Capitolo 18 [Vera natura]

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Erano giorni che Miki aveva messo alle strette i due lupi che, dopo la loro unione erano diventato molto più forti.

Eren si era rivelato essere dannatamente forte anche Levi non era da meno ma il più forte fra i due era sicuramente il castano.

Entrambi avevano imparato a trasformarsi e a controllare le proprie abilità che potevano finalmente utilizzare senza alcun tipo di problema.

E forse le cose andavano anche troppo bene tra baci e carezze fra i due amanti, fra sorrisi e battute fra l'unico gruppo d'amici, già, forse troppo.

Forse avevano messo in secondo piano il fatto che erano tenuti d'occhio, probabilmente, forse non avevano prestato abbastanza attenzione o volevano pretendere che quel clima familiare non si spezzasse mai, ma si erano solo illusi.

Levi era uscito per fare le spese necessarie, quella settimana era toccato a lui ed era andato da solo nonostante l'opposizione di Eren ansioso, lo era fin troppo spesso quando si trattava dell'incolumità della sua dolce metà, ma era normale, si trattava dell'alpha dopotutto.

Era tardo pomeriggio e del ragazzo ancora nessuna traccia, il castano allertò i propri sensi e percepì che l'odore del suo amato era più debole, coperto da uomini che odoravano di alcol, sangue e sesso.

Scattò in piedi e dopo aver messo tutti al corrente della situazione inveì contro di loro, tutto ciò era successo solo perché non avevano ascoltato il suo istinto, ringhió arrabbiato con lo sguardo che diventava via via sempre più scuro.

Nessuno aveva osato parlare perché sapevano che aveva ragione ed inoltre Eren non era un tipo facile da calmare, si limitarono a preparare un piano d'attacco per recuperare il lupo nero e distruggere uno dei covi principali di quei cacciatori.

Fortunatamente Miki aveva ottenuto molte informazioni e sapeva che nella foresta c'era uno dei covi segreti più inespugnabili ed importanti dell'organizazione, ma la sorveglianza non era il vero problema, il problema era uscire.

I due animali portarono con se varie sacche con armi, attrezzi utili r vestiti.

Eren era un tipo impulsivo come pochi, era uno che non rifletteva mai prima di compiere azioni sconsiderate che potrebbero nuocere a se stesso, eppure quella volta attese con calma piatta, privo di espressione e della sua solita impulsività non c'era traccia.

Quello era il suo lato che Miki aveva già visto una volta, l'unica cosa in grado di spaventarla erano quegli occhi smeraldo, oscurati dall'odio e dalla voglia d'uccidere, freddi e calcolatori, immobili e attenti che aspettando per colpire nel punto più doloroso del corpo e dell'animo.

Già, lei lo aveva visto che cosa poteva fare se perdeva il controllo e aveva paura, non era facile notarlo ma le sue pupille erano dilatate.

Ci misero dei giorni per pattugliare l'entrata e le abitudini delle guardie e più tempo passava più gli occhi del castano diventavano simili all'oscurità senza fine, lei lo sapeva perché, lei si era accorta del pianto, delle grida d'aiuto e delle cose orribili che il povero Levi stava vivendo incapace di difendersi ormai.

<Andiamo> disse freddo il lupo avanzando deciso nella sua firma animalesca, tutti lo seguirono in silenzio con passo felpato, uccisero le guardie all'uscita e scivolarono all'interno di quel terribile luogo.

Eren faceva strada digrignando i denti come una bestia inferocita pronta a sbranarsi, si erano divisi, Hanji e Mike erano andati a perlustrare la zona, cercare informazioni e controllare che nessunaltro fosse lì.

<Chi va là?> chiese una ragazza che il castano riconobbe immediatamente, Mikasa, la sua sorellastra, in risposta le saltò addosso senza ucciderla.

<Eren perché mi stai facendo questo?> <...> lui non rispose e anche se l'avesse fatto lei non avrebbe capito <È tutto inutile, ahaha, se non posso averti io non ti avrà neppure lui, non si riprenderà m-> lasciò la frase a metà perché lui la sbranò sporcando il proprio manto grigiastro di sangue.

Perseguirono in silenzio finché videro due ragazzi puntare loro contro un fucile, uno era alto e magro, aveva i capelli biondo cenere e sembrava un cavallo.... l'altro era basso e magro, aveva due grandi occhi azzurri, i capelli biondi e l'aria impaurita.

Miki prese la forma umana e passò avanti ancora nuda <Potete fuggire anche voi se vi unite a noi, ma scegliete velocemente, lui sta tremendo per sbranare chiunque si mette sulla sua strada, io non sono eclusa> disse facendo notare il suo tatuaggio.

<J.... tu sei...?> <Si e lui mi fa paura> disse mentre Eren non li ascoltava cercando di calmare se stesso, il biondo si avvicinò e si trasformò in un lupo e si chinò, stava giurando fedeltà al suo nuovo capo-branco e l'altro, obbligato, fece la stessa cosa.

Entrambi vennero guardati con sufficienza da quello sguardo freddo e spietato, ma lo seguirono mentre la ragazza tornava tigre.

Proseguirono lungo quei stretti e angusti corridoi ignorando ogni porta se non quella dalla quale l'odore di Levi proveniva.

Eren continuava a procedere sempre con la stessa andatura lenta, con quell'aura spaventosa che lo accompagnava facendo tenere tutti e tre a debita distanza, era qualcosa che non puoi capire se non ci sei davanti....

Si sentirono  delle voci riaccheggiare per quelle mura rovinate, una risata disgustosa e i lamenti di un pover uomo che bon voleva più continuare.

<Ma come, Grisha, dopo aver maltrattato tua moglie e tua figlia per anni ti tiri indietro?> <Tu mi hai costretto, hai detto che se avessi fatto cosi non avresti fatto loro del male, ma no, ti hai ucciso la mia dolce Carla e chissà cosa vuoi fare a mio figlio!> <Non io, sarai tu a farlo> purtroppo l'uomo non sapeva chi stesse ascolta si e lasciando tutti sbalorditi.

Ma nessuno entrò in quella stanza e si diressero senza voltarsi mai verso quella in cui era Levi, la stessa da cui uscivano pianti, singhiozzi, urla e odore di sangue.

La stanza con più sorveglianza all'intero e all'esterno, quella piccola stanza che aveva visto tutte le angherie che il poveretto aveva subito per ridursi in quello stato e al solo pensiero il sangue di Eren ribolliva.

Animal [ereri]Where stories live. Discover now