Capitolo 10: IL SEGRETO DI NIKKI

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Mi guardo intorno senza riuscire a muovermi. L'idea di frugare tra gli effetti personali di Ian mi fa tremare le ginocchia. Per un istante sono tentata di tornare indietro, ma poi mi dico che se lo faccio non scoprirò mai la verità e resterò a tormentarmi per il resto dei miei giorni, così mi faccio coraggio e inizio il sopralluogo.
Per prima cosa frugo sotto al letto, ma non trovo niente se non un alto strato di polvere.
Le ante dell'armadio sono accostate. Le apro e cerco tra i vestiti. L'odore di Ian mi invade le narici. Poso il naso su una delle camicie appese e ispiro tutto il suo profumo. Guardo sulle mensole e in bagno, tra i barattoli di bagnoschiuma finito e gli asciugamani puliti. Niente. Niente di assolutamente sospetto.
Ho il fiato corto e il cuore a mille mentre faccio a botte con la delusione. Poi, quando ogni speranza sembra persa, mi cade l'attenzione  sul letto sfatto.
Da sotto al cuscino pare uscire qualcosa.
Mi avvicino lentamente e tiro fuori un quaderno. Il mio cervello impiega meno di  dieci secondi per realizzare che si tratta del diario della figlia.
Le grida di Soleil mi tornano alla mente.
Mio! Mio!
Le mani mi tremano, lasciando scivolare a terra il diario evidentemente rubato. Lo raccolgo in fretta e furia e lo rimetto sotto al cuscino. Resto lì, immobile, a guardarlo come se stessi osservando un animale estinto o una bellissima farfalla colorata.

Ashley si affaccia alla porta. "Holly, ehi, a che punto sei?" chiede.

Non rispondo e continuo a guardare il quaderno come in trans.

"Che diavolo fai lì impalata?" squittisce la mia amica, raggiungendomi. La porta resta aperta, lasciando entrare una leggera brezza all'interno della stanza.

"E' quello ciò che Ian sta nascondendo" indico il corpo del reato.

Ashley mi guarda stordita. "Un diario?".

"Il diario della figlia" biascico, ancora impietrita. "Lei non voleva che lui lo prendesse, Ian gliel'ha portato via contro il suo volere."

La mia amica afferra l'oggetto con entrambe le mani, poi mi trascina fuori.

"Non possiamo prenderlo, se ne accorgerà!" protesto.

"Noi dobbiamo leggerlo, Holly! Noi dobbiamo capire cosa Ian stia nascondendo e, molto probabilmente, troveremo la risposta in queste pagine!" mi dice lei, sbattendomi il diario contro il petto. "Adesso facciamo in fretta, abbiamo poco tempo prima che lui rientri da lavoro!".

Stringo le pagine ingiallite al petto e annuisco.
Ashley mi prende sotto braccio e mi conduce di nuovo sulla spiaggia. Ci allontaniamo il più possibile dal Motel e ci sediamo sul bordo di una delle barche attraccate a riva.
Ashley accende la torcia del suo cellulare per illuminare le pagine della vita segreta di una donna che mi sembra di conoscere da sempre e, allo stesso tempo, di non conoscere affatto.
Una pagina dietro l'altra, senza staccare lo sguardo, senza distrarsi, continuiamo a leggere. I sentimenti di Soleil divengono anche i miei, i nostri. Sono parole di una donna innamorata della vita, del suo uomo, di sua figlia. Parole di una quotidianeità scontata, banale ma al tempo stesso vera e genuina.

"E' il diario di una donna che amava la famiglia e le sue giornate. E' solo questo. Nessun segreto... E io mi sento così in colpa per averlo preso... " sospiro, affranta. Poi, prima di chiuderlo e riportarlo al suo nascondiglio, ecco che dalle pagine fuoriesce una lettera. Una lettera scritta con una grafia elegante e ricercata. Il cuore manca un battito quando decifro la firma in calce; Nikki.

La notte si fa più buia. Improvvisamente.
La luna è solo una fetta sottile, una falce stampata nell'universo.

"Fai luce! Fai luce!" chiedo ad Ashley con voce strozzata. Le afferro anche il polso, puntando la torcia dritta sul foglio.

