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Ha bevuto sì un goccetto di troppo, non mi sembra neanche lui!

Era così timido alle superiori mentre adesso mi stringe peggio di suo fratello! Ha un buon odore, ha sempre avuto un buon odore. I capelli profumano di gel, gli metto le mani sul collo, sono morbidi. Gli voglio bene, siamo cresciuti insieme è un bravo ragazzo e un caro amico anche se, non l'avevo mai visto comportarsi in questo modo. La musica è bellissima, anche ballare abbracciati lo è. Liam mi passa la mano sulla testa, ha sempre avuto dei modi gentili.

<<Joss sei bellissima.>> Che carino, sa sempre fare dei bei complimenti. <<Grazie Liam. Anche tu stai molto bene.>> Mi sorride ha dei bei denti, proprio come suo fratello.

<<Ciao, Liam, che piacere vederti. Non pensavo saresti venuto lo sai? Sei sempre molto solitario!>> Olivia kelly, la stronza per antonomasia mi scansa e si appropria del mio accompagnatore che non essendo un maleducato la saluta e mi fa l'occhietto come per chiedermi scusa. Sospiro e mi allontano.

Olivia Kelly

Olivia è sempre stata una fan di Liam, fin dal liceo

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Olivia è sempre stata una fan di Liam, fin dal liceo. Lui non l'ha mai voluta. E lei non si rassegna. Soprattutto adesso che è cresciuta e ha messo su un corpo da urlo. Peraltro si è anche rifatta il seno da poco e non sta esitando a sbattergli in faccia la sua vertiginosa scollatura.

Decido di andare a prendermi da bere. Le mie amiche stanno ballando con quei ragazzi e non le voglio disturbare. Ho fatto benissimo a venire, è un ambiente misto e mi piace moltissimo.

<<Ehi! Piccola Joss, o ex piccola Joss, vuoi bere qualcosa?>> Ecco nuovamente Chris davanti a me in tutta la sua monumentale bellezza.

POV JOSS

Sì ok, amo il Professor Davis, ma non fa altro che maltrattarmi. Certo che Chris è tutt'altra cosa. E' gentile, sorridente, disponibile. Mi rendo conto che non ne potevo più di tutta quella acredine. Quell'uomo è scontroso e incazzato col mondo, o meglio con me che non ho fatto altro che fargli gli occhi dolci per tre mesi. E più continuo a bere più sono lucida, più mi rendo conto di quanto sono stata stupida. Una succube. Non so cosa mi succede quando sono con lui, ma mi sento diversa. Forse sono io che l'ho messo su un piedistallo e questo è il risultato. Quale uomo vorrebbe una donna così sottomessa? Solo ora me ne rendo conto e mi vergogno di me stessa.

<<Ti va di andare a fare due passi?>> Chris è intraprendente e non mi dispiace. La villa in cui si tiene la festa è proprio bella, si trova all'interno del campus ed è una zona adibita proprio per gli eventi, fuori c'è una bella veranda e dentro è piuttosto spaziosa. <<Ciao Davis! Come stai? E' da un pezzo che non ci vediamo!>> <<Green, che bello rivederti!>>

Oddio! E' il Professor Davis. Il cuore mi esce dal petto! E non mi ha vista perché mi trovo alle spalle di Chris. Qua camminare fianco a fianco è praticamente impossibile. Non fanno altro che arrivarmi spallate in continuazione. Certo ha capito bene quanto mi piace e mi ha sempre respinta, mi piace bere, sono davvero più lucida e meno stupida!

Almeno per un attimo! Perché quando abbraccia Chris e mi vede cambia totalmente espressione. Sembra sconvolto. Figuriamoci. <<Buonasera, Miss Joss.>> Oddio, sto sudando freddo, mi sorride ironicamente. <<Buonasera Professor Davis.>> Chris ride.

<<Spero che Derek non sia troppo severo. Perché credimi che fuori dalle Istituzioni è davvero poco convenzionale!>> Il Professor Davis mi guarda, ora sorride, sembra più rilassato. Poi torna quello di sempre, se non altro con me. <<Qui non siamo fuori dalle Istituzioni amico mio. Gli alunni non si mischiano con i docenti. Non è etico. Ovviamente tu non giochi in casa, per te è diverso!>> Ha dato il nulla osta a Chris, che si distrae un attimo per salutare un altro collega e noi rimaniamo da soli. <<Professore, non è come pensa, ci conosciamo da molto tempo.>>

<<Sì tu dovevi essere in fasce visto che Green ha trent'anni come me, o meglio dodici più di te. Perché ti comporti così Miss Joss?>> Perché mi chiama Miss Joss? Non mi tiene già abbastanza lontana? E' sempre più odioso e rigido. Per di più mi sta anche insultando ed io sto subendo come al solito. Non mi riconosco più. <<Cosa intende per "ti comporti così'?">> Lui sorride truce.

<<Beh, >> si passa le mani tra i capelli, indossa una t-shirt verde militare e jeans al posto del solito pantalone e camicia con cui si presenta in aula. <<Diciamo che hai un debole per gli uomini più grandi di te, o è proprio la categoria "Docenti" in generale ad affascinarti? O forse ancor di più ti interessa avere un bel voto, una buona raccomandazione.>> Non posso credere che mi stia parlando in questo modo. Mi sta dando della puttana, arrivista, insicura e fissata. Non ho mai ricevuto delle offese così taglienti.

Gli do uno schiaffo a mano aperta, tanto forte da girargli il viso. <<Bastardo. Mi fai schifo!>> Ecco quanto sono arrivista brutto stronzo. Non riesco a trattenere le lacrime. non avrà anche questa soddisfazione. lo scanso con modi brutali e scappo via, fuori. Corro come una pazza e mi faccio strada a spintoni. Voglio allontanarmi da tutti. Non voglio che mi veda nessuno. Mi rifugio dietro un albero, lontano dalla festa e da tutti quegli sguardi indiscreti.




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