Capitolo 4 [lite]

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Il giorno seguente li aspettò una verifica a sorpresa, Levi sbuffò sonoramente poi lasciò scivolare la penna sul foglio bianco mentre i tichettii dell'orologio rompevano totalmente il silenzio che aleggiava nella classe, che bel modo di iniziare l'anno scolastico, pensò sarcasticamente.

Nessuno sapeva nulla dei quesiti che erano stati posti o quasi nessuno e ovviamente quello non era il suo caso e infatti finì con qualche minuto d'anticipo

Era stato facile forse troppo per essere considerata una verifica o forse era solo lui troppo meticoloso in qualsiasi cosa facesse.

Levi chiuse la penna e la appoggiò sul banco in legno guadagnandosi un'occhiata stizzita dalla prof di scienze che non comprese poi quando lasciò vagare il suo sguardo fino al suo compagno di banco notò che anche lui aveva finito e stava guardando fuori dalla finestra e si prese qualche secondo osservandone i liniamenti mascolini e ben marcati.

I suoi occhi glaciali si imbatterono nella sua nuova amica, lei stava giocherellando con i suoi capelli mentre si dondolava sulla sedia ancorata al suolo solo da una delle tre gambe, sosa non troppo sicura e sembrava quasi stesse facendo uno spettacolo da circo.

Al suono della campanella che scandiva anche l'inizio della ricreazione il ragazzo si alzò dal proprio posto sospirando contento, prese il suo spuntino e fece per dirigersi fuori dall'aula ma la rossa con passo veloce gli si gettò addosso abbracciandolo, rischiando di farlo cadere rovinosamente al suolo.

Levi non amava le effusioni, oh no, tanto meno quelle in pubblico ma decise di cercare di rimanere calmo: erano a scuola e non voleva avere problemi anche con i professori così i due uscirono assieme dalla classe e solo dopo qualche istante arrivarono Hanji e Mike.

La ragazza occhialuta aveva fatto un fischio e attirato l'attenzione dei due che poi andò dritta, veloce come un treno nella direzione di Levi e iniziò ad avanzare le sue ipotesi su un presunto fidanzamento tra lui e la ragazza "nuova", o meglio da lei sconosciuta e che era al suo fianco.

Miki rise divertita, Hanji non era cambiata affatto mentre lei era cambiata, forse troppo, perciò non si arrabbiò nonostante lei non fosse stata in grado di riconoscerla, ma anzi sorrise e poi decise di chiarire le cose salutando la ragazza dagli occhi color cioccolato chiamandola per nome.

Erano tutti abbastanza confusi e fu allora che la fulva decise di spiegare bene la situazione:prima di trasferirsi in quella città viveva nella stessa città dalla quale provenivano loro, la città sotterranea e loro due erano grandi amiche anche se erano anni che non si vedevano più.

Hanji imbarazzata le chiese scusa ma spiegò che non poteva contattarla, sarebbe stato meglio per tutti sopratutto in quel periodo, sia per le situazioni della rossa sia per le sue e in quel preciso istante lo sguardo di Miki si incupì, lo fece ancora di più quando la castana chiese < Come sta tuo fratello?>

Chiese la quattrocchi con innocenza, all'udire ciò l'espressione della ragazza si rabbuiò totalmente, ancora di più.

I suoi occhi dorati incontrarono il vuoto, poi rise sarcasticamente e con un filo di voce rispose a quella domanda che era stata come un paletto nel cuore per lei <Come sta, non sta in nessun modo, non so dové, Hanji, è per quello che ti ho detto che era più sicuro se nessuno mi parlava in quel periodo e anche se avessi voluto non ci saresti riuscita questo perché...>

La ragazza si interruppe mentre si perdeva in dolorosi ricordi < In ogni caso, se ora sono qui lo devo a Carla, la madre di Eren>

Si percepiva chiaramente il dolore nella sua voce rotta allora capirono quindi che non era qualcosa sulla quale sarebbe stato bene insistere e cambiarono velocemente discorso e finirono tutti a parlare del più e del meno mentre Eren rifletteva su ciò che la sera prima aveva detto alla sua amica seduto, da solo, in classe osservando un punto indefinito davanti a se.

Non avrebbe dovuto, lo sapeva, ma era esploso su di lei e se ne vergognava inoltre non sapeva come poter rimediare a quel che aveva detto e di certo non era in grado di chiederle scusa sia perchè era troppo orgoglioso per farlo, sia perchè la sua espressione vuota non avrebbe permesso alla ragazza di capire se fosse stato sincero o stesse solo cercando di non rimanere solo, sospirò, la vita era davvero complicata, specialmente la sua.

Animal [ereri]Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz