LEVI'S POV
{T.n.}: <<Come ti sei fatto quella cicatrice?>>
La cicatrice.
Il segno indelebile sulla mia pelle che mi ricordava cosa ero stato in passato, ciò che avevo fatto, il dolore che avevo inflitto, il male interiore ed esteriore con il quale convivevo costantemente.
Quella sottile linea chiara e leggermente rialzata che rappresentava il mostro che albergava dentro di me, nel profondo della mia anima.
Se {T.n.} avesse saputo del mio passato... Beh, mi avrebbe sicuramente odiato.
Ed allora? Cosa ti importa se una stupida mocciosa ti odia?
Non chiamarla stupida mocciosa, stronza di una coscienza.
Ah! Sapevo lo avresti detto!
Basta.
Inventati una storia velocemente se tieni tanto a lei, stupido baka!
Per una volta, la mia coscienza aveva avuto un'ottima idea.
Ma cosa potevo inventarmi?
Come potevo guardarla negl'occhi e mentirle?
Ma come potevo nasconderle che conviveva (anche se temporaneamente) con un ladro, uno spacciatore, un assassino?
Come poteva piú farsi toccare da me sapendo che quelle stesse mani erano state ricoperte di sangue altrui?
Come poteva ancora guardarmi negl'occhi, sapendo che quelle due stesse pozze d'acqua cristallina avevano visto la morte, le suppliche delle sue vittime?
Ero un mostro, lo fui e lo sono ancora.
Non potevo dirle tutto ciò.
Non potevo dirle la verità.
Levi: <<Sono caduto dallo skate sull'asfalto quando ero giovane.>>
Le risposi seccamente, col tono più convincente che riuscissi a tirare fuori, dopo qualche attimo di silenzio ed esitazione.
Iniziai a stuzziacarmi il labbro inferiore, cominciando già da subito a sentire il sapore ferreo del sangue.
Lei mi guardò, fredda ed impassibile.
I suoi {G.o.} occhi {C.o.} che mi scrutavano ogni centimetro del viso, immergendo quelle due perle dannatamente luminose tra le mie iridi argentee e bluastre.
I nostri sguardi si incatenarono, per la milionesima volta da quando l'avevo vista appena il giorno precedente.
Come aveva fatto?
Come aveva fatto a rendermi tutto ciò che avevo cercato di evitare di diventare?
Come aveva fatto a rendermi cosí debole, davanti a due iridi {C.o.}, nonostante io mi sia allentato anni ed anni per non amare piú?
No, non potevo.
<L'amore distrugge, l'amore è debolezza, l'amore è tuo nemico.>
Mi ricordai le parole di Kenny, mio zio.
Mi aveva cresciuto lui, dopo la morte di mia madre, prima di abbandonarmi e mandarmi all'orfanotrofio.
Ci passai solamente i primi 6 anni della mia vita, ma furono i 6 anni piú utili per la mia crescita.
Grazie a mio zio sono diventato quel che sono, ed ancora devo capire se essergliene grato o meno.
Imparai a non amare, a distruggere, a soffrire in silenzio, ad avere paura senza mostrare quest'ultima emozione al nemico.
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∆-Un Brivido D'Amore-∆ ~LevixReader
FanfictionSi, Levi mi perseguita! Ecco a voi una nuova fanfiction su AOT (Attack On Titan), ma questa volta sará un briciolo diversa: inanzitutto, sarete voi le protagoniste, mie care ragazze! E punto secondo: i personaggi sono di AOT, mentre i luoghi, le vic...