"E' una lettera di Nikki per Soleil" preciso, cercando di rendere reale tutto questo.

Il respiro mi si strozza in gola, fermandosi all'altezza del petto. I miei occhi scorrono le parole con voracità, desiderio di conoscenza e ansia crescente. Le frasi si mescolano l'una all'altra, si confondono, diventando un'unica macchia di colore nero. E quando arrivo alla fine sono senza fiato e senza energie. Quello che poche righe racchiudono è un segreto così grande da lasciarmi a bocca aperta. 

"Oh, mio Dio!" squilla Ashley, al mio fianco.

Chiudo la lettera, la rinfilo nel diario e balzo in piedi.

"Holly, dove stai andando?"

"A parlare con Ian!" urlo di rimando.

Ashley resta seduta sul bordo della barca e mi guarda procedere verso il Motel.
Io e un segreto grande quanto un macigno.
Un segreto che potrebbe cambiare le nostre vite. La nostra storia. Un segreto che Ian mi ha tenuto nascosto dal nostro ritorno a Chicago, aumentando distanza, paura e dubbi tra noi. Un segreto che deve venire alla luce. 
***

Quando Ian arriva al Motel, mi trova seduta sulle scale esterne con lo sguardo perso e furioso allo stesso tempo.

"Cosa ci fai qui?" mi chiede. I suoi occhi si posano sul diario che ho in mano e le sue labbra tremano, senza riuscire a pronunciare altro.

"Perchè non mi hai detto la verità?" sbotto, mandando giù un pesante magone che mi si piazza in gola.

Ian fa un passo verso di me, mi prende il braccio e mi fa alzare. "Sei entrata nella mia stanza" dice serio.

Frugo in tasca e gli restituisco il Passpartú.
Lui guarda la chiave e guarda me sempre più indignato.

"Avevo bisogno di risposte. Ho provato a parlarti, ti ho chiesto se c'era qualcosa che ti tormentava, ma tu non hai saputo rassicurarmi, anzi, mi hai allontanata sempre di più. Non avrei mai voluto arrivare a tanto, entrare nella tua stanza e scoprire questo!" alzo in alto il diario. "Diamine! Lo hai rubato a Soleil!". 

Ian lo riprende, strappandomelo via con forza. "Era un mio diritto leggerlo!".

"No che non lo era!" replico.

"Soleil è mia figlia. Un padre deve sapere cosa scrive una figlia nel proprio diario" sbotta lui.

E a me scappa da ridere. Un verso gutturale, isterico. Frase più azzeccata e inappropriata non poteva dirla.

"Hai letto la lettera di Nikki, non è vero?" fa lui.

Annuisco. Il cuore mi salta dentro al petto. Sento il sudore freddarsi dietro al collo insieme all'umidità della sera. La camicietta mi si appiccica alla schiena.

"Perchè non mi hai detto la verità?" gli chiedo, cercando di mantenere la calma. "Perchè mi hai tenuto fuori da questa cosa?".

Ian abbassa gli occhi a terra. Le assi in legno della scalinata sembrano improvvisamente una bellissima attrazione.

"Io... io l'ho fatto perché ero sotto shock e credo che mi servisse del tempo per metabolizzare la cosa... ma te ne avrei parlato, ovvio che te ne avrei parlato..."

Mi faccio coraggio e gli poso una mano sulla spalla. "Il segreto di Nikki cambia tutto, lo capisci?".

Ian finalmente alza gli occhi su di me. "Sì, lo capisco".

E poi, senza aggiungere altre parole, ci ritroviamo l'uno nelle braccia dell'altra. Il respiro di Ian misto a lacrime di gioia e incredulità si mescola al mio, tanto confuso quanto il suo. Le mie braccia si stringono attorno al suo corpo con una forza tale da sorprendermi. Ian mi prende in braccio e mi porta dentro la stanza. Mi adagia sul letto come se fossi una bambola preziosa. La sua fronte aderisce alla mia. La punta fredda del suo naso e la delicatezza delle sue labbra mi fanno capire che siamo di nuovo una cosa sola.
Io e lui.
Uniti. Consapevoli. Adesso più che mai.

ENDLESS - Anime Bianche || Ian SomerhalderWhere stories live. Discover now