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NARRATORE'S POV
- 12 Luglio, 2016. Isola Inés, Città Sotterranea. 15:07 -
Un giovane uomo sulla ventina si aggirava a passi lenti tra le strade poco affollate della Città Sotterranea.
Si guardava intorno, con la sua solita aria da menefreghista insensibile, senza alcuna espressione in volto.
La sua pelle pallida e diafana splendeva, colpita dalla luce del sole afoso. (Citazione su Twilight puramente casuale)
I suoi occhi argentati scrutavano i volti dei passanti, uno ad uno: bambini, ragazze, donne, uomini e vecchi.
Stava cercando qualcosa, o meglio: stava cercando qualcuno.
Continuó a camminare per neanche 5 minuti prima di avvistarlo.
Eccolo lí: un ragazzo poco piú piccolo di lui, che doveva avere all'incirca una 16na d'anni, dai capelli biondi cenere e dai piccoli occhi castani.
Aveva la pelle rosea, leggermente paffuto e poco piú alto dell'1,65.
<Trovato.>
Pensò il corvino.
Saltellava con innocenza tra la gente, incurante di essere pedinato.
Il corvino schivava la folla, cercando di non colpire nessuno per non dare nell'occhio.
Era agile, con movimenti fluidi e rapidi riusciva a non farsi notare, nascondendosi nell'ombra.
Il ragazzino grassottello saltellò in una traversa spoglia e desolata, cosí il piú grande decise di approfittarne.
Imboccò velocemente anche lui la vietta, per poi prendere con un rapido movimento il biondo alle spalle.
Lo sentí sussultare a causa del gesto inaspettato e della paura.
Cercò di urlare, pregando in un qualsiasi tipo di aiuto, ma la sua voce uscí ovattata, poiché il corvino, avendolo preveduto, gli aveva messo una mano sulla bocca, mentre l'altro braccio era tenuto intorno al collo, circondandolo da dietro.
Lo portò senza troppa fatica, nonostante la vittima cercasse di dimenarsi con tutte le forze che aveva in corpo, in un angolino buio dietro un edificio.
Dopodiché lo sbattette al muro, prese una pistola da una federa che portava sulla cintura e glie la puntò contrò.
Mise l'indice della mano libera poggiate leggermente sulle labbra, come segno di ordine di silenzio.
Dalla bocca del ragazzino uscí un urletto, e prese a tremare vistosamente.
Si sedette a terra, a causa delle gambe molli dal troppo terrore.
I suoi occhi erano sgranati, le pupille minuscole, le mani tremanti aperte davanti al viso per cercare di difendersi.
<<C-Cosa v-vuoi da m-me?>>
Disse, con la voce rotta dai singhiozzi del suo pianto imminente e facilmente prevedibile.
Levi lo guardava dall'alto, dato che la vittima era inginocchiata al suo cospetto.
Sul volto del corvino non era possibile scorgere alcun tipo di emozione, tranne un luccichio di piacere che gli invase le iridi argentee.
<<Niente di personale, moccioso. Devo solo farti fuori per un mio... "Amico".>>
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∆-Un Brivido D'Amore-∆ ~LevixReader
FanfictionSi, Levi mi perseguita! Ecco a voi una nuova fanfiction su AOT (Attack On Titan), ma questa volta sará un briciolo diversa: inanzitutto, sarete voi le protagoniste, mie care ragazze! E punto secondo: i personaggi sono di AOT, mentre i luoghi, le vic...
