Capitolo 14[Lui é...?]

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Levi fu il primo a svegliarsi, all'inizio voleva solo restare con gli occhi chiusi godendosi quel dolce tepore e quel suo amato odore di cioccolato, stava così bene in quel letto e d'impulso affondò ancora di più la testa nel "cuscino" ma quando questo si mosse impercettibilmente ricordò di essere nel letto con Eren ma si impose di non arrossire.

Spalancò gli occhi e si rese conto che era praticamente incollato al corpo del ragazzo e anche se avesse provato a liberarsi, non ci sarebbe riuscito visto che la presa ferrea di Eren non gli permetteva praticamente movimenti, non che volesse veramente liberarsi da quella presa.

Era strano ma per quanto odiasse anche solo essere sfiorato dagli altri non si sentiva a disagio, anzi, era come se finalmente il suo cuore fosse più leggero.

Si sentiva forse per la prima volta dopo tanto tempo nella sua vita davvero bene, felice.

A questi pensieri il suo volto si tinse impercettibilmente di rosso e in quel momento ringraziò che Eren non potesse vederlo, sveglio o meno ma ringraziò anche il fatto che non arrossiva più di tanto e quindi la cosa non era così evidente.

Eppure non capiva quell'incendio che si era sviluppato sulle sie gote, perché le sentiva bruciare, a cosa era dovuto si chiedeva in cerca di una riposta più semplice di quanto credesse.

Per sua fortuna Levi non si era ancora reso conto che Eren era senza subbio più sveglio di lui e che si era svegliato già da un pò.

Lo aveva osservato dormire senza smettete di sorridere e si era sentito un po' un maniaco per questo ma non poteva farci nulla, era così dannatamente tenero mentre dormiva che non aveva voluto svegliarlo.

Cercando di sembrare il più naturale possibile si avvicinò al corvino appoggiando il volto nell'incavo del suo collo inspirandone, cautamente, l'aroma di menta che questo emanava.

Il moro si irrigidì all'inizio facendo preoccupare Eren, ma poi si rilassò e si lasciò abbracciare senza replicare troppo lasciando che il ragazzo-lupo potesse godersi quel momento intimo e rilassante.

Non seppero neppure per quanto rimasero in quella posizione ma nessuno dei due voleva alzarsi o separarsi dall'altro.

Era un sentimento che non avevano mai provato oppure concepito prima,un sentimento genuino e dolce quanto complicato.

Eren ormai beccato sveglio da Levi, aveva costretto il castano a non alzarsi e aveva appoggiato la sua testa sul petto muscoloso dell'altro mentre questo spontaneamente in un gesto dettato dall'istinto aveva preso ad accarezzargli la scompigliata massa di capelli castani.

Levi non lo ammetterebbe mai ma le sensazioni che provò quel giorno lo resero uno dei giorni più belli di sempre per lui.

Si stupì quando infilò le dita fra quei folti capelli castani sia per il suo gesto insensato sia per la morbidezza e la perfezione di quella zazzera spettinata.

<Che ne dite di alzarvi bellezze?> chiese una voce gentile, cristallina e scherzosa che Levi quasi non riconobbe, ma notò che Eren non si era mosso di un millimetro e si era limitato a sbuffare infastidito.

<Si Miki > aveva detto sollevando di poco il volto dal petto del più basso dandogli possibilità di osservare perfettamente i lineamenti del suo volto e ne rimase incantato, era dannatamente bello....

<Oi , qualcosa non va?> chiese l'altro preoccupato risvegliandolo dai suoi pensieri <Ehm, mi stavo chiedendo come fai ad avere i capelli così morbidi?> chiese imbarazzato arrossendo appena, quello era forse uno dei momenti più imbarazzanti in cui si era ritrovato.

Però che altro poteva fare se quella era l'unica scusa che gli era passata velocemente, per la testa, bhe almeno l'unica cosa leggermente sensata.

Eren rise, una risata dolce e genuina che fece battere velocemente il cuore di Levi che avrebbe giurato, non avrebbe mai più battuto.

<In realtà sono così e basta, anche i tuoi sembrano morbidi...> disse senza smettere di sorridere e quel sorriso era capace di mandare in pallone il cervello del povero Levi che non era più capace si pensare o ragionate razionalmente.

<Posso toccarli?> chiese il più alto mordendosi in labbro come se già si stesse trattenendo dal farlo, come un bambino goloso davanti ai suoi dolci preferiti.

Il più basso emise un <Mh-mh> un pò esitante non riuscendo a parlare bene e di certo non voleva fare una figuraccia senza motivo, era inoltre curioso di come sarebbe stato il tocco di Eren.

Appena scosse la testa affermativamente gli occhi dell'altro brillarono di una luce davvero bella, una luce che se qualcun altro avesse visto avrebbe cercato di tenere per se, cosa che in quel momento valse anche per lui, per il freddo, scorbutico e acido Levi Ackerman.

La mano dal grande e caldo palmo e le dita lunghe e affusolate di Eren si appoggiò sulla testa dell'altro giocando con le ciocche nere , le trovò davvero morbide e lisce.

Sfiorare in quel modo quel ragazzo che ormai era certo di amare, con così tanta naturalezza come se fossero una coppia fece battere il suo cuore tanto forte che quasi scoppiò.

Al pensiero che assomigliassero a una coppia non poté fare a meno di mostrare un enorme sorriso che aumentò ancora quando notò le gote rosse del più basso.

Di malavoglia ritrasse la mano <Sono più morbidi dei miei > annunciò ridendo leggermente per poi recuperare i vestiti e indossarli velocemente e senza aspettare l'altro corse al piano inferiore accorgendosi che era già pomeriggio.

<Eren, posso parlarti un attimo ?> chiese la rossa e lui fece un cenno con il capo seguendola notando che la sua tinta stava lasciando spazio ad un colore bianco neve e che i capelli le si erano allungati molto, trascinando con se il colore.

<Puoi taglierli un po'?> chiese porgendogli delle forbici e lui eseguì mentre lei rideva sotto i baffi <Cosa?> <Come va con la tua principessa?> <Non chiamare Levi principessa> sbuffò lui arrabbiato cercando di nascondere il suo sorriso e l'imbarazzo <Chi ha mai fatto il nome di Levi?> <Sono stato beccato, eh?> <Già> <Credo di aver avuto l'imprinting>

A quell'affermazione gli occhi della ragazza brillarono cosa che lui non poté notare <Fatto> terminò allontanandosi appena dalla sua amica <È una buona cosa Eren, sai dopo tutto quello che hai passato...>

Eren non sapeva cosa dire, non era certo fosse proprio un bene ma non credeva fosse davvero un male quindi si limitò a starsene in silenzio aspettando che lei parlasse ancora <Non avere paura, sono certa che te la caverai e poi ho un regalino per te> disse lei ghignando.

Al più alto arrivò un messaggio e quando controllò la chat con la sua migliore amica sorrise come uno scemo; si trattava della foto di lui e Levi che si abbracciavano e sorridevano entrambi nel sonno.

Senza esitare la impostò come sfondo del suo telefono, già, era proprio innamorato di quel ragazzo conosciuto da molto poco e sperava fosse dovuto al l'imprinting perché se così fosse stato allora sarebbe stato ricambiato.

<Aspetta, questo significa che lui è...> non poté chiederle nulla perché lei era già sparita lasciandolo lì, da solo con le sue domande.

Animal [ereri]Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