Quiete

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Simon.

Continuai a colpire il sacco da box.
Era l'unico modo per sfogarmi.

Odiavo White.

Avevo rivisto la sua brutta faccia. Nonostante la mia parte razionale avesse cercato di evitare che Leony lo uccidesse, desideravo che morisse.

Ed ora era libero più libero che mai e ripulito.

-Wade- mi chiamarono.

Non sentivo il mio nome da parecchio.

-Dimmi-

Mi fermai.

-Abbiamo delle novità. Nuove informazioni.- concluse l'agente.

Mi asciugai la fronte con l'asciugamano.

-Arrivo-
Infilai la felpa e le scarpe e seguii l'agente.

Entrammo in una sala,sembrava che tutti stessero aspettando noi.

-Accomodatevi-

Fissai il grande lo schermo davanti.

-La nostra fonte ci ha messo al corrente di alcune informazioni. Che cambiano la posizione di White.-

La cosa sembrava interessante.

-A quanto pare c'entra con il suicidio di Luke Burton-

Sentii le budella contorcersi.
Alzai lo sguardo sull'interlocutore.

-In che senso?-lo interruppi.

Sapevo come funzionavano queste cose, stava dicendo la verità.

-Luke era suo figlio. Avuto da una relazione extraconiugale. Provava qualcosa  per il figlio di White. A tale notizia non ha retto.-

Avevo la nausea.
Luke un White.
Come cazzo era possibile.

Leony, Matt tutti dovevano sapere.

Uscii dalla stanza.
-Fermati torna indietro non ho ancora finito.-

Non volevo sentire altro lo avrei ammazzato con le mie stesse mani.

-Ti abbiamo assegnato un altro caso. Sei ancora troppo coinvolto nell'incarico precedente. Aspetteremo qualche altra settimana prima di mandarti in Australia.-

Non riuscivo a focalizzarmi su niente.

Uscii dalla stanza e colpii il muro.

A grande falcate raggiunsi l'ala riservata. Dovevo parlare con Leony. Doveva sapere.

La guardia mi fermó.
-Il suo badge non è più valido.-

Cazzo.
-Come scusa? Mi conosci sono mesi ormai che vengo qui. Come può essere che non è più valido. Ti assicuro che è valido e poi lo sai chi sono. Io mio grado mi autorizza a passare in questo maledetto bunker!!- urlai.

-Mi dispiace ho ordine di non farla entrare- continuò.
Ora iniziava a farmi incazzare.

Lo presi per il colletto e lo spinsi sul muro.

Prima di darmela a gambe. Avevo qualche minuto prima che mi venissero a cercare.

Arrivai in fondo.

Mi aspettai di vedere la Leon lì in un angolo del letto come da mesi ormai.
Ma la stanza era vuota.
Nel frattempo la recluta che mi aveva fermato prima mi aveva raggiunto ed era al mio fianco.

-Dov'è?- chiesi.

-L'hanno portata via- disse.

Mi girai verso di lui volevo sapere di più.
-Amico non so altro.- si difese.

-Dovevo essere la prima persona ad essere avvertita, quando si fosse ripresa- urlai.

Lui alzò le spalle.

Non avrebbe detto altro.
Dovevo tornare al piano superiore e chiedere chiarimenti.

Poi prima di arrivare mi fu tutto un po' più chiaro. Doveva essere lei la fonte.

                                                                                        ***

Come promesso! Ci vediamo a 100 ⭐️

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Take a lieWhere stories live. Discover now