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2 MESI DOPO
"Mia madre continua a mandarmi lettere per sapere come sto, non so quante volte ancora devo dirle che sto bene. Sto bene! Sto bene!"
Dico a Joseph con tono molto più alto di quanto volessi.
È colpa di mia madre, mi fa innervosire, è così opprimente.
"Tesoro stai calma! È solo in pena per te, sei lontana da lei e sei incinta"
Chiaramente è dalla sua parte. Chiaro.
"Tu sei dalla sua parte non è così? Dovresti calmarmi invece di.." agito le braccia in aria non trovando le parole.
"È sempre così Isabelle, ogni volta che arriva una lettera da tua madre..."
Si tira su in piedi e va verso la veranda.
"Si preoccupa per te. È bene Isabelle" aggiunge
Lo vedo un po' triste. Un po' giù di morale.
"Jopseh che c'è? È successo qualcosa?"
Mi avvicino a lui.
"No.. Tutto bene." non mi guarda.
C'è qualcosa che non va. Non tiene mai la testa bassa mentre mi parla, mai.
"Tu mi stai nascondendo qualcosa, lo sento... Dimmi che cosa ti preoccupa ti prego"
Gli prendo la mano tra le mie ma lui rapidamente la toglie lasciandomi ancora più perplessa e preoccupata.
"Ho una riunione con il consiglio. Ci vediamo stasera.."
Si divincolò da me così, lasciandomi li sola.
Non sapevo che fare..

Cercai di non pensare alla conversazione avuto con Jopseh per tutto il pomeriggio ma non ci riuscì, ogni ora era un agonia.
Erano le 5.00 quando decisi finalmente di agire, fare qualcosa.

Bussai alla porta, e senza nemmeno attendere entrai.
Lui era lì seduto sulla sua scrivania.
È incredibile l'effetto che mi fa ogni volta che lo vedo, spero sarà così per sempre: farfalle nello stomaco, batticuore, brividi..
È bello essere innamorati di lui, è bello amarlo.
Non appena mi vide alzo lo sguardo, era serio e nei suoi occhi quel scintillio non c'era più.
"Ciao.." dico con voce flebile.
"Ciao." si irrigidisce.
C'era qualcosa che non andava davvero, lo sentivo. Lo si percepiva in quella stanza.
C'era una distanza tra me e lui.
"Joseph che succede?"
Alza lo sguardo dai documenti e i nostri sguardi si incrociano.
"Niente" si limitò a dire.
Certo lui non è mai stato un uomo dalle tante parole, ma queste sono davvero poche.
"Ti prego, dimmi che sta succedendo? Ti sento lontano da me, sono tua moglie, parla con me ti prego!" lo supplicai.
Lui mi guardò senza dire nulla con una strana espressione di 'tristezza' forse...
Aveva gli occhi lucidi e questo basto per far emozionare anche me ma mi trattenni.
"Ti prego... " lo supplicai ancora una volta.
"Possiamo parlarne stasera se ci sono problemi, ho molto da fare ora come vedi"
Mi si spezza il cuore sentirlo parlare così.
"Perché? Perché mi fai questo?"
Scoppiai in lacrime.
"Ti prego non piangere."
"Invece io piango. Non riesco a capire cosa succede.. Tu sei diverso, sei lontano da me.. Mi manca mio marito"
La sua espressione diventò dura improvvisamente.
"Quale dei due..?" mi guardò senza sbattere ciglio.
Scuotei la testa guardandolo perplessa.
"Quale dei due? Joseph cosa stai dicendo?"
Mi lanciò un occhiata furiosa ma allo stesso tempo disperata.
"Forse ora ti sarà più chiaro.." tirò fuori dal suo cassetto personale una lettera e la buttò bruscamente sulla scrivania.
Io la guardai sconvolta.

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