Capitolo Sedici

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Mentre io ed Harry ci incamminavamo verso la piscina, riportai alla mente gli ultimi eventi. Era stato davvero gentile da parte di Harry aiutarmi quando ero crollata, considerando sempre che lui mi odiava.

Questa era la parte di lui che preferivo, quella che si preoccupava e alla quale importava se stavo bene. L'altra parte non era nemmeno poi così male. Non era mai intenzionalmente un coglione, si comportava da stupido solo quando ci prendevamo in giro. Forse questa era una delle ragioni che mi stava indirizzando a farmi piacere Harry. Le persone continuavano a dirmi che non era una bella persona e che non mi sarebbero piaciute le cose che avrei scoperto su di lui, ma dopo un mese non avevo ancora visto niente di terribile, Harry era solo un ragazzo incompreso.

Era divertente, perché io non lo odiavo. Avevo sempre detto di farlo, ma mi stavo rendendo conto che forse non avevo mai nemmeno iniziato ad odiarlo. Prima di conoscerlo o di sapere il suo nome, mi ero sempre detta che non saremmo mai andati d'accordo, che sarebbe stato orribile e che lo avrei sempre odiato. Ma niente di questo era vero, non importava quanto duramente avessi cercato di convincermi. Mi piaceva Harry, come amico ovviamente.

Beh alla fine credevo fosse il massimo che potessimo essere.

"Dove vuoi sederti?" Chiese Harry, interropendo il mio treno di pensieri.

"Ovunque tu voglia." Risposi.

"Davvero? Allora che ne dici di sederci qui?" Chiese, sedendosi su una sedia posta nell'unico angolo dove non batteva il sole.

"Molto divertente, ovviamente intendevo al sole." Risi alzandolo dalla sedia.

"Ma avevi detto ovunque." Si lamentò.

Questa volta scelsi io dove sedermi. Una volta che sistemammo le nostre cose e posammo il telo sulle sdraio, mi sdraiai con l'intento di concedermi un po di pace e relax.

Ovviamente mi sbagliavo...

"Andiamo a fare il bagno." Urlò pacatamente comportandosi come un bambino. Credevo stesse soltanto scherzando, ma nella sua voce c'era davvero un velo di entusiasmo.

"Non lo so, sono nervosa." Gli dissi a bassa voce, ero in imbarazzo poiché le persone ci stavano guardando a causa dell'urlo di Harry.

"Andrà bene Em, lo prometto." Disse in modo calmo, si sedette accanto a me e mi guardò silenziosamente aspettando una risposta.

"Ok... non lasciarmi sola con i miei pensieri, sono già abbastanza nervosa." Dissi alzandomi.

"Non lo farò, nessuno ti guarderà. Se le persone ti guarderanno, i loro sguardi saranno indirizzati verso le tue tette, non alle tue gambe." Disse ridendo.

"Sta zitto!" Risi in risposta e gli diedi un pugno scherzoso sul braccio.

"Andiamo, sbrigati!" Urlò di nuovo, saltando su e giù. La sua euforia era tornata.

Tolsi velocemente i vestiti cercando di non dare a me stessa il tempo di entrare nel panico.

"Sei stupenda bimba!" Disse. Notai un sorriso perverso sul suo viso, mentre mi guardava su e giù. Lo sorpresi a guardare le mie cicatrici, non me lo sarei mai aspettata. Non guardò a lungo, fu una cosa veloce. Quando alzò lo sguardo, aveva un sorriso gentile dipinto sul viso, mi guardò rassicurante e mi prese per mano.

"Sono così evidenti?" Chiesi.

"No, sei davvero perfetta." Sorrise portandomi a bordo piscina.

Lasciò la mia mano e si buttò in piscina creando una pozza d'acqua intorno a me.

"Forza, tuffati." Disse.

"Credo che userò la scala." Dissi ridendo.

"Oh no, non lo farai! " disse sporgendosi e tirandomi per la caviglia. Finii in acqua prima ancora di rendermene conto.

Forced to become Mrs styles - Italian TranslationWhere stories live. Discover now