Capitolo Trentaquattro

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Emma's POV

Sia io che Harry eravamo ancora li, immobili. Anne continuava a fissarci aspettando una risposta.

"Umh niente, va tutto bene." Mormorai cercando di sembrare calma.

"Non funziona, questo è esattamente ciò che avresti detto se ci fosse qualcosa che non va." Rispose la donna, aveva un sopracciglio alzato come a volermi indicare che non si sarebbe arresa facilmente.

Cosa avrei dovuto dire? Che non eravamo mai stati insieme e che era tutta una farsa? Che avevo fatto sesso con suo figlio e che lui non provava niente per me ma io si, cosi lui aveva deciso di porre fine a tutto lasciandomi a pezzi e incazzata?

Avrei voluto dirglielo, ma non sarebbe stata una grande idea...

Mi limitai solo a fissare Harry con uno sguardo supplichevole sperando che si sarebbe deciso a prendere parola.

"Si, abbiamo litigato." Disse in tono calmo.

Cosa? Noi non avevamo litigato, lui mi aveva ferita e usata!

Anne continuò ancora a fissarci facendo cenno ad Harry di continuare.

"È una cosa stupida davvero... Emma è arrabbiata con me perché non ho pulito casa questa mattina." Disse ridendo lievemente.

Ovviamente Harry doveva far credere che tutti i problemi provenivano da me, quando in realtà la colpa era soltanto sua.

Decisi di giocare anch'io.

"Non è niente? Ti sei comportato così tutto il giorno, sei davvero una testa di cazzo!" Urlai.

Anne e Gemma spalancarono gli occhi prima di rivolgere lo sguardo su Harry. Lui mi guardò accennando un sorrisino. Amava giocare in quel modo.

"Io ho finito. Ho fottutamente finito." Urlai prima di alzarmi e correre fuori dalla sala. Appena fui fuori risi un po.

Potevo sentirli parlare animatamente, Anne e Gemma stavano dicendo ad Harry di correre da me e aggiustare le cose.

Dopo alcuni secondi Harry comparve e dopo aver fatto alcuni passi verso di me chiuse la porta alle sue spalle.

"È stato come se tu lo avessi già fatto altre volte." Disse tra le risate.

"Beh tua madre sa che c'è qualcosa, avresti potuto dirle la verità ma non lo hai fatto."

"Mi hanno mandato qui a chiederti scusa e ad aggiustare le cose." Disse ridendo.

"Beh fallo allora." Risposi.

"Ma io non ho fatto niente."

"Si che lo hai fatto." Dissi in tono più duro diventando improvvisamente arrabbiata.

"Quante volte dovrò ancora dirtelo? Sono fottutamente dispiaciuto!!!" Mi urlò praticamente contro.

Inizialmente mi spaventai, poi non so perché ma, come se non mi importasse, iniziai a sentire il bisogno di urlargli anch'io contro.

"Scusa non vuol dire un cazzo!"  Urlai in risposta.

Harry mi prese per il polso e mi portò fuori, probabilmente lo aveva fatto per non far capire alla sua famiglia la vera motivazione per cui stavamo litigando.

"Tutto ciò che ho fatto è stato porre fine a qualcosa che non significava niente per entrambi!"

"Aveva un significato per me, tu significhi qualcosa per me!" Urlai, le lacrime iniziarono a scorrere incessantemente.

Forced to become Mrs styles - Italian TranslationWhere stories live. Discover now