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6 MESI DOPO

Le porte all'improvviso si aprirono e iniziò una dolce e delicata musica di violini, tutti gli invitati si alzarono in piedi rivolgendo la sguardo ovviamente verso di me. In altre occasioni sarei stata in imbarazzo ad avere tutti gli occhi puntati su di me ma oggi, non mi importa. Mi importa solo di Joseph, della sua reazione quando mi vedrà.
Percorsi lentamente la navata tenendo lo sguardo fisso avanti, finché non vidi lui, il mio futuro marito.
Era così bello, impeccabile come sempre.
Sembrava molto nervoso, era in costante movimento ma appena mi vide si immobilizzò. Mi guardò dalla testa ai piedi e poi lo vedi sorridere.

Arrivata li, non so perché ma tutta l'ansia che avevo scomparve.
Averlo accanto a me era una sorta di tranquillante.
"Sei perfetta.. " mi disse a bassa voce
"Grazie..anche tu non sei niente male" gli sorrisi.

"Joseph volete prendere questa donna come vostra legittima sposa, vivere insieme a lei secondo la legge di Dio nel sacro vincolo del matrimonio? Volete amarla, confortarla, onorarla e restarle accanto in salute e in malattia per tutti i giorni della vostra vita? " chiese il vescovo.
"Lo voglio" rispose guardandomi con i suoi bellissimi occhi che mi stavano esprimendo in quel momento tutto l'amore che provava, l'amore sincero.

"Isabelle volete voi prendere quest'uomo come Vostro legittimo sposo, vivere insieme a lui secondo la legge di Dio nel sacro vincolo del matrimonio? Volete obbedirgli e servirlo, amarlo, onorarlo e restargli accanto in salute e malattia finché morte non vi separi? "
"Si, lo voglio. Con tutto il mio cuore. " cercai di non scoppiare in lacrime per l'emozione.

Lui si girò verso di me, mi guardò profondamente con i suoi occhi blu e poi prese la fede.
Non ci posso credere, sta davvero accadendo, mi sto sposando..
Mi prese la mano tra le sue, erano così fredde.
"Con questo anello, io ti sposo. Con il mio corpo venero la tua persona, con tutti i miei beni terreni io provvederò a te, nel nome del Padre, del figlio e dello spirito Santo. Amen"
Mi mise l'anello lentamente al dito e poi mi sorrise dolcemente.

Ora era il mio turno...
Isabelle respira su!

"Con questo anello, io ti sposo. Con il mio corpo venero la tua persona, con tutti i miei beni terreni io provvederò a te , nel nome del Padre, del figlio e dello spirito Santo. Amen"
Mi scese qualche lacrima e poi con mano tremante gli misi la fede.

"Io vi dichiaro dunque marito e moglie" annunciò il vescovo.

Tutti applaudirono.

"Non si torna più indietro"
"No. Sono contenta sia così... Non potevo fare scelta migliore. Ti amo"
"Ti amo anch'io. Ogni singola parte di me ti ama"
Mi strinse a se e mi baciò delicatamente la testa.
"Vorrei tanto poterti baciare in questo momento" mi sussurrò.
"A chi lo dici... Ma a quanto pare non è concesso!"

Nessun bacio al matrimonio, non ho ancora ben capito il motivo ma è il cerimoniale di corte che vuole così.
Dovrò trattenermi e anche lui, mi guarda con sguardo infuocato, sembra volermi spogliare con gli occhi.
"Non vedo l'ora di essere solo con te. Tu ed io..."

Il ricevimento reale e la cena furono a dir poco magnifici! Tutto curato in ogni minimo dettaglio.
Di certo devevo ringraziare mia madre, è stata lei a fare il lavoro maggiore. È così brava nell'organizzazione di eventi. Sa cosa è meglio e ciò che non lo è. Io non sarei mai riuscita a fare una cosa del genere, e ovviamente è merito anche di mio zio Leopold.
Senza di lui non avremo mai potuto sposarci così presto. È stato disponibile verso i nostri confronti e gliene sarò per sempre grata.

Prima di lasciare il ricevimento con Joseph, mia madre mi prese in un angolo e mi fece delle brevi ma molto chiare raccomandazioni che mi misero a dir poco in imbarazzo.

BOUND TO YOU Where stories live. Discover now