Capitolo Trentanove

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Emma's POV

Le settimane seguenti rappresentavano il vuoto per me, come se non le avessi vissute davvero. Non riuscivo a sentire niente, ne le emozioni positive ne quelle negative.

Non ero sicura se fosse una cosa buona o no. Non riuscivo a decidere se fosse meglio l'insensibilità o il dolore, ma la mia scelta non sarebbe stata nessuna delle due, io avrei preferito essere felice con Harry.

Avevo passato l'intera settimana fuori con Ricky. Eravamo stati un paio di volte a cena, avevamo guardato qualche film e fatto shopping. Niente di speciale o di divertente.

Non avevamo dormito insieme perché continuava a ripetere che dovevamo trovare il momento adatto per farlo e che doveva essere speciale. Tutto quello che io volevo invece era scopare qualcuno, forse in quel modo avrei provato qualcosa.

Non avevo visto spesso Harry e anche se vivevamo nella stessa casa non avevamo parlato tanto. Non ero arrabbiata o furiosa con lui, semplicemente non me ne importava.

In quel momento ero seduta sul divano mente usavo il pc. Ricky era a lavoro ed Harry era fuori con degli amici.

Il mio cellulare iniziò a suonare e dando uno sguardo allo schermo riconobbi il numero di mio padre. Probabilmente voleva chiedermi di andare fuori a cena, non lo vedevo da un po.

"Hey papà." Dissi con tono felice palesemente finto. Non doveva sapere come stavo.

"Hey tesoro." Mormorò, la sua voce era piena di dolore.

"È tutto ok papà?" Chiesi abbastanza preoccupata.

"Ummm... mi dispiace così tanto tesoro... tua nonna è in ospedale, non sta tanto bene. I medici dicono che non le resta tanto tempo." Disse con voce rotta dal pianto.

"Arrivo subito." Dissi prima di staccare la chiamata.

Ormai ero abituata. Ero stranita, preoccupata e triste ma non riuscivo a piangere.

Mi alzai e corsi verso l'armadio cercando disperatamente qualcosa da indossare velocemente, presi un paio di leggins e una maglietta senza neanche guardare. Solo dopo averla indossata mi resi conto che era di Harry.

Nel momento in cui allacciai le scarpe il mio cellulare vibrò, mio padre mi aveva inviato un messaggio.

Forse dovresti portare Harry come supporto, so che siete buoni amici. In più faresti tua nonna molto felice.

Papà xxxx

Aveva ragione, dovevo fingere ancora una volta per mia nonna, così composi il suo numero.

"Hey Em come va?" Rispose semplicemente Harry .

"Possiamo incontrarci all'ospedale?"

"Perché? Cos'è successo? Stai bene?" Chiese con voce piena di preoccupazione.

"Io sto bene. È per mia nonna, non le resta molto tempo."

"Oh Dio Em! Tu come stai?" Chiese.

"Io sto bene. Incontriamoci all'ospedale ok? Lei vorrà vedere sicuramente anche te." Dissi prima di porre fine la chiamata e di entrare nel taxi.

Quando arrivai Harry era già li fuori ad aspettarmi.

"Vieni qui." Disse tenendo le sue braccia aperte.

Mi fiondai tra di loro ma non riuscivo a sentirmi ne protetta ne al sicuro.

"Su, andiamo dentro." Dissi allontanandomi da lui.

Forced to become Mrs styles - Italian TranslationWhere stories live. Discover now