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Pov. Joseph

La nostra luna di miele durata un mese ormai era solo un ricordo, eravamo tornati a corte perché mio padre non si era sentito molto bene e noi volevamo stargli accanto.
Avevamo suddiviso la nostra luna di miele in sezioni se si può dire così, le prime due le abbiamo passate facendo solo sesso. Sesso sconvolgente e primitivo in ogni luogo possibile immaginario.
È stata davvero un operazione full-immersion nel sesso.
Ma con lei non è semplice sesso, no..con lei è una cosa profonda, emozionante, che ti prende tutto, anima e corpo.
Lei è magnifica e stupenda, quasi tutte le notti mi svegliavo e rimanevo a fissarla per ore. Fa delle strane facce mentre dorme ma sono adorabili.
La amo così tanto. Sono così fortunata ad averla.

Le altre due settimane abbiamo visitato molti posti. Siamo andati in vari paesini ovviamente rimanendo in incognito.
Abbiamo scoperto delle cose davvero interessanti e dei luoghi magnifici.
Abbiamo fatto varie escursioni e siamo andati anche a nuotare nel mare.
Una luna di miele unica che so entrambi non dimenticheremo mai.

Sono nel mio ufficio ora , immerso dai documenti e non ho molto tempo per lei , spero che se la passi con la duchessa Hargis, la differenza d'età è molta ma sembrano andare molto d'accordo.
"Tesoro, avresti 5 minuti per me? " Eccola. Sempre puntuale per l'appuntamento dei fiori freschi del mercoledì.
"Tesoro, eccoti. Ti stavo giusto pensando" le andai incontro.
"Mi stavi pensando?"
"Si. Stavo pensando alla nostra luna di miele.."
".. A quanto ci siamo divertiti" aggiunsi.
"Già, è stato il mese più bello della mia intera esistenza." mise le braccia intorno al mio collo e mi guardò con quei suoi bellissimi occhi da cerbiatta.
"Sei capitata male oggi"
"Perché?" mi guardò triste.
"Ho un incontro con il conte Bahia proprio ora. Non posso fare tardi"
"Devi proprio andare?"
"Si, sono settimane che mi chiede un colloquio. Dev'essere urgente"
"Tutti ti rubano da me.." abbassò la testa.
"Nessuno mi ruba da te piccola. Io sono completamente tuo. Per sempre"
"Mhh.. Eh va bene. Vai da questo conte. Ci vediamo più tardi" sbuffò.
"Ti chiamo appena finisco. Ti amo"
"Ti amo anch'io"
La baciai e poi uscii dall'ufficio in rapidità.

Pov. Isabelle

Da quando siamo tornati dalla luna di miele non passa più nessun momento con me, e sempre dentro quella maledetta stanza a firmare carte e ricevere nobili dignitari, dovevo dirgli una cosa importate ma gliela dirò stasera a cena. Almeno spero...
Alla fine è solo quello il momento in cui siamo insieme.

"Maestà il conte Grimaldi ha chiesto un udienza " disse la duchessa Hargis.
"Lo faccia accomodare duchessa. Sarò subito da lui."
Era sempre la solita storia , ogni mattina dovevo ricevere nobili da tutto il mondo e risolvere questioni che sinceramente non mi interessavano. Questioni politiche e sociali che sicuramente consideravo superflue.
Si lo so, è il mio compito questo ma sono pur sempre una giovane ragazza innamorata che vuole trascorrere più tempo possibile con suo marito, che vuole fare cose semplici, che vuole una vita semplice.

Raggiunsi la stanza dei colloqui. Il conte era già lì.
"Maestà .." si inchinò ai miei piedi.
"Conte Grimaldi che piacere averla qui a corte."
"Il piacere è mio maestà. È sempre bello tornare qui, l'atmosfera mi è così familiare"
"Sono contenta si senta come a casa. Lei è il benvenuto qui a corte"
"Maestà sono qui oggi per dirle innanzitutto che lei è stimata da tutto il suo popolo e non solo, molti paesi come i Paesi Bassi da dove vengo io le sono devoti e amano la maestà vostra"
"Ne sono veramente felice"
"E...vorrei invitarla al mio castello per un ballo in vostro onore. Molti desiderano conoscere la maestà vostra di persona"
"Ne sarei veramente felice Conte. Mi mandi tutti i dettagli, tramite telegramma"
"Sarà fatto vostra maestà. Arrivederla" Si congedò dandomi un bacio sulla mano.
Quando fui sola chiamai di nuovo la duchessa, che era sulla soglia della porta.
"Duchessa mi accompagni fuori a prendere un the. Ho bisogno di aria fresca. Chiami anche l'arciduchessa"
"Certamente maestà. Come desidera"

