Capitolo Diciassette

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Harry's Pov

Non ricordavo quasi la metà delle cose che avevamo visto durante il nostro apparente "giro turistico". Forse avremmo dovuto rifarlo da sobri.

Stavo guardando principalmente Emma, era semplicemente perfetta. Stavo impiegando tutte le mie forze per non far prevalere i miei sentimenti, ed era ancora più difficile farlo da ubriaco.

Le persone continuavano a riservarci molti sguardi poiché eravamo fuori di noi ed avevamo iniziato ad essere più rumorosi correndo, cantando, ballando e ridendo.

Stavamo inziando anche ad avere un contatto fisico, non uno di quelli sessuali, solo mani che si sfioravano e abbracci.
Ovviamente avrei preferito anche qualcosa di sessuale. Dio, avrei voluto tanto baciarla e scoparla intensamente!

"Harold! Vieni qui! Harold!" Urlò con una voce cantilenante.

"Si piccola tortina?" Risposi con lo stesso tono saltando verso di lei.

Ancora una volta le persone sembravano stranite, forse perché erano solo le sei del pomeriggio. Non che mi importasse del loro pensiero, mi stavo solo divertendo.

"Guarda questo vestito, è così carino.... lo voglio!" Disse puntando un abito posto nella vetrina del negozio.

"Andiamo a prenderlo allora." Le dissi senza fregarmene più di tanto, era solo un vestito.

"È piuttosto costoso e non ho tutti quei soldi con me." Mise il broncio. "Me lo compreresti? Sono tua moglie dopotutto, Harry, per favore!" Continuò, battendo le ciglia e assumento l'espressione di un cane bastonato. Diamine, era davvero attraente anche in questo modo.

"Si, va bene." Alzai le spalle, era troppo tenera per dirle di no.

Tenera? Non è una cosa che si dice quando ti piace una persona? Stavo completamente impazzendo.
Non avevo mai trovato nessuna ragazza tenera o dolce, a me bastava fossero attraenti.
Forse avevo solo confuso le parole, io non la trovavo 'tenera'.

Entrai nel negozio, Emma era dietro di me con un sorriso enorme.

Valeva la pena comprare questo vestito solo per il sorriso che le era comparso sul viso, era davvero bello vederla cosi.

Ci incamminammo verso l'abito e lei prese la sua taglia arrossendo lievemente.

"È un po imbarazzante, non voglio che tu sappia la mia taglia o penserai che sono grassa." sussurrò trovando improvvisamente interessanti i suoi piedi.

"Non essere stupida Emma, non sei per niente grassa! Non so molto sulle taglie, ma da quello che posso vedere ci sono solo due taglie più piccole della tua. E anche senza taglia posso dire che hai un corpo perfetto solo guardandoti. La taglia non conta niente." Le dissi imbarazzandomi un po, le avevo appena detto di essere perfetta ed era una cosa che avrei dovuto tenere per me.

Stavamo camminando verso la cassa quando un addetto alla sicurezza venne verso di noi.

"Scusate ma devo chiedervi di lasciare il negozio." disse con un tono spazientito.

"Perché?" chiese Emma con un tono chiaramente spazientito.

"Perché siete entrambi chiaramente fatti ragazzina. Non possiamo permetterci di far entrare persone in questo stato nel nostro negozio." Rispose con lo stesso tono.

"Pff questo è stupido, siamo entrambi fottutamente sobri." Continuò Emma puntando i piedi per terra come una bambina.

Era tutto troppo divertente, iniziai a ridere rumorosamente e istericamente.

"Possiamo comprare solo il vestito? Poi andremo via." Emma iniziò a parlare con un tono da bambina e a fare gli occhietti dolci.

"No. Se andrete via adesso senza fare storie potrete tornare un altro giorno e acquistarlo. Se continuerete a discutere sarò costretto a mandarvi via con la forza e a bandirvi da questo negozio." Disse l'uomo.

Forced to become Mrs styles - Italian TranslationWhere stories live. Discover now