Si, Levi mi perseguita! Ecco a voi una nuova fanfiction su AOT (Attack On Titan), ma questa volta sará un briciolo diversa: inanzitutto, sarete voi le protagoniste, mie care ragazze! E punto secondo: i personaggi sono di AOT, mentre i luoghi, le vic...
Mi svegliai a causa della luce che filtrava dalle tende della finestra, che mi colpí proprio in faccia.
Grugnai, ancora assonnata, per poi mettermi un braccio sul viso cosí da coprirmi le palpebre ancora strettamente serrate.
Un forte malditesta mi colpí all'improvviso, cosí mi misi a sedere sul mio letto a castello, andando inevitabilmente a sbattere la testa, dato che dormivo sotto, come succedeva praticamente tutte le mattine.
Un mugolio di dolore mi uscí dalla bocca, ancora leggermente bagnata dalla mia saliva, dato che dormivo con la bocca aperta, russando come un camionista ucraino ubriaco molesto.
Aprii finalmente gl'occhi, guardandomi in giro disorientata.
<Devo sistemare questa camera.>
Pensai, notando la polvere nell'aria visibile grazie al raggio di sole entrato nella stanza.
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Ancora mezza rincoglionita a causa del brusco risveglio, asciugai la bocca con la manica della maglietta che indossavo e mi spostai le coperte di dosso, scoprendomi le gambe nude, che notai essere piene di lividi.
<Ma che cazzo ho fatto ieri sera?>
Non mi ricordavo nulla della notte precedente.
Ero uscita con Eren, il mio migliore amico, ed eravamo andati in discoteca.
Inutile dire che, in giro di pochi minuti, eravamo già ubriachi persi e probabilmente anche fatti da qualche strana sostanza che girava nel locale.
Sbuffai. Odiavo quando succedeva.
Era frustante svegliarsi la mattina con la bocca allappata e senza ricordarsi nulla.
Sconsolata, mi alzai dal letto, e, quando i miei piedi toccarono il pavimento freddo, un forte brivido mi percorse la schiena.
Andai verso la cucina, ma mi fermai per guardare il mio riflesso allo specchio.
Avevo addosso una maglietta bianca non mia, probabilmente maschile poiché mi arrivava fino a sotto le ginocchia, e vestita solo dalle mutande per quanto riguardava le gambe.
<Madonna che occhiaie che ho!>
Mi passai una mano sotto gl'occhi, ancora un tantino lucidi e rossi, notando con dispiacere che erano circondate da delle profonde macchie violastre, quasi nere.
<Sembro appena uscita da una scazzottata.>
Avevo anche il trucco sbavato, cosa che non giovava per niente al mio aspetto.
I miei {L.c.} capelli erano completamente in disordine, le labbra screpolate e secche, il mio corpo dalla pelle {C.pll.} pieno di lividi.