∆-Un Brivido D'Amore-∆ ~LevixReader

Capitolo 14 ~ Pelle

LEVI'S POV

Approfittando della distrazione della {C.c.}, le presi con un rapido movimento il blocco da disegno, che lei teneva ancora saldamente stretto nella mano sinistra.

Mi allontanai con altrettanta velocità da lei, rimettendomi subito in piedi.

La guardai: era ancora distesa a terra, troppo confusa per capire cosa fosse realmente accaduto, e nei suoi occhi {C.o.} vidi un lampo di delusione.

<Probabilmente non le piace perdere.>

Mi nacque un sorrisetti perfido sul volto, ed aprii il blocco dove c'era la matita a fare da "segnalibro", che mi mostrò immediatamente l'immagine di un ragazzo dagl'occhi grigi e dai capelli corvini.

<Wow, cazzo.>

Spalancai gl'occhi.

Ero io, la mocciosa aveva disegnato me.

E cazzo se ero uscito bene.

Passai con un dito sul foglio, accarezzandolo con il polpastrello dell'indice dove la matita aveva tracciato i miei occhi.

Li staccai dal blocco da disegno, per poi posarli in quelli {G.o.} e {C.o.} di lei.

Nel frartempo si era messa a sedere, e si stava mordendo il labbro inferiore, probabilmente preoccupata da un mio giudizio.

Levi: <<C-Come... È-È bellissimo, cazzo. Perché non volevi farmelo vedere?!>>

Gli chiesi accigliato io.

Non mi capacitavo del fatto che lei volesse nascondermi un simile talento!

La vidi arrossire violentemente, per poi abbassare immediatamente lo sguardo verso il pavimento.

{T.n.}: <<G-Grazie...>>

Balbettò lei.

Quella ragazza era davvero incredibile: una bellissima e giovane donna, con dell'evidente talento, forza, carattere, intelligienza.

Cosa poteva mancarle?

Nulla.

Ed allora perché diamine era cosí insicura?!

Levi: <<Dove hai imparato?>>

Mi sedetti affianco a lei, porgendole il blocco, non senza avergli dato un'ultima occhiata, sfogliandolo velocemente.

Avevo intravisto un paio di volti, ripetuti piú volte ma in posizioni, espressioni e con vestiti diversi.

Il primo volto era di una bambina minuta, che doveva avere poco meno di una decina d'anni. Aveva i capelli lunghi e di un genuino biondo chiaro. Gl'occhi grandi erano formati da iridi azzurre come un cielo puro, con all'interno un miscuglio di emozioni positive e negatige. Sicuramente la sua sorellastra.

Mentre, il secondo, raffigurava un bel ragazzo, alto e snello, piú o meno della nostra età, forse poco piú piccolo, dagl'enormi ed innocenti occhi smeraldini, gioiosi e sorridenti, praticamenge identici a quelli di Isabel, e dai capelli leggeremente lunghi e spettinati, tenuti in un taglio sbarazzino, castani.

<Sarà... La sua cotta?>

All'improvviso sentii lo stomaco rigirarsi, ed un senso di nausea invase le mie viscere.

Geloso?

Tsk.

{T.n.}: <<Ho imparato vedendo i pittori di strada, ma la prima volta che predi una matita in mano fu stato a 14 anni. Ho frequentato l'artistico The Ti->>