New life

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Leony.

Erano passati mesi da quel orribile incubo.
Mesi da quando Leony aveva smesso di esistere .
Ora ero Amber.
Una fioraia nel Connecticut.
Non potevo più usare il mio nome ma ero sempre io.
Ero entrata in un programma di protezione testimoni, avevo una nuova vita. E la mia libertà.

-Si Stitch arrivo subito-
Stavo finendo io mio ultimo acquerello quando la mia nuova amica pelosa aveva iniziato a miagolare.

Un po' come con Meeko, io e Stitch ci eravamo trovate.

Avevo dovuto dire addio al mio amico peloso e non c'era giorno in cui non pensavo a lui.

Ma la verità aveva avuto il suo prezzo e la libertà anche.

Avevo cosí deciso in cambio delle informazioni di allontanarmi da tutto e da tutti, per la loro sicurezza. Mio padre si era tolto dai giochi e aveva avuto la sua punizione.

L'unico da cui non ero riuscita ad allontanarmi era stato mio fratello e Ann.
Gli avevo detto tutta la verità e lui mi aveva capita e si era scusato per non essersi accorto di niente, per tutto questo tempo.
Gli ho però tenuto nascosto di Simon.
Non avrebbe retto un'altra verità.

E poi Ora c'era la piccola Emily a donare gioia a quel che era rimasto della nostra famiglia.

Mi dispiaceva non poter tornare per vivermi mia nipote. Ma ero ancora la psicopatica che aveva sparato al padre e ucciso il marito.
Nonostante questo loro erano venuti a trovarmi nella mia nuova vita è questo mi aveva fatto piacere.

Amber mi piaceva.

Era quello che Leony non era mai riuscita ad essere, tutti i suoi sogni.

Avevo perso molti chili, dopo quel maledetto giorno. Stavo cercando di recuperare mesi di inappetenza. Ma non era semplice. Era come se una parte nascosta di me volesse togliermi di mezzo e metter fine alle mie sofferenze.

Stavo sopravvivendo.

Lasciai il pennello sulla tavolozza e andai dalla mia amica.

Aveva uno strano miagolio. Più un "Muu" che un "Miao".

Le diedi da mangiare.
E tornai nella mia postazione.

Stavo disegnando per l'ennesima volta la stanza ovattata in cui sono stata per tre mesi. La cella in cui ho cercato di riordinare le mie idee.
Eccome se volessi racchiudere il mio passato lí dentro e lasciarlo andare.

-Ei Amber sei in casa?- era Sara.
Una delle mie nuove vicine.

Aprii la porta.
-Scusa il disordine ma stavo pitturando-

Lei sorrise dolce.

-Io e Andrew ci chiedevamo se ti andasse di venire con noi al cinema questa sera?- chiese.

Era bello poter uscire di nuovo. Parlare con persone diverse. Poter passeggiare all'aria aperta. Decidere dove andare.
-Si altroché!- le risposi.

-Perfetto allora ti passo a chiamare verso le nove-

La abbracciai prima di lasciarla andare.

Sara e Andrew erano le persone migliori di questo mondo. Ed era cosí bello fare delle cose normali finalmente.

Per loro ero la nuova vicina fioraia di origine inglese, con un divorzio alle spalle.

Si il divorzio e l'Inghilterra erano le uniche cose che avevo tenuto.

Dopo essermi data una sistemata mi misi al pc. Stavo seguendo delle lezioni per migliorare le mie abilità da fioraia ed essere più credibile.

Quando mi arrivò una mail da Matt.

Era l'invito al battesimo di Emily.
Emily Simon White.
Alla lettura di quel nome il mio cuore ebbe un tonfo.

Matt sapeva che Simon non era morto e che gli era stata riservata la mia stessa condizione.

Avevo evitato di rivelargli la parte della recita.

Ma non avrei partecipato se lui fosse stato presente. Già, nonostante il mio cambio di look , mi sarebbe costato rimettere piede in Inghilterra. Non ero pronta a rivederlo.

Scrissi a mio fratello, che se lui ci sarebbe stato io non sarei venuta.

-Tranquilla è impegnato con il lavoro- mi tranquillizzò.

Avevo il telefono in mano quando iniziò a squillare.

-Amber? Sono tuo cugino Matt-

Sorrisi.
-Cretino sai che riconosco la tua voce non c'è bisogno di presentarti.-

Rise.
-Volevo tranquillizzare la mia...cuginetta. Lo zio Wade non ci sarà.-

Wade questo era il suo nuovo nome.

Deglutii.
-Bene grazie allora prenoto il biglietto aereo. Mi raccomando cerimonia super privata. Non voglio correre rischi.- gli ricordai.

Lui mi assicurò prima di passarmi Ann che mi tenne informata su tutti i progressi della piccola di casa.

Sentire Ann ogni volta era un colpo al cuore.
Non mi sarei mai ripresa da tutta quella storia.
Portarsi tutte quelle verità dentro mi stava distruggendo ma non avrei permesso che distruggesse anche loro.

Ed ora cinema.

                                    ****

Ecco qui un altro pezzetto, ci siamo quasi...davvero pochissimi capitoli e abbiamo finito!
Nono sono molto lunghi come capitoli, lo so. Ma servono come passaggio per far capire cosa sia successo e comprendere una volta giunti al termine, il finale.
Aggiorno sempre a 100⭐️.

xx
    

Take a lieHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin