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Hoseok emette un suono corto e sorpreso e dopo inizia a ridere. "Dio," dice, ridendo così vicino all'orecchio di Yoongi. "Non dirmi che era per questo che-?"

"No. Idiota. Lo stavo solo dicendo."

"Mm," Hoseok singhiozza e si appoggia su Yoongi. "Sono già le due e mezza."

"Non ti ho mai chiesto di rimanere," scatta Yoongi. "Sei libero di andartene."

Hoseoo lo colpisce sulla fronte.

Ed è talmente shoccante che Yoongi fissa l'altro a bocca aperta, ammutolito.

"Non volevo essere passivo aggressivo," dice Hoseok. "Stavo solo per dire che sono le due e mezza e ti prenderai sicuramente l'influenza se stai ancora qui fuori con i vestiti bagnati. Probabilmente ti sei già ammalato. Quindi- entriamo?"

"Non ho la mia chiave."

"Ho la mia."

"No, tipo," abbassa lo sguardo sul pavimento bagnato. "Tipo, non posso entrare nella mia stanza. Stavo per andare a dormire in biblioteca."

"Merda, è vero. Hai una camera singola, vero?"

"Si."

"Cazzo. Vabbene, nessun problema. Puoi passare la notte nella mia camera."

Yoongi si strozza con la sua stessa saliva. "Uh- cosa?"

"Amico, non puoi dormire in biblioteca . E poi, sei tutto bagnato. Ti prenderai la polmonite o qualcosa del genere e morirai ed io mi senirei davvero in colpa e ti avrei sulla coscienza perché avrei potuto salvarti la vita. Quindi si, dormirai nella mia camera stanotte."

"Non hai un compagno di stanza?"

Hoseok alza le spalle. "Ha iniziato a vedrsi con una ragazza ad una settimana dall'inizio del primo semestre e sono ossessionati l'uno dell'altra. Probabilmente si sposeranno alla fine, onestamente. Dorme a casa di lei tipo cinque volte a settimana."

"Oh," Yoongi si sente imbarazzato, realizzando tutto. Quindi pensa alle sue possibilità: su una mano, non vuole per niente dormire sul pavimento della biblioteca nel suo pigiama bagnato. Sull'altra mano, dormire nella stanza di Hoseok suona come una specie di tortura.

"Forza, hyung." Dice Hoseok, scuotendolo. "Per favore? Sono stanco e congelato e non voglio andarmene sapendo che non sei un idiota."

"Non ho mai detto che mi poveri chiamare hyung."

"Bene. Signor Min, dignitoso signore, potreste per favore alzarsi e seguirmi dentro? Sta letteralmente tremando."

"Come ti pare," dice Yoongi, e si alza sui suoi piedi.  Si sente ancora più uno schifo in piedi, basso e magro con le ciocche di capelli negli occhi. La sua faccia è probabilmente tutta macchiata e gonfia per il pianto. Non è che gli importi (non è che Hoseok se ne freghi), però.

Sono silenziosi da quando Hoseok li ha fatti entrare e Yoongi lo ha seguito fino al pianerottolo, lasciando delle piccole impronte bagnate dove passava. Si sente come un fantasma bagnato. Specialmente perché il suo naso continua a colare ma sta facendo del suo meglio per tirare su silenziosamente.  Adesso che il peggio è passato ed ha cacciato tutte le lacrime che aveva, è tutto esaustivo e imbarazzante.

"Bene, ci siamo." Dice Hoseok quando raggiungono il quarto piano. Guarda Yoongi da sopra la sua spalla e poi esita. Reagisce a scoppio ritardato.

"Cosa," dice Yoongi.

"No, è solo -non ci avevo fatto caso," Hoseok sbatte le palpebre e si passa una mano sulla gola e dopo schiaccia una mano sulla sua bocca, nascondendo il suo ghigno. "Mi, um. Mi piacciono le tue pantofole."

Confuso, Yoongi guarda in basso verso i suoi piedi.

E-oh, dio.

Oh dio.

Sta indossando delle pantofole con degli orsetti.

Beh. Non delle normali pantofole con degli orsetti. Sta indossando delle enormi, rotonde pantofole di velluto morbido di Rilakkuma. Sono fradicie e bagnate ma Rilakkuma è inconfondibile, e Yoongi si era fottutamente dimenticato di starle indossando. Era concentrato sull'essere imbarazzato per il suo pigiama di Kumamon che non ci ha neanche. Pensato. Alle cazzo di pantofole.

"Gesù Cristo," geme, e copre il suo viso con entrambe le mani. Può sentire se stesso diventare rosa brillante, il sangue scorre nelle sue guance così veloce che ha un piccolo capogiro. Potrebbe spogliarsi e restare nudo e ballare la Macarena proprio qui sul pianerottolo e non gliene importerebbe perché questa è  già la notte più umiliante della sua vita intera. "Oh mio dio, ti prego lasciami qui a morire."

"Nooo," dice Hoseok, piò vicino di quanto lo era un attimo fa, e dopo le sue dita circondano il polso di Yoongi. Gemtilmente, prova a spostare via la mano di Yoongi dal suo viso; Yoongi gli resiste. "Nooo, avanti, sono così carine. Io amo Rilakkuma."

"Stai zitto," dice Yoongi debolmente. Guarda male le dita di Hoseok. "Stai zitto, questo è orribile."

"Stai arrossendo," Hoseok sembra sia stupito che contentissimo.

"Zitto! muori!"

"Ami segretamente le cose carine? Vesti di nero tutto il tempo, pensavo fossi tutto fico e misterioso, ma sei una piccola pallina morbida, vero? Oh mio dio. Dormi con gli animali di peluche?"

"Stai zitto o vado a dormire in biblioteca, stronzo di merda."

"Qual'è il tuo preferito, Kumamon o Rilakkuma?"

Yoongi mormora nelle sue mani.

Hoseok ride. "Che hai detto?"

"Kumamon." Ripete Yoongi miserabilmente.

Hoseok ride ancora, in un modo troppo forte per le due e mezza della mattina, e il suono rimbalza echeggia per il pianerottolo vuoto. "Lo vedo. Si abbina a tutto il tuo oufit."

Yoongi colpisce Hoseok allo stinco. Non è niente, perché essere colpito da uno che ha le pantofole di Rilakkuma è probabilmente come essere colpito da un marshmallow. "Ti odio."

"Certo."

"Ti ucciderò nel sonno stanotte."

"Che bel modo di morire," dice Hoseok. Le sue guance sono rosse dalle risate. Continua a guardare prima la faccia di Yoongi e poi le stupide pantofole come se non sapesse decidere quale preferisca osservare.

"Oh, vaffanculo," dice Yoongi. "Non mi stavi portando nella tua stanza?"

Gli occhi di Hoseok si spalancano e tossisce un po'.  "Io- si. Giusto. Si ti stavo portando. Si, seguimi."

"È quello che stavo facendo."

"Giusto." Dice ancora Hoseok, e si gira di spalle. Le sue orecchie sono rosse.

Non sfidarmi, dice fieramente Yoongi tra se stesso.

Non sfidarmi.

Same Damn Hunger -Yoonseok Italian Translation-Where stories live. Discover now