Capitolo 26

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*Leggete lo spazio autrice per favore ❣*

Ancora non mi sono abituata a stare così tanto a contatto con una persona, soprattutto se si tratta di Newt. Le sue braccia che ancora avvolgono la mia vita e i suoi capelli che mi provocano il solletico sul collo è ancora troppo da metabolizzare per me, che sono una persona diffidente e fredda, quando voglio. Non so di preciso cosa siamo io e Newt, ma quello di ieri non è stato un semplice bacio, o almeno lo spero. Questa confessione non mi ha solo distrutto psicologicamente, ma mi ha fatto scoprire un nuovo lato di Newt. Un lato fragile, debole, che si potrebbe frantumare da un momento all'altro. È proprio vero, allora, che tutti hanno paura, che tutti si sentono soli, anche una sola volta nella vita. La persona che credevo più felice e forte, è in realtà una che ha bisogno di tutto l'aiuto possibile, aiuto che sono disposta a dargli. Farei di tutto per lui. Ma è proprio questa parte buia e oscura di sé che lo rende una persona di buon cuore e coraggiosa. Newt si slega dall'abbraccio e mi guarda intensamente, trasmettendomi tutto il dolore che sta provando in questo momento.

"Grazie" dice lui con un sorriso sbilenco "Grazie per avermi capito" Gli sorrido, limitandomi a guardarlo.

"Non fare mai più una cosa del genere. Mai più. Promettimelo" gli dico in tono serio. Lui accenna ad un sorriso e si asciuga l'ultima lacrima rimasta.

"Lo prometto. Non mi azzarderei mai a lasciarti in un posto così da sola" dice. Io lo guardo alzando un sopracciglio.

"Non sarei da sola. Sarei con Minho" dico sfidandolo. Lo mi rifila un'occhiataccia provocatoria.

"Mi correggo. Non ti lascerei mai in un posto come questo da sola e con quel pive di Minho" dice, adesso sorridendo per davvero. Mi fa sentire subito meglio vedere le sue labbra piegarsi in un bel sorriso che solo lui sa fare.

"Ah bè, starei con Thomas" continuo io. Sto cercando solo di non fargli più pensare all'argomento che tanto lo disturba.

"Tu stai con me. Punto e basta." dice lui, sbuffando. Ridacchio, guardando la sua buffa faccia scocciata. Subito un sorriso si forma sulle sue labbra.

"Mi accontenterò. Adesso vado, devo fare una chiaccheratina con Teresa. A dopo" dico sbrigativa, per voltarmi dalla parte opposta subito dopo, ma non prima di aver visto in Newt formarsi un espressione allibita.

"E con questo cosa vorresti dire?" mi urla lui da lontano. Ridacchio in silenzio e dopo essermi allontanata da lui, entro nel Casolare per cercare Teresa. Giro fra i tavoli, e vedo già vari Radurai seduti a cenare. Finalmente trovo Teresa, seduta in un tavolo appartato insieme a Thomas e Minho. Mi reco da loro, mentre sento Thomas e Minho discutere animatamente su chi sia stato più veloce fra di loro oggi nel Labirinto.

"Ehi pive" richiamo la loro attenzione. Tutti e tre si girano nella mia direzione, e Teresa mi rivolge un sorriso.

"Ciao Jul" mi saluta Thomas, mentre Minho mi fa un cenno amichevole con la mano.

"Teresa, ti devo parlare" dico, scoccando un'occhiata ai Velocisti "In privato" Lei si alza di scatto, mi prende per un braccio e mi trascina per tutto il Casolare finché non usciamo fuori. Proprio mentre usciamo, Newt sta entrando, e rivolge ad entrambe un sorriso.

"Venite a mangiare?" propone lui. Sto per rifiutare l'invito, quando Teresa risponde al posto mio.

"Proprio no, scusa Newt. Stasera lei è off-limits, deve stare con me. Ma tranquillo, te la riporto tutta intera" risponde lei, ammiccando al ragazzo, che fa spallucce ed entra nel Casolare con un espressione confusa sul viso. Arriviamo davanti alla Porta
Orientale, quella più lontana dal Casolare, ed una volta lì, ci sediamo per terra con le spalle poggiate alle mura della Porta, poco più in là dell'entrata.

Day One Greenie?Where stories live. Discover now