Capitolo Trentotto

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Emma's POV

Tornai silenziosamente nella sala sedendomi accanto a Ricky.

"Chi era?" Mi chiese sorridendo.

"Louis, un amico mio e di Harry." Dissi in modo semplice.

"Cosa voleva?"

"Beh nulla, era una chiamata normale." Mentii.

Ricky annuì e, dopo aver stretto la mia mano con la sua, tornò a guardare lo schermo.

Io d'altro canto non riuscivo a prestare attenzione al film, avevo milioni di domande in testa in quel momento.

Dovevo parlare con Harry e dirgli che lo volevo ancora? O avrei dovuto dare una possibilità a Ricky e stare con lui?

C'era la possibilità che lui potesse rendermi più felice di quanto facesse Harry. Ma la realtà era che io non ero mai stata felice come quando ero con Harry. Anche solo in sua presenza riuscivo a sentirmi meglio.

Harry non mi aveva ancora detto cosa provava. Per quanto ne sapevo Louis poteva anche aver mentito, ma non lo avrebbe mai fatto quindi forse aveva ragione. Ma ovviamente era solo un dubbio che non avrei tolto fin quando Harry non avrebbe detto quelle parole di persona.

Il mio cellulare vibrò, Louis mi aveva appena inviato un messaggio.

Hey Em,
Harry non sa cosa ti ho detto quindi qualsiasi decisione tu prenda, fingi di non sapere niente riguardo i suoi sentimenti. Mi raccomando non menzionarmi.

Louis xxxxx

Oh bene, quindi non potevo semplicemente chiedergli se fosse vero, ma dovevo cercare di farglielo dire in qualche modo.

Avevo bisogno di parlare con lui all'istante...

"Scusa ma ho bisogno di fare una chiamata, sarò qui tra qualche minuto..." sussurrai a Ricky. Sembrò molto irritato ma non mi importava, parlare con Harry era più importante.

Uscii dal cinema ancora una volta componendo il numero di Harry velocemente.

"Em è tutto ok? Quel bastardo ti ha fatto del male?" Chiese l'istante in cui rispose alla chiamata.

"No Harry sto bene, lui non è un bastardo." Risposi ridendo.

"Oh, quindi cosa c'è di così importante che ti ha spinta a chiamarmi nel bel mezzo del tuo appuntamento perfetto??"

"Beh avevo bisogno di chiarire alcune cose con te..."

"Cosa?" Rispose stranito.

"Beh... ummmm... significo qualcosa per te?"

"Certo che si Em."

"Quindi mi vuoi ancora?"

"Em hai Ricky adesso, vai avanti. Non posso essere ciò che tu vuoi che io sia."

"Quindi... non vuoi stare con me?"

"No... mi dispiace."

Le sue parole mi avevano letteralmente rotto in mille pezzi. Perché Louis mi aveva detto quelle cose se in realtà Harry non le pensava?

Mi sentivo uno schifo, peggio di tutte le altre volte. Mi ero sempre detta che lui non mi voleva e per un momento invece avevo sperato il contrario. Purtroppo però non mi ero sbagliata e quello mi faceva sentire ancora di più a pezzi.

Mi sentivo stordita. Non che non lo avessi mai provato prima, ma in quel momento mi sentivo come caduta in un abisso, non riuscivo a sentire completamente niente.

Forced to become Mrs styles - Italian TranslationМесто, где живут истории. Откройте их для себя