regali e usciamo ogni sera, ma non è ciò che desidero, lo sai. Ed ha ottenuto quello che voleva, ma mi ha spenta. Lui mi chiama la sua stella, ma non lo sono. La mia luce è rimasta legata a Penn, io sono soltanto un'asteroide spenta..."

"Penn e America, invece?."

"Stanno insieme, stanno ancora insieme."

Il senso di colpa mi fa emettere un'espirazione forzata.

"Ashley?". La voce di Ed si insinua nella nostra conversazione. Il suo richiamo è fastidioso e invadente.

"Un attimo!"

Il ragazzo alla guida strombazza il clacson. Ed salta sul cassone della jeep e si batte due dita sul polso. "E' tardi, muoviti!" grida.

Ashley allora alza gli occhi al cielo. "Stiamo andando a Neptune Beach, vuoi venire?"

"Non..."

"Ti prego" mi supplica.

"Okay" accetto.

Ashley mi afferra la mano e in meno di mezzo minuto saliamo sul retro della jeep; velocemente mi presenta i ragazzi conosciuti in occasione del volontariato. Faccio una carrellata di nomi che sicuramente non riuscirò a ricordare, poi mi siedo sul bordo vicino a un tipo con la sigaretta in bocca e un cappello da cow boy in testa. Il sole sta scendendo, colorando di arancio la volta celeste. Ashley si lascia abbracciare meccanicamente da Ed.
Il suo corpo mi sembra quello di un robot, una marionetta o un automa.
***

In spiaggia i ragazzi si mettono a giocare a pallone. Io e Ashley stiamo stese su un telo a guardare l'oceano e le stelle. Questo tratto di costa è più tranquilla, quasi incontaminata.
Ci sono alcune barche ferme a riva e reti di pescatori stese sul bagnoasciuga. La temperatura è calda, l'aria salmastra e umida si appiccica alla pelle e penetra dentro ai capelli, depositandosi come un sottile strato di condensa. In breve confido ad Ashley ciò che è successo nel viaggio a Chicago. L'incontro con Soleil e con la sua terribile malattia. Le dico del libro sulla numerazione delle anime gemelle, quello che abbiamo consegnato nelle mani di Radcliffe e poi le parlo anche della mia paura; il terrore che Ian possa trovare in quel testo il codice segreto per tornare indietro.

ENDLESS - Anime Bianche || Ian SomerhalderWhere stories live. Discover now