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Il suono improvviso di un clacson fece sussultare i due, facendoli voltare di scatto verso la strada, dove accostata al marciapiede stava una piccola macchina interamente nera.

Ma non piccola nel senso che aveva quattro posti anzichè sette. Piccola nel senso che di posti ne aveva solo due e il bagagliaio dietro pareva più un qualcosa di ornamentale che altro. Infatti non si trattava di una macchina qualunque, bensì di una minicar.

- Non dirmi che è quella la macchina di tua... -

Non fece in tempo a finire che il finestrino rivolto verso di loro si abbassò lentamente e la donna seduta al posto del guidatore, che da così lontano e con tutto quel buio Miroku faticava a vedere, si sporse leggermente fuori, rivolta indubbiamente verso di loro, dato che in quel momento non c'erano altri passanti.

- Sten, ma che fai? Stai aspettando un invito per caso? Sbrigati a salire che ho lasciato tutta la cena sul fuoco! -

All'udire quella voce Miroku strabuzzò gli occhi.
Gli era familiare, incredibilmente familiare.

- Dai, sbrighiamoci. -

Disse allora il danese afferrando la mano dell'altro e trascinandolo fino alla macchinetta.

- Aspetta un attimo! - Ribattè Miroku non appena si fu ripreso dalla sorpresa. -  Ma quella macchina non ha solo due posti? -

- Sì, perché? -

Ribattè Sten mentre apriva in fretta il bagagliaio e infilava con un po' di fatica sia il suo zaino che quello dell'altro.

- Noi non siamo in tre? -

- ...Oh - Mormorò mentre riabbassava lentamente il portello. - Giusto... -

- Non hai detto a tua zia che ci sarei stato anche io? -

- Beh, se anche glielo avessi detto non è che avrebbe fatto molta differenza. Questa è la sua unica macchina. -

- Smettila di perdere tempo lì dietro e salta su! -

Esclamò la voce della donna, incredibilmente vicina essendo in quella macchina il bagagliaio e il posto del guidatore a meno di un metro di distanza l'uno dall'altro.

- Ma zia... - Replicò il nipote avvicinandosi a lei. - Lì c'è solo un posto libero. -

- Beh, a meno che non ti sia cresciuta un'altra chiappa non vedo dove sia il problema. -

Ridacchiò la donna.

A quel punto però le arrivò davanti anche Miroku e lei ammutolì, fissandolo con tanto d'occhi.

Lo stesso fece il diciottenne, il quale nel riuscire finalmente a scorgere i tratti della donna, per poco non si prese un colpo dalla sorpresa.

- Ah, capisco. Quindi dobbiamo dare un passaggio a Roku? - Commentò lei mettendo fine a quello strano silenzio appena creatosi. - Forza, salite lo stesso. -

- Non possiamo usare un posto in due. -

Replicò Sten.

- Ma sì che potete. -

Ribattè la donna, liquidando la faccenda con un'alzata di spalle.
Quindi rialzò il finestrino, non lasciando ai due altra scelta che fare il giro della macchina per raggiungere il loro posto e verificare se una cosa del genere fosse realmente fattibile.

- Non rischi di prenderti una multa? -

Borbottò il nipote mentre Miroku entrava, stringendosi il più possibile verso l'interno della macchina.

- Beh, effettivamente potrei... Ma dobbiamo anche considerare che è notte, c'è traffico e casa di Miroku non è lontana. -

- Ma che esempio ci vuoi dare? -

nothing has changed //Yaoi//Where stories live. Discover now