"Finalmente siete arrivate!" dissi un po' seccata.
"Mi scusi maestà ma l'arciduchessa era introvabile." si scusò la duchessa Harcis.
"Non prendertela con lei figlia mia. È colpa mia perdonami"
Si sedettero li di fronte a me.
"Siete perdonata madre. Ma dove eravate?"
"Nella serra. Stavo parlando con il messaggero."
"Con il messaggiero? Che è successo?"
"Tuo padre. Non sta molto bene."
"Grave?"
"Non si sa ancora. I dottori non riescono a diagnosticare nulla"
"Posso mandare un dottore se vuoi. Sono più qualificati qui."
"Tuo zio Leopold ne ha già mandati due. Non serve figlia mia"
"Posso fare qualcosa madre?"
"Al momento no. Ti tengo informata"
Tenne lo sguardo basso.
"Parto stasera. Ha bisogno di me"
"Parti?"
"Si. Ormai tu non hai più bisogno di me."
"No..madre vi sbagliate. Ho bisogno di voi qui."
"Non mi parlate quasi mai"
"Non potete lasciarmi qui. Io.." mi sali un'improvvisa ansia.
L'idea di ritrovarmi sola in questa corte dove non conosco nessuno tranne mio marito e zio Leopold mi spaventò. Non so se sarò in grado.

"C'è la farete. Siete forte e molto intelligente. E poi non ho detto che non mi vedrete più. Tornerò"
"Vengo anch'io. Vengo a trovare papà"
"Lasciare corte e tuo marito? Non se ne parla. Il tuo posto è qui"
"È mio padre. E sta male.."
"Non credo Joseph sarebbe d'accordo."
"Lui approva ogni mia decisione madre."
"Sarà un viaggio molto lungo. Non so se sia il caso date le tue condizioni"
La guardai perplessa.
Lei sa?
"Duchessa Harcis può lasciarci un secondo?"
"Certo maestà" si inchinò e se ne andò verso la veranda a est.
"Madre.. Voi.. Voi lo sapete?"
"Che siete in dolce attesa. Si lo so."
"Ma come.. Chi lo sa oltre a voi?"
"Nessuno solo io. Ti conisco Isabelle. Noto ogni cambiamento, ogni cosa"
"Tenetelo per voi madre. Per ora"
"Joseph lo sa?"
"Non ancora. Pensavo di dirglielo stasera a cena."
"Sarai un ottima madre. Ne sono certa"
"Ho paura madre"
"Non devi averne"
"Lady Alisa è morta di parto e anche la duchessa Goss."
"Erano donne frivole e deboli. Tu no."
"Se dovesse capitarmi qualcosa voglio che vi prendiate cura di lui o lei."
"Non dovete nemmeno pensarlo. Sarete voi a prendervene cura"
"Madre..posso abbracciarvi?"
"Oh Isabelle! Certo che si. Vieni qui"
Mi rifugiai tra le sue braccia.
Da quanto tempo non abbracciavo mia madre.
Non ricordo nemmeno quando è stata l'ultima volta.
"Vi voglio bene. Anche se a volte sembra di no. Voi siete mia madre e sarete per sempre una parte di me"
"Oh Belle.. Ti voglio anch'io bene. L'amore che provo per te figlia mia è indescrivibile."
Dopo quel momento di debolezza ritorna in me.
"Verrò con voi madre. È la mia decisione questa. Vi prego di rispettarla"
"Se è questo quello che vuoi"
"Si. Voglio questo"



"Tesoro mi hai fatto chiamare?"
Joseph entrò nella stanza allarmato.
"Si. Devo dirti due cose"
"Mi devo preoccupare?" mi guardò serio.
"Non credo. No penso di no."
"Dai dimmi Isabelle. Non tenermi sulle spine"
"Mio padre sta male, parto stasera con mia madre. Tornerò presto te lo prometto"
"Come tuo padre sta male? Che cos'ha?"
"I dottori non lo sanno per certo. Vado li anche per questo. Voglio stare con lui Joseph"
"Sarà la prima volta che ci separiamo"
"Si. Sarà molto difficile già lo so, ma tornerò presto amore mio"
"La seconda cosa?" chiese ancora un po' teso.
"La seconda cosa ti piacerà." mi avvicinai a lui.
Le sue mani si appoggiarono dolcemente sulle mie guance.
"Come fai ad esserne così certa?" mi guardo intensamente con i suoi occhi blu.
"Perché lo so....sono incinta Joseph."
"Aspetti un figlio?"
"Si. Nostro figlio o figlia chi lo sa" sorrisi.
"È magnifico Isabelle. Tu sei magnifica" mi baciò appassionatamente.

BOUND TO YOU Where stories live. Discover now